Analisi dopo nefrectomia
Buongiorno, scrivo per avere il vs. parere sulle analisi eseguite da mio papà (65 anni) a 20 giorni di distanza dall'intervento di nefrectomia con asportazione di carcinoma a cellule chiare di 11 cm valutato come terzo stadio senza metastasi. Dalle analisi risulta azotemia 70, creatinina 1.6, sodio 125, globuli rossi 4.5, emoglobina 12.2, ematocrito 34, piastrine 453. Gli altri valori sono nella norma. Mi spaventa l'ipotesi che il rene rimasto non riesca a lavorare bene, come mi sembra dalle analisi. Inoltre mio papà è stanco e lo trovo lento nel rispondere e nel formulare concetti. Inoltre sostiene che sente "un frullio in testa". I valori di creatinina e azotemia non dovrebbero regolarizzarsi? Cosa possiamo fare, in generale?
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Nefrologo
E' intuitivo che un rene che rimane da solo non possa fare il lavoro di due reni; anche perchè a 65 anni la funzione renale non è più abbondante come in un giovane; per suo padre era normale avere una filtrazione renale sui 90 ml/minuto, ora si trova con 45 ml/minuto e inevitabilmente urea e creatinina sono più alte della norma. Questo gli permetterà comunque di stare bene, ma deve prima recuperare l'anemia (l'ematocrito è basso). Dei valori che ha scritto però quello insolito è il sodio: perchè solo 125 mEq ? questo potrebbe spiegare i sintomi che descrive; è un valore basso, forse dipende da farmaci che prende, o da alimentazione scorretta, poco sale e troppa acqua?
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.1k visite dal 22/06/2013.
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