Creatinemia
Sono un uomo adulto di 51 anni, 87kg di peso, da 20 anni in osservazione per lieve insufficenza renale rilevata da valori di creatinina a 1,5 e proteine nelle urine superiori alla media. Nel corso degli anni la situazione è rimasta ben controllata agendo con dieta ipoproteica e coaidiuvando con farmaci il controllo della pressione. Lo scorso novembre si è manifestata una leucemia linfoblastica philadelphia positiva, e questo ha introdotto un lungo periodo di terapie, prima prerparatorie con cortisone, e poi con due farmaci Imatinib e Nilotinib a fasi alterne. Ogni 5 settimane eseguo una rachicentesi medicata MTX. L'Imatinib e la rachicentesi medicata producono sempre un innalzamento temporaneo della creatinina (generalmente a valore 2) che nel giro di 10 giorni rientra ai valori per me più normali attorno a 1,6 1,8. Dopo l'ultima rachicentesi medicata questo valore si è alzato fino a 2,8 e nonostante siano più di 40 giorni che non assumo Imatinib nè altri farmaci potenzialmente nefrotossici, non si ha diminuzione.
Faccio uso quotidiano di diuretici Lasix e Modiuretic, Cardura e Triatec per il controllo della pressione e Allopurinolo per il controllo della azotemia.
C'è qualcosa che si possa fare nel tentativo di favorire un ritorno a valori più tranquillizzanti della creatinemia?
Grazie
Faccio uso quotidiano di diuretici Lasix e Modiuretic, Cardura e Triatec per il controllo della pressione e Allopurinolo per il controllo della azotemia.
C'è qualcosa che si possa fare nel tentativo di favorire un ritorno a valori più tranquillizzanti della creatinemia?
Grazie
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Caro Signore,
sarà certamente a conoscenza dei potenziali effetti renali delle terapie con farmaci biologici.
Ritengo che la sua situazione sia meritevole di un approfondimento diretto da parte del nefrologo, sia per un completo inquadramento diagnostico (ad es. esame urine e proteinuria) sia per eventuali modifiche terapeutiche.
Saluti
sarà certamente a conoscenza dei potenziali effetti renali delle terapie con farmaci biologici.
Ritengo che la sua situazione sia meritevole di un approfondimento diretto da parte del nefrologo, sia per un completo inquadramento diagnostico (ad es. esame urine e proteinuria) sia per eventuali modifiche terapeutiche.
Saluti
Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.8k visite dal 07/06/2011.
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