Gravissima insufficienza renale

Salve! Avrei gentilmente bisogno di un vostro parere per un serio problema riscontrato al padre del mio ragazzo. Da qualche giorno esso riferiva dolore addominale accompagnato da forte difficoltà respiratoria e febbre alta. Nella giornata di ieri è stato visitato all'ospedale di Rimini, città in cui noi viviamo, ed in seguito ad accertamenti gli è stato riscontrato un edema polmonare conseguente ad una importante insufficienza renale. In base agli esami effettuati si riscontrano valori troppo elevati di Creatinina e corriamo il rischio che il paziente vada presto in dialisi; sono anomali anche i valori di Urea e Acido Urico. E' stato trasferito nell'unità operativa di rianimazione ed i medici attualmente non si sbilanciano sulla prognosi: si sono semplicemente limitati a dirci che se ci troviamo in questa situazione critica è anche perchè sono stati trascurati problemi di origine renale già da diverso tempo. Il papà del mio ragazzo, infatti, da alcuni mesi seguiva una terapia somministrata dal medico di base per regolare le funzioni renali. A questo punto mi chiedo: è il caso di aspettare ancora (nella giornata odierna la situazione è rimasta invariata rispetto a ieri) cercando di eradicare l'infezione tramite profilassi antibiotica con la speranza di recuperare la funzione renale (o per lo meno di arrestarne la progressione), oppure ci consiglia di rivolgerci ad un centro di nefrologia per avere un quadro più completo della situazione e per iniziare le cure del caso più adatte e conformi? Mi scuso se non mi sono espressa con una terminologia corretta ed appropriata e per aver tralasciato tanti dettagli, ma purtroppo le informazioni che ho a disposizione non sono molte al momento. Chiedo cortesemente un consulto al fine di poter trovare la soluzione migliore per permettere a questo uomo di stare meglio. E' una persona forte, normopeso che conduce uno stile di vita un pò sedentario, ma al tempo stesso non ha mai avuto problemi di salute di nessuna natura. Non amo particolarmente pazientare ed aspettare in situazioni del genere, preferisco adottare i giusti provvedimenti del caso. Come ci consiglia di muoverci? Grazie. saluti.
[#1]
Dr. Piero Mignosi Nefrologo 132 9
Gent.Utente,
da quanto riferito sembrerebbe che il pz. in oggetto già fosse affetto da insufficienza renale (Insuff.Renale Cronica?!). Il notevole incremento dei valori di creatininemia e urea , che Lei riferisce, potrebbere essere l'espressione di una terminalità della IRC, per la quale è da ritenersi opportuno iniziare il trattamento dialitico sostitutivo che, per altro, si rende necessario quando i valori di Clearance della creatinina sono circa 5-8 ml/min.
Devesi evidenziare, altresì, che per quanto riguarda lo stato di "edema polmonare" riferito, in caso di mancata risposta al trattamento farmacologico, il trattamento emodialitico con ultrafiltrafilrazione (rimozione dei liquidi) trova una specifica indicazione.
Visto il quadro clinico descritto (sia pure sommariamente e in mancanza di dati di laboratorio), è comunque da ritenersi necessaria una valutazione clinica nefrologica per valutare la necessità di iniziare il trattamento emodialitico anzi detto.
Distinti saluti

Dott.PIERO MIGNOSI
Specialista in Nefrologia
ex Dirigente Medico
U.O.S.D. Nefrologia e Dialisi -Policlinico di Palermo
Per appunt.Tf.3516155735

[#2]
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Dr. Mignosi, grazie per il tempo che ci ha dedicato. Purtroppo come le accennavo nel precedente consulto le informazioni di cui dispongo attualmente non sono molte. Non ho modo di avere a portata di mano i dati di laboratorio, altrimenti le avrei sicuramente indicato maggiori dettagli. Sinceramente non so se il papà del mio ragazzo soffrisse già di insufficienza renale cronica, in quanto solo ieri abbiamo saputo che assumeva farmaci per il controllo della funzione renale. Comunque non ha mai avuto problemi fisici di nessun genere: fino a quando non si sono presentati i sintomi che hanno comportato il ricovero ospedaliero ha sempre goduto di ottima salute. All'apparenza sembrava stesse bene e non le nascondo che siamo ancora molto increduli per quanto accaduto. Secondo lei per quale ragione è stato disposto il ricovero in rianimazione e non ci è stato consigliato un ipotetico trasferimento verso una struttura più adatta alla situazione? Crede che sia meglio che contattassimo un nefrologo anche fuori dall'azienda ospedaliera di Rimini per un consulto? Quali sono i rischi che corre il paziente in queste condizioni fisiche? Ieri presi dal panico ci siamo affidati ai motori di ricerca (Google) per cercare di saperne qualcosa in più e ci siamo tranquillizzati leggendo che non si corre il rischio di morte nel caso in cui le cure siano tempestive ed adatte. E' già sottoposto dalla giornata di ieri a trattamento emodialitico con autofiltrazione, trattamento che da quanto so sta continuando anche nella giornata odierna. La ringrazio ancora. Saluti.