Nefrectomia e problemi a distanza di mesi
Buona sera,sono un uomo di 36 anni. Nel marzo scorso sono stato sottoposto ad un intervento d'urgenza di nefrectomia radicale destra,tramite incisione xifopubica,con asportazione del rene e di un angiomiolipoma,a seguito della rottura dello stesso angiomiolipoma con estesa emorragia interna. Espongo ora i miei problemi.
A distanza di tanti mesi accuso dolori e fitte,che vanno intensificandosi di notte,in più punti lungo il taglio,ma ad una certa distanza da esso. Si va dalla puntura a fitte penetranti,talora piuttosto forti.
Nella sede di resezione dell'organo accuso un dolore sordo che va intensificandosi di notte,divenendo come un crampo,come se ricevessi un morso,so che non è corretta come definizione mq rende l'idea.
Uso contramal 100mg,20 gocce al bisogno,ma talora la cosa non mi aiuta e il dolore prosegue.
Ho inoltre un dolore allo sterno,poco sopra l' inizio della cicatrice,che aumenta nelle ore serali,intensificandosi col respiro profondo o colpi di tosse. C'è dolenza al tatto,come se fosse un grosso livido.
Ho inoltre dolore al testicolo destro,e specifico che prima dell' intervento avevo un varicocele di grado 1-2 al testicolo sinistro,mentre ora mi ritrovo col sinistro con un grado 3,e rimpicciolito di molto,e un grado 2-3 a destra,e dolore. I livelli di testosterone ai sono abbassati,lh è basso.
Mi ritrovo con creatinemia a 1,60, lieve Ipercalcemia,urocemia ai limiti pur assumendo zyloric 300mg mezza compressa,,ph urine 5,urine leggere. La tiroide appare al tatto leggermente ingrossata e fatico a deglutire.
Ho paura di avere qualche altra patologia silente,e i medici consultati mi hanno dato risposte fumose e contraddittorie. Aggiungo che a più di sei mesi dall'intervento accuso pesante astenia e stanchezza muscolare. Non riesco a svolgere attività nè a camminare per più di un'ora un'ora e mezza,poi devi distendermi per i dolori e per mancanza di fiato.
Sperando di far buona cosa aggiungo un sunto dell' istologico: neoformazione costituita da tessuto adiposo frammisto a numerosi vasi a parete ispessita,fasci di cellule muscolari actina muscolo liscio + e elementi epitelioidi HMB45+. Presenti alcune cellule si grande taglia con nucleolo prominente.
Diagnosi:angiomiolipoma.
Potrebbe trattarsi di un pecoma invece di angiomiolipoma? E i livelli alti di calcio e il dolore allo sterno potrebbero indicare altre patologie neoplastiche,oltre che un iperparatiroidismo?
Chiedo scusa per le ipotesi azzardate,ma visto il continuare del dolore e dell' astenia,oltre che i parametri sballati delle analisi del sangue,in parte giustificati dall'essere monorene,sono molto preoccupato per la mia situazione,e per le mie condizioni che non mi permettono di condurre una vita attiva,limitando attività,spostamenti,e che mi stanno facendo rischiare la perdita del posto. Di lavoro. Scusandomi ancora per la probabile poca chiarezza e prolissità della domanda,e ringraziando anticipatamente per la cortesia prestatami,porgo cordiali saluti.
A distanza di tanti mesi accuso dolori e fitte,che vanno intensificandosi di notte,in più punti lungo il taglio,ma ad una certa distanza da esso. Si va dalla puntura a fitte penetranti,talora piuttosto forti.
Nella sede di resezione dell'organo accuso un dolore sordo che va intensificandosi di notte,divenendo come un crampo,come se ricevessi un morso,so che non è corretta come definizione mq rende l'idea.
Uso contramal 100mg,20 gocce al bisogno,ma talora la cosa non mi aiuta e il dolore prosegue.
Ho inoltre un dolore allo sterno,poco sopra l' inizio della cicatrice,che aumenta nelle ore serali,intensificandosi col respiro profondo o colpi di tosse. C'è dolenza al tatto,come se fosse un grosso livido.
Ho inoltre dolore al testicolo destro,e specifico che prima dell' intervento avevo un varicocele di grado 1-2 al testicolo sinistro,mentre ora mi ritrovo col sinistro con un grado 3,e rimpicciolito di molto,e un grado 2-3 a destra,e dolore. I livelli di testosterone ai sono abbassati,lh è basso.
Mi ritrovo con creatinemia a 1,60, lieve Ipercalcemia,urocemia ai limiti pur assumendo zyloric 300mg mezza compressa,,ph urine 5,urine leggere. La tiroide appare al tatto leggermente ingrossata e fatico a deglutire.
Ho paura di avere qualche altra patologia silente,e i medici consultati mi hanno dato risposte fumose e contraddittorie. Aggiungo che a più di sei mesi dall'intervento accuso pesante astenia e stanchezza muscolare. Non riesco a svolgere attività nè a camminare per più di un'ora un'ora e mezza,poi devi distendermi per i dolori e per mancanza di fiato.
Sperando di far buona cosa aggiungo un sunto dell' istologico: neoformazione costituita da tessuto adiposo frammisto a numerosi vasi a parete ispessita,fasci di cellule muscolari actina muscolo liscio + e elementi epitelioidi HMB45+. Presenti alcune cellule si grande taglia con nucleolo prominente.
Diagnosi:angiomiolipoma.
Potrebbe trattarsi di un pecoma invece di angiomiolipoma? E i livelli alti di calcio e il dolore allo sterno potrebbero indicare altre patologie neoplastiche,oltre che un iperparatiroidismo?
Chiedo scusa per le ipotesi azzardate,ma visto il continuare del dolore e dell' astenia,oltre che i parametri sballati delle analisi del sangue,in parte giustificati dall'essere monorene,sono molto preoccupato per la mia situazione,e per le mie condizioni che non mi permettono di condurre una vita attiva,limitando attività,spostamenti,e che mi stanno facendo rischiare la perdita del posto. Di lavoro. Scusandomi ancora per la probabile poca chiarezza e prolissità della domanda,e ringraziando anticipatamente per la cortesia prestatami,porgo cordiali saluti.
[#1]
Egregio Utente,
ho letto con attenzione la lettera da lei inviata: in relazione ai molti quesiti proverò a risponderle elencando i diversi punti con numeri crescenti:
1) dolore addominale: l'intervento d'urgenza,la ferita estesa (xifopubica) possono giustificare una dolenzia diffusa a livello addominale.Va considerata anche la possibile insorgenza di un cheloide (ovvero di una cicatrice un pochino ipertrofica) la quale potrebbe determinare suddetta dolenzia.Immagino abbia già eseguito un'ecografaia dell'addome di controllo ( se non eseguita la esegui),in tal senso la arrichireri con un'ecografia dei tessuti molli relativamente alla ferita al fine di identificare eventuali raccolte (ematomi)
2) funzione renale : la creatinina alterata è sicuramente un fattore da tenere in considerazione;il rene rimanente è sottoposto ad un carico di lavoro notevole;consiglio quindi adeguata idratazione,stretto controllo della pressione arteriosa e riduzione del peso corporeo (BMI 36) (il rene deve lavorare per due e non può sopportare un ulteriroe carico di lavoro per una massa corporea non ottimale);in tale contesto una rivalutazione della situazione tiroidea e paratiroidea ci darebbe indicazioni utili (ft3-ft4-tsh-anticorpi antitireoglobulina-PTH intatto)
3) iperuricemia è legata alla sindrome metabolica associata alla lieve riduzione degli indici di funzione renale: si combatte continuando la terapia con allopurinolo,riducendo il peso e bevendo adeguatamente
4) diagnosi istologica: il pecoma e l'angiomiolipoma appartengono alla stessa famiglia di neoformazioni mesenchimali.L'aspetto descritto e l'attenta disamina dei Colleghi anatomopatologi esclude ogni possibile malignità
5) varicocele: in tal senso tale quesito esula dalle mie competenze specifiche e le consiglierei una visita andrologica
Resto a disposizione per ulteriori informazioni
ho letto con attenzione la lettera da lei inviata: in relazione ai molti quesiti proverò a risponderle elencando i diversi punti con numeri crescenti:
1) dolore addominale: l'intervento d'urgenza,la ferita estesa (xifopubica) possono giustificare una dolenzia diffusa a livello addominale.Va considerata anche la possibile insorgenza di un cheloide (ovvero di una cicatrice un pochino ipertrofica) la quale potrebbe determinare suddetta dolenzia.Immagino abbia già eseguito un'ecografaia dell'addome di controllo ( se non eseguita la esegui),in tal senso la arrichireri con un'ecografia dei tessuti molli relativamente alla ferita al fine di identificare eventuali raccolte (ematomi)
2) funzione renale : la creatinina alterata è sicuramente un fattore da tenere in considerazione;il rene rimanente è sottoposto ad un carico di lavoro notevole;consiglio quindi adeguata idratazione,stretto controllo della pressione arteriosa e riduzione del peso corporeo (BMI 36) (il rene deve lavorare per due e non può sopportare un ulteriroe carico di lavoro per una massa corporea non ottimale);in tale contesto una rivalutazione della situazione tiroidea e paratiroidea ci darebbe indicazioni utili (ft3-ft4-tsh-anticorpi antitireoglobulina-PTH intatto)
3) iperuricemia è legata alla sindrome metabolica associata alla lieve riduzione degli indici di funzione renale: si combatte continuando la terapia con allopurinolo,riducendo il peso e bevendo adeguatamente
4) diagnosi istologica: il pecoma e l'angiomiolipoma appartengono alla stessa famiglia di neoformazioni mesenchimali.L'aspetto descritto e l'attenta disamina dei Colleghi anatomopatologi esclude ogni possibile malignità
5) varicocele: in tal senso tale quesito esula dalle mie competenze specifiche e le consiglierei una visita andrologica
Resto a disposizione per ulteriori informazioni
Dr. Remo Luciani
[#2]
Utente
La ringrazio per la cortese,esaustiva e sollecita risposta.
Per quanto riguarda l' idratazione Bevo circa due litri di acqua al giorno,pur se a volte la cosa mi costa molta fatica.
Per quanto riguarda il peso c'è da dire che ero molto pesante,e lo sono ancora,ma dal periodo appena precedente all'intervento ad ora ho perso più o meno 15 chili,nonostante la poca mobilità cui mi vedo costretto.
La cicatrice ha sviluppato un'ipertrofia nella prima parte dell' incisione,divenendo invece pressocchè piatta dalla zona ombelicale in giù.
La zona ipertrofica è piuttosto lucida e rilevata,larga tra gli otto millimetri e il centimetro. In tutto è lunga 32,e si allarga a 4 in zona ombelicale per problemi avuti con la rimozione dei punti chirurgici.
Noto dei rigonfiamenti della pelle nella prima sezione,e a lato della zona ombelicale fino al foro di drenaggio,a circa sei centimetri di distanza. I dolori comunque sono presenti anche in altre zone lontano dalla ferita. Di notte in alcune di queste ho avuto fitte così forti da rimanere piegati e senza respiro anche per mezz'ora.
In zona sternale,a circa tre centimetri al di sopra dell'incisione,accuso forte dolore al tatto,che si intensifica si notte.
Nel messaggio precedente ho tralasciato di dire che di notte accuso anche forti dolori sulla colonna vertebrale a partire dall'ultima costola,dolore che si estende agli arti inferiori e che mi impedisce di restare a letto,e che si seda solo parzialmente con l'assunzione di venti gocce di contramal ,dopo due o tre ore.
Quando eseguono ecografie i medici parlano sempre di addome criptico,e un mese fa hanno escluso l' ipotesi di laparocele,pur avendo indicato io sempre la presenza di fitte,talora penetranti,e dolore costante.
Comunque a fine mese mi ricovererò per accertamenti,di cui vi segnalerò per quanto possibile i risultati. Ho segnalato il problema ai testicoli poiché da più fonti ho ricevuto pareri che chiamano in causa danni collaterali da intervento,danni vascolari,cattiva cateterizzazione etc. E per il fatto che pur tornato in pronto soccorso,mi fu riscontrata epididimite,pur essendo in realtà orchite,e non mi fu data adeguata terapia se no dopo dieci giorni. Risento ancora del problema con dolore.
Ringrazio nuovamente. Buona domenica.
Per quanto riguarda l' idratazione Bevo circa due litri di acqua al giorno,pur se a volte la cosa mi costa molta fatica.
Per quanto riguarda il peso c'è da dire che ero molto pesante,e lo sono ancora,ma dal periodo appena precedente all'intervento ad ora ho perso più o meno 15 chili,nonostante la poca mobilità cui mi vedo costretto.
La cicatrice ha sviluppato un'ipertrofia nella prima parte dell' incisione,divenendo invece pressocchè piatta dalla zona ombelicale in giù.
La zona ipertrofica è piuttosto lucida e rilevata,larga tra gli otto millimetri e il centimetro. In tutto è lunga 32,e si allarga a 4 in zona ombelicale per problemi avuti con la rimozione dei punti chirurgici.
Noto dei rigonfiamenti della pelle nella prima sezione,e a lato della zona ombelicale fino al foro di drenaggio,a circa sei centimetri di distanza. I dolori comunque sono presenti anche in altre zone lontano dalla ferita. Di notte in alcune di queste ho avuto fitte così forti da rimanere piegati e senza respiro anche per mezz'ora.
In zona sternale,a circa tre centimetri al di sopra dell'incisione,accuso forte dolore al tatto,che si intensifica si notte.
Nel messaggio precedente ho tralasciato di dire che di notte accuso anche forti dolori sulla colonna vertebrale a partire dall'ultima costola,dolore che si estende agli arti inferiori e che mi impedisce di restare a letto,e che si seda solo parzialmente con l'assunzione di venti gocce di contramal ,dopo due o tre ore.
Quando eseguono ecografie i medici parlano sempre di addome criptico,e un mese fa hanno escluso l' ipotesi di laparocele,pur avendo indicato io sempre la presenza di fitte,talora penetranti,e dolore costante.
Comunque a fine mese mi ricovererò per accertamenti,di cui vi segnalerò per quanto possibile i risultati. Ho segnalato il problema ai testicoli poiché da più fonti ho ricevuto pareri che chiamano in causa danni collaterali da intervento,danni vascolari,cattiva cateterizzazione etc. E per il fatto che pur tornato in pronto soccorso,mi fu riscontrata epididimite,pur essendo in realtà orchite,e non mi fu data adeguata terapia se no dopo dieci giorni. Risento ancora del problema con dolore.
Ringrazio nuovamente. Buona domenica.
[#3]
Egregio Utente,
effettivamente i sintomi da lei riferiti e le alterazioni documentate a livello della fderita devono far pensare;la necessità di ricovero mi sembra corretta in considerazione,a mio parere,di eseguire una TAC addome al fine di escludere problematiche postoperatrorie (ascessi,amatomi).Sicuramente la necessità di un intervento urgente con notevole taglio (xifopubico) ha reso il recupero generale e la guarigione della ferita più lento e diffcile;persegua con forza il calo ponderale ed un'adeguata idratazione.
In bocca al lupo resto a disposizione per informazioni e per sapere l'evoluzione del quadro.
Cordiali saluti
effettivamente i sintomi da lei riferiti e le alterazioni documentate a livello della fderita devono far pensare;la necessità di ricovero mi sembra corretta in considerazione,a mio parere,di eseguire una TAC addome al fine di escludere problematiche postoperatrorie (ascessi,amatomi).Sicuramente la necessità di un intervento urgente con notevole taglio (xifopubico) ha reso il recupero generale e la guarigione della ferita più lento e diffcile;persegua con forza il calo ponderale ed un'adeguata idratazione.
In bocca al lupo resto a disposizione per informazioni e per sapere l'evoluzione del quadro.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 32.7k visite dal 16/09/2012.
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