Idronefrosi e calcolosi renale
Gentili dottori,
sono un ragazzo di 26 anni a cui è stata diagnosticata, tramite ecografia e TC addominale, una marcata calicopielectasia renale a destra con ureterectasia dovuta probabilmente ad un calcolo al di sotto del cm. A parte un’abbondante e frequente minzione nelle ultime due o tre settimane, non ho mai riscontrato sintomi di alcun tipo. Sia il radiologo che l’urologo sono concordi nel dire che l’ingrossamento del rene è un fatto molto vecchio, ma per saperlo con certezza dovrò sottopormi ad uro-tc con mezzo di contrasto. Le mie domande sono: è possibile che questa idronefrosi, peraltro molto accentuata, non abbia nulla a che vedere con la calcolosi? In tal caso, come si risolverebbe il problema? Dal momento che pratico pesistica, mi converrebbe smettere? Preciso che le ultime analisi del sangue, fatte esattamente un anno fa, non hanno evidenziato niente, e i valori sono sempre risultati nella norma. Grazie in anticipo per la disponibilità e scusate l’interrogatorio.
sono un ragazzo di 26 anni a cui è stata diagnosticata, tramite ecografia e TC addominale, una marcata calicopielectasia renale a destra con ureterectasia dovuta probabilmente ad un calcolo al di sotto del cm. A parte un’abbondante e frequente minzione nelle ultime due o tre settimane, non ho mai riscontrato sintomi di alcun tipo. Sia il radiologo che l’urologo sono concordi nel dire che l’ingrossamento del rene è un fatto molto vecchio, ma per saperlo con certezza dovrò sottopormi ad uro-tc con mezzo di contrasto. Le mie domande sono: è possibile che questa idronefrosi, peraltro molto accentuata, non abbia nulla a che vedere con la calcolosi? In tal caso, come si risolverebbe il problema? Dal momento che pratico pesistica, mi converrebbe smettere? Preciso che le ultime analisi del sangue, fatte esattamente un anno fa, non hanno evidenziato niente, e i valori sono sempre risultati nella norma. Grazie in anticipo per la disponibilità e scusate l’interrogatorio.
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Gentile Giovanotto,
la presenza di un calcolo bloccato a livello dell'uretere è senz'altro la più comune causa di dilatazione delle alte vie urinarie. E' assolutamente corretto definire meglio la situazione con l'esecuzione di una TAC. Se la situazione verrà confermata, senz'altro vi saranno indicazioni alla rimozione endoscopica di questo calcolo, poiché la presenza della cospicua dilatazione sta a significare che l'ospite - indipendentemente dalle sue dimensioni - è fermo lì da molto tempo ed è pertanto poco verosimile attendersi che sia destinato ad una espulsione spontanea. Prudenza vuole che fino a risoluzione del problema lei non si sottoponga a sforzi fisici massimali.
Saluti
la presenza di un calcolo bloccato a livello dell'uretere è senz'altro la più comune causa di dilatazione delle alte vie urinarie. E' assolutamente corretto definire meglio la situazione con l'esecuzione di una TAC. Se la situazione verrà confermata, senz'altro vi saranno indicazioni alla rimozione endoscopica di questo calcolo, poiché la presenza della cospicua dilatazione sta a significare che l'ospite - indipendentemente dalle sue dimensioni - è fermo lì da molto tempo ed è pertanto poco verosimile attendersi che sia destinato ad una espulsione spontanea. Prudenza vuole che fino a risoluzione del problema lei non si sottoponga a sforzi fisici massimali.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
La ringrazio per le tempestive ed esaurienti risposte. Leggendo il referto, pare che l'ostacolo si trovi nel tratto finale dell'uretere, in un punto piuttosto tortuoso che rende difficile la sua espulsione. Nel caso di rimozione per via endoscopica, presumibilmente passando attraverso le vie urinarie, è possibile ricorrere ad anestesia locale? Quanto tempo dura all'incirca il ricovero? Mi scusi per il disturbo e grazie ancora.
La ringrazio per le tempestive ed esaurienti risposte. Leggendo il referto, pare che l'ostacolo si trovi nel tratto finale dell'uretere, in un punto piuttosto tortuoso che rende difficile la sua espulsione. Nel caso di rimozione per via endoscopica, presumibilmente passando attraverso le vie urinarie, è possibile ricorrere ad anestesia locale? Quanto tempo dura all'incirca il ricovero? Mi scusi per il disturbo e grazie ancora.
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Gentile Giovanotto,
quanto ci riferisce ulteriormente conferma in linea di massima la necessità di una rimozione endoscopica del calcolo con una ureteroscopia operativa. Si tratta di un intervento ad invasività modesta, poiché eseguito attraverso le vie urinarie naturali, abitualmente eseguito in anestesia parziale (spinale) e perlopiù in regime di ospedalizzazione diurna od al massimo con una notte di degenza.
Saluti
quanto ci riferisce ulteriormente conferma in linea di massima la necessità di una rimozione endoscopica del calcolo con una ureteroscopia operativa. Si tratta di un intervento ad invasività modesta, poiché eseguito attraverso le vie urinarie naturali, abitualmente eseguito in anestesia parziale (spinale) e perlopiù in regime di ospedalizzazione diurna od al massimo con una notte di degenza.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 21/02/2013.
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