Azotemia alta in donna anziana

Salve a tutti medici di medicitalia, avrei una domanda da porvi in seguito agli ultimi esami clinici di mia nonna ormai 75enne. 2 mesi fa ha fatto delle analisi ematiche complete dalle quali si è rivelato un'azotemia di 72mg/dl su 50 di soglia massima, la dottoressa disse fosse un'infezione ai reni e le fece utilizzare un farmaco di cui non ricordo il nome ma mi sembra fosse un antibiotico per una settimana. 3 settimane fa sono state rifatte le analisi le quali hanno mostrato un valore sceso di 10 mg (62mg/dl) quindi a mio parere c'è ancora un problema ma la dottoressa ha detto che è tutto risolto. Vi sembra valido questa diagnosi? Grazie.
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
Egregio Utente,
I dati da voi riferiti sono purtroppo troppo esigui per poter dare un giudizio comPleto ed esaustivo:per inquadrare al meglio la paziente sarebbe opportuno conoscere alcuni dati anamnestici (ipertesa in terapia?diabetica?esami di funzione renale prevedenti?comorbidita' importanti?).con tali dati sara' piufacile inquadrare al meglio il problema.nella richiesta di consulto parlate di un'infezione ai reni: tale diagnosi e' stata fatta con un'urinocoltura?un' ecografia?Negli anziani,anche modiche alterazioni degli indici di funzione renale (in un rene per eta'fisiologicamente fragile) vanno considerate con attenzione.in tal senso le vs preoccupazioni sono legittime. In attesa dei chiarimenti informativi richiesti la saluto
Resto a disposizione pe chiarimenti ed informazioni.
RemO Luciani

Dr. Remo Luciani

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Utente
Utente
Dr. Luciani la ringrazio della risposta. Mi scuso del quadro incompleto: la paziente assume simvastatina e coumadin (ha un'aorta parzialmente occlusa e non vuole operarsi dopo aver ripulito l'altra che ai tempi era occlusa al 95%). Ha sofferto di pressione alta e con il farmaco curante (non ricordo il nome) è giunta ad un valore ottimale. Non è diabetica, soffre però di osteopenia quindi assume l'integratore di vitamina d3 "Di Base" una volta a settimana in una quantità di ui che non ricordo precisamente. Negli esami svolti c'era quello standard per le urine in cui ricordo si fosse rilevata la presenza di proteine però non è mai stato eseguito alcun esame approfondito, la sentenza della dottoressa fu data in base al solo esame ematico+urine.
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
Egregio utente,
I dati da voi riportati documentano un quadro di una donna con una severa vasculopatia (stenosi vascolari) in terapia con anticoagulante,ipertesa. L'associazione di tali fattori può avere determinato un quadro di deterioramento della funzione renale.riferite inoltre la presenza di proteiuria (altro marker di danno). Sarebbe opportuno se non eseguita dosare sul sangue la creatinina e su urine la proteinuria dellec24 ore. Eseguirei se non fatta di recente un'ecografia renovescicale benfatta,specificando diametro longitudinale del rene,spessore parenchimale,documentando eventuali asimmetrie dimensionali.Con le risultanze ritengo utile una visita nefrologica. A disposizione per chiarimenti vi saluto
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Utente
Utente
Dottore la ringrazio infinitamente di questi consigli. Mi informerò a breve sulle analisi fatte e vi aggiornerò, grazie ancora.
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Utente
Utente
Dottore torno per correggere la lista dei farmaci scritti prima, purtroppo ho fatto confusione con quelli di mio nonno. La lista è questa:

-Simvastatina.
-Plendil.
-Plavix.

Di base come integratore di D3.

La diagnosi di prima è valida anche con tali farmaci?
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Dr. Remo Luciani Nefrologo 839 52 6
Egregio utente,
Confermo quanto detto in precedenza anche alla luce della terapia.
Cordiali saluti
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