Un calcolo renale

Buonasera
da circa dieci giorni mia figlia di 15 anni si lamentava di un dolore all'addome in alto a sx.
La pediatra con la palpazione aveva trovato l'addome un po' disteso per meteorismo e stipsi.
Oggi, non essendo passati ma solo diminuiti i dolori, si è sottoposta ad eco addome.
L'eco ha evidenziato un calcolo renale di circa 4-5 mm.
Mi è stato consigliato di eliminare dalla sua dieta, tra l'altro piuttosto equilibrata, pomodori e latticini per l'ossalato di calcio e di bere molta acqua. Vorrei sapere se l'unico metodo per cercare di espellere il calcolo è bere molta acqua e se il calcolo non dovesse frantumarsi in parti più piccole, il suo passaggio nell'uretere porterà sicuramente ad una colica? Inoltre mia figlia vorrebbe sapere se è prevedibile in quanto tempo potrà essere espulso il calcolo, perchè la pediatra le ha proibito la sua grande passione, l'equitazione, e lei soffre al pensiero di non allenarsi.
Grazie
[#1]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
Innanzi tutto è importante capire la esatta posizione del microcalcolo e la presenza o meno di dilatazione delle vie urinarie (calicectasia e/o idronefrosi), tenendo presente che i calcoli che creano dolore sono solo quelli in fase di espulsione.

La sintomatologia va differenziata da dolori provenienti dall'intestino (stipsi e meteorismo che vanno risolti in qualche modo), da dolori muscolo scheletrici correlati all'equitazione o altre attività fisiche, vanno escluse intollerane alimentari ecc.

Ovviamente in presenza di sintomatologia dolorosa anche se lieve è sconsigliabile eseguire in questa fase qualsiasi tipo di attività sportiva compresa l'equitazione sino alla completa risoluzione.

Un calcolo difficilmente si scioglie o frantuma spontaneamente e può essere espulso con diverso grado di probabilità in base alla esatta posizione dello stesso.

Consigli utili:
-Assunzione di 2 litri o più al giorno di acqua
-Ridurre l'apporto di sodio nella dieta (sale da cucina): l'eccesso aumenta la eliminazione di sodio con le urine determinando un aumento conseguente della eliminazione di calcio.
-Evitare l'eccessiva assunzione di proteine animali: aumenta il rischio di formazione di calcoli di calcio attraverso meccanismi multipli.

-Limitare l'assunzione di calcio nella dieta è abbastanza controverso: normalmente si è portati a pensare che un ridotto apporto di calcio nella dieta potrebbe ridurre l'incidenza di formazione di calcoli. Questo non è sempre vero infatti si è notato che l’assunzione contemporanea di calcio (latte e derivati) e di ossalato (verdure, pomodori ecc.) comporta la formazione di complessi di ossalato di calcio nel tratto gastrointestinale per poi essere eliminati direttamente con le feci, viceversa un ridotto apporto di calcio può portare ad un eccessivo assorbimento gastrointestinale di ossalati elimnati poi in quantità con le urine.
Ovviamente come in tutte le cose vanno evitati gli eccessi specie gli eccessi di assunzione di calcio e vitamina D che sicuramente aumenta il rischio di formazione di calcoli.

Messaggio conclusivo:

-Chiarisca con estrema precisione l'origine del dolore
-Continui con una alimentazione sana ed equilibrata compresi latticini e pomodori (salvo intolleranze) evitando gli eccessi
-Regolarizzi l'intestino
-Assuma circa 2 litri al giorno di acqua diluiti nel corso della giornata
-Riduzione del sale nella alimentazione


Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
Utente
Utente
Gent. Dott. Scalese

La ringrazio per la Sua sollecita risposta.
Le riporto di seguito il responso dell'ecografia:

Fegato di volume normale, margini regolari, struttura omogenea senza lesioni focali. Colecisti alitiasica con pareti sottili. Vie biliari non dilatate. Asse splenoportale di calibro e dinamica normale. Milza omogenea di volume normale. Pancreas visibile regolare, wirsung non dilatato. Reni in sede di volume e struttura normale con presenza di piccola formazione litiasica di mm. 4-5 a sin. Non stasi urinaria. aorta non dilatata. Non lifonodi ne ispessimenti di pareti intestinali. Vescica normale. Utero ed annessi come di norma. Si segnala diffuso meteorismo colico.

Questa mattina la pediatra ha pescritto una serie di esami del sangue e delle urine e l'assunzione di 2 pasticche al giorno di buscopan da 10 mg, da prendere anche in assenza di dolori importanti per facilitare il passaggio del calcolo.

Ho preso appuntamento con un urologo dell'ospedale Mayer, ma non aveva posto fino ad Ottobre.
Pensa che sarebbe opportuno farla visitare prima o comunque adesso c'è poco che si potrebbe fare?
La ringrazio fin d'ora per il Suo interessamento.
Cordiali saluti
[#3]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
1) Purtroppo nel referto non è descritta la esatta sede del calcolo: polare inferiore, medio renale, polare superiore ecc).
2)Se la sintomatologia persiste è ovvio che va valutata dallo specialista opportuno quanto prima
3)Non sono convinto che il dolore sia di origine urologica: il dolore di origine renale è sempre associato a dilatazione delle vie urinarie infatti il referto recita "non stasi renale" specie se l'ecografia è stata eseguita durante la sintomatologia dolorosa a vescica piena e vuota: il calcolo potrebbe non esserne la causa. Bisogna approfondire quindi l'origine ad esempio consultando un gastroenterologo, un chirurgo generale ecc.,

P.S.: purtroppo da questa postazione senza avere un quadro dettaglaito della situazione è difficile dare indicazioni precise
[#4]
Utente
Utente
Grazie ancora, Dottor Scalese.
Capisco che le diagnosi a distanza siano molto difficili, comunque il lavoro di tutto lo staff di Medicitalia è sempre molto valido per avere suggerimenti e utili consigli.
Nel caso di mia figlia, se la sintomatologia dovesse ancora perdurare, mi rivolgerò di sicuro ad un gastroenerologo.
Saluti
[#5]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Penso che sia una giusta decisione soprattutto per la presenza di meteorismo (aria in eccesso presente nell'intestino) descritta sia in corso di visita che in corso di ecografia.
Se lo ritiene opportuno mi tenga aggiornato.
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