Calcoli piccoli
[#1]
Gentile signore,
Premesso che qualsiasi calcolo è in grado, prima o poi, di dar noia, è pur vero che calcoli veramente piccoli (4 mm e meno), generalmente non danno sintomi quando sono all'interno del rene e possono essere espulsi anche in modo inavvertito quando si decidono a muoversi (circostanza questa del tutto imprevedibile). Se i calcoli, seppure piccoli, sono numerosi, è ovvio che esiste un elevato rischio di formazione, situazione che merita senz'altro di essere valutata in sede specialistica. Ovviamente per questi calcoli non vi sono normalmente indicazioni operative, neanche il bombardamento con le onde d'urto. Il consiglio universalmente valido è quello di tenere le urine ben diluite bevendo molto (urinare sempre "trasparente"), questo facilita al tempo stesso la migrazione dei calcoli presenti, rallenta il loro aumento di volume e impedisce la nucleazione di nuovi elementi.I calcoli purtroppo una volta formati non si "sciolgono" mai da soli.
Saluti
Premesso che qualsiasi calcolo è in grado, prima o poi, di dar noia, è pur vero che calcoli veramente piccoli (4 mm e meno), generalmente non danno sintomi quando sono all'interno del rene e possono essere espulsi anche in modo inavvertito quando si decidono a muoversi (circostanza questa del tutto imprevedibile). Se i calcoli, seppure piccoli, sono numerosi, è ovvio che esiste un elevato rischio di formazione, situazione che merita senz'altro di essere valutata in sede specialistica. Ovviamente per questi calcoli non vi sono normalmente indicazioni operative, neanche il bombardamento con le onde d'urto. Il consiglio universalmente valido è quello di tenere le urine ben diluite bevendo molto (urinare sempre "trasparente"), questo facilita al tempo stesso la migrazione dei calcoli presenti, rallenta il loro aumento di volume e impedisce la nucleazione di nuovi elementi.I calcoli purtroppo una volta formati non si "sciolgono" mai da soli.
Saluti
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Gent.mo Dr. Piana, grazie della risposta.
Capito importanza dell' acqua, mi resta il dubbio sulla causa.
La stitichezza mi accompagna dalla nascita, provato varie e lunghe cure. In questo periodo 1 clistere d' acqua tiepita 1 v a settimana. L'acqua che entra e si sporca potrebbe appesantire i reni e quindi aumentare la formazione dei calcoli?
grazie.
donna 43 a.
Capito importanza dell' acqua, mi resta il dubbio sulla causa.
La stitichezza mi accompagna dalla nascita, provato varie e lunghe cure. In questo periodo 1 clistere d' acqua tiepita 1 v a settimana. L'acqua che entra e si sporca potrebbe appesantire i reni e quindi aumentare la formazione dei calcoli?
grazie.
donna 43 a.
[#3]
Gentile signora,
la causa prima di formazione dei calcoli è il più delle volte sfuggente anche agli accertamenti metabolici più approfonditi, rientrando in quelle situazioni classificate genericamente come "costituzionali", "familiari" o "genetiche". Ciononostante, è consuetudine sottoporre pazienti come lei quantomeno ad un primo set di esami di primo livello su sangue ed urine delle 24 ore per avere un'idea di eventuali gravi difetti del metabolismo minerale (ma non credo proprio sia il suo caso). Comunque, solo in base a questi esami è possibile dare dei consigli sensati che vadano al di là dell'indicazione a tenere le urine diluite, la quale comunque vale da sola almeno per il 70% del risultato. Drastiche restrizioni dietetiche, in particolare sul calcio (formaggi, latticini) sono una negativa eredità del passato e non hanno più motivo d'essere nella medicina moderna.
Per quanto riguarda la funzione intestinale, le dirò che nella mia esperienza è il flusso accelerato, e non tanto la stitichezza, a creare delle situazioni favorenti la formazione di calcoli. Sui clisteri non mi esprimo, ma dubito che fatti con quella cadenza possano dare problemi.
Saluti
la causa prima di formazione dei calcoli è il più delle volte sfuggente anche agli accertamenti metabolici più approfonditi, rientrando in quelle situazioni classificate genericamente come "costituzionali", "familiari" o "genetiche". Ciononostante, è consuetudine sottoporre pazienti come lei quantomeno ad un primo set di esami di primo livello su sangue ed urine delle 24 ore per avere un'idea di eventuali gravi difetti del metabolismo minerale (ma non credo proprio sia il suo caso). Comunque, solo in base a questi esami è possibile dare dei consigli sensati che vadano al di là dell'indicazione a tenere le urine diluite, la quale comunque vale da sola almeno per il 70% del risultato. Drastiche restrizioni dietetiche, in particolare sul calcio (formaggi, latticini) sono una negativa eredità del passato e non hanno più motivo d'essere nella medicina moderna.
Per quanto riguarda la funzione intestinale, le dirò che nella mia esperienza è il flusso accelerato, e non tanto la stitichezza, a creare delle situazioni favorenti la formazione di calcoli. Sui clisteri non mi esprimo, ma dubito che fatti con quella cadenza possano dare problemi.
Saluti
[#4]
Utente
Grazie Dr. Piana,
riguardo al bere credo di avere vantaggi anche dall' intestino, infatti questa mattina ha funzionato spontaneamente. Erano mesi che non accadeva, (o forse più concause).
A gennaio 2009, ho eseguito esami sangue e urine delle 24 h in seguito a visita nefrologica consigliata dal dottore che ha eseguito l' ecografia, quando ancora chiamava i calcoli " sabbietta". I valori erano i seguenti:
diuresi 1750 cc/ 24 h
esame urine:
colore giallo
aspetto torbido
ph 5.5
glucosio 0.0
proteine 5.0
emoglobina 0.00
corpi chetonici 0.0
bilirubina 0.00
urobilinogeno 0.20
nitriti negativo
leucociti 500.0
peso specifico 1024
Sedimento 10 - 40 leucociti
diversi crist. ossalato.
Alcune cell. basse vie
Alcuni batteri.
Urinocoltura
esito: negativo.
La seconda visita con l' esito degli esami ha consigliato un' ecografia annuale e seguire dieta idropinica. In quest' ultima credo di aver mancato in costanza.
Grazie, donna 43 a.
riguardo al bere credo di avere vantaggi anche dall' intestino, infatti questa mattina ha funzionato spontaneamente. Erano mesi che non accadeva, (o forse più concause).
A gennaio 2009, ho eseguito esami sangue e urine delle 24 h in seguito a visita nefrologica consigliata dal dottore che ha eseguito l' ecografia, quando ancora chiamava i calcoli " sabbietta". I valori erano i seguenti:
diuresi 1750 cc/ 24 h
esame urine:
colore giallo
aspetto torbido
ph 5.5
glucosio 0.0
proteine 5.0
emoglobina 0.00
corpi chetonici 0.0
bilirubina 0.00
urobilinogeno 0.20
nitriti negativo
leucociti 500.0
peso specifico 1024
Sedimento 10 - 40 leucociti
diversi crist. ossalato.
Alcune cell. basse vie
Alcuni batteri.
Urinocoltura
esito: negativo.
La seconda visita con l' esito degli esami ha consigliato un' ecografia annuale e seguire dieta idropinica. In quest' ultima credo di aver mancato in costanza.
Grazie, donna 43 a.
[#5]
Gentile Signora,
questo esame urine, seppure ormai molto "datato" rivela una densità delle urine 1024, ossia paragonabile al miele ... E' vero che si tratta in genere delle prime urine del mattino, ma per contrastare efficacemente il rischio di formazione di calcoli, la densità delle urine non dovrebbe mai superare i 1012. Ricordi che per ottenere questo risutato può anche bere l'acqua del rubinetto di casa (posto che sia gradevole al palato), senza far troppa filosofia sul contenuto salino od il residuo fisso.
Saluti
questo esame urine, seppure ormai molto "datato" rivela una densità delle urine 1024, ossia paragonabile al miele ... E' vero che si tratta in genere delle prime urine del mattino, ma per contrastare efficacemente il rischio di formazione di calcoli, la densità delle urine non dovrebbe mai superare i 1012. Ricordi che per ottenere questo risutato può anche bere l'acqua del rubinetto di casa (posto che sia gradevole al palato), senza far troppa filosofia sul contenuto salino od il residuo fisso.
Saluti
[#6]
Utente
Ok grazie Dr. Piana.
Il medico ecografo mi ha parlato di bustine "forse utili" per contrastare la formazione di calcoli. Il medico curante ha proposto e (non imposto), bustine così composte:
principio attivo: piperazina 80 mg
eccipienti: saccarosio, acido citrico anidro, acido tartarico, sodio bicarbonato, aroma cedro, maltodestrina, E 104.
Da qualche anno ho problemi di stomaco di fronte a tensioni psicologiche. Se utile in ugual misura bere acqua rubinetto più sollevata.
grazie
Il medico ecografo mi ha parlato di bustine "forse utili" per contrastare la formazione di calcoli. Il medico curante ha proposto e (non imposto), bustine così composte:
principio attivo: piperazina 80 mg
eccipienti: saccarosio, acido citrico anidro, acido tartarico, sodio bicarbonato, aroma cedro, maltodestrina, E 104.
Da qualche anno ho problemi di stomaco di fronte a tensioni psicologiche. Se utile in ugual misura bere acqua rubinetto più sollevata.
grazie
[#7]
Anche solo la prescrizione di "bustine" deve essere fatta a ragion veduta, magari da un urologo/nefrologo e non da un ecografista, chissà ... Comunque quelle di cui mi parla sono indicate se si ha la certezza che i calcoli siano di acido urico. Io non ho elementi per giudicare se questo sia l suo caso.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4k visite dal 26/11/2011.
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