Proteinuria post trapianto
Dall'assunzione del farmaco cell-cept ho iniziato l'scalation della proteinuria associata ad un aumento della creatininemia a livello 2,2; gli altri farmaci sono il NEORAL, il MEDROL, il NORVASC (prima tolto per rigonfiamento degli arti inferiori e poi rimesso?), il PARIET, l'ENAPREN, il LOBIVON, il LORTAAN ed il CATAPRESAN. Per il diabete le punture di APIDRA e LANTUS. Vorrei evitare la biopsia del rene trapiantato in quanto ritengono vi sia una recidiva del diabete; secondo Voi è possibile rivedere innanzi tutto la terapia farmacologica e solo in ultima analisi effettuarla? I sintomi avvertiti, subentrati circa un anno dopo il trapianto sono: aumento della pressione con sbalzi, affaticamento muscolare, affanno, ecchimosi agli arti inferiori, ed altri.
Spero e mi auguro di ottenere un consulto senza che Vi atteniate solo ed esclusivamente al "protocollo".
Spero e mi auguro di ottenere un consulto senza che Vi atteniate solo ed esclusivamente al "protocollo".
[#1]
Caro Signore,
il "protocollo" principale, in medicina, consiste nel fare prima una diagnosi, e poi una terapia. In questo senso, quanto lei suggerisce ("rivedere innanzi tutto la terapia farmacologica e solo in ultima analisi effettuare" la biopsia) risulterebbe poco razionale.
La biopsia renale è il mezzo principale per fare una diagnosi di malattia renale, anche nel rene trapiantato.
Mi risulta difficile entrare nel merito del suo caso specifico. Sarebbe infatti indispensabile conoscere la sua storia dal momento del trapianto, e possibilmente anche prima; i dati immunologici; le terapie immunosoppressive che si sono succedute (il micofenolato finora non è mai stato ritenuto responsabile di proteinuria nel post-trapianto) e le motivazioni delle eventuali variazioni; l'evoluzione nel tempo dei dati bioumorali (creatinina, proteinuria).
Come vede, il problema è decisamente complesso.
Cordialmente,
il "protocollo" principale, in medicina, consiste nel fare prima una diagnosi, e poi una terapia. In questo senso, quanto lei suggerisce ("rivedere innanzi tutto la terapia farmacologica e solo in ultima analisi effettuare" la biopsia) risulterebbe poco razionale.
La biopsia renale è il mezzo principale per fare una diagnosi di malattia renale, anche nel rene trapiantato.
Mi risulta difficile entrare nel merito del suo caso specifico. Sarebbe infatti indispensabile conoscere la sua storia dal momento del trapianto, e possibilmente anche prima; i dati immunologici; le terapie immunosoppressive che si sono succedute (il micofenolato finora non è mai stato ritenuto responsabile di proteinuria nel post-trapianto) e le motivazioni delle eventuali variazioni; l'evoluzione nel tempo dei dati bioumorali (creatinina, proteinuria).
Come vede, il problema è decisamente complesso.
Cordialmente,
[#2]
Utente
Esimio Dottore la ringrazio per lo zelo con cui ha risposto e ritengo che abbia ragione soprattutto per la conoscenza della mia storia, ma, ritiene che tutti gli organismi reagiscono allo stesso modo? Ho avuto l'occasione di leggere gli effetti collaterali del prodotto in questione ed i sintomi che tuttora avverto sono espressamente citati per alcuni pazienti, tra i quali potrei esserci o meno.
Comunque sono già consapevole didover effettuare la biopsia per dirimere qualsiasi dubbio.
Ancora grazie.
Comunque sono già consapevole didover effettuare la biopsia per dirimere qualsiasi dubbio.
Ancora grazie.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.5k visite dal 04/01/2012.
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