Apporto proteico in soggetto con irc
Egregio Dr Mangione, mi scusi se approfitto della Sua cortesia.
Essendo mio padre alto cm165 e di peso 92 kg, 76 anni di età, tenuto conto che i valori delle proteine urinarie sono i seguenti:
su campione urine standard 100 ( v.n. 0-20);
su campione urine 24/h 3,6 ( v.n. 0-0,2)
e che data tale elevata perdita di proteine non può permettere una dieta aproteica in quanto ciò comporterebbe perdita di massa muscolare, ricordando che la creatinina è pari 5,7 e l’azotemia intorno a 180 quale sarebbe l’ apporto proteico corretto?
A me era stato detto di dargli 200 gr di carne rossa 2 volte la settimana.
RingraziandoLa per la Sua cortesia mi è gradito porgerLe i più distinti saluti.
Essendo mio padre alto cm165 e di peso 92 kg, 76 anni di età, tenuto conto che i valori delle proteine urinarie sono i seguenti:
su campione urine standard 100 ( v.n. 0-20);
su campione urine 24/h 3,6 ( v.n. 0-0,2)
e che data tale elevata perdita di proteine non può permettere una dieta aproteica in quanto ciò comporterebbe perdita di massa muscolare, ricordando che la creatinina è pari 5,7 e l’azotemia intorno a 180 quale sarebbe l’ apporto proteico corretto?
A me era stato detto di dargli 200 gr di carne rossa 2 volte la settimana.
RingraziandoLa per la Sua cortesia mi è gradito porgerLe i più distinti saluti.
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Gentile Utente,
mi sento di dirle che la presenza di proteinuria, finanche nel range nefrosico, non rappresenta una controindicazione alla dieta ipoproteica.
Anzi, dati recenti indicano che i pazienti con proteinuria possono beneficiare della dieta ancor più che i non proteinurici. In questi casi è sufficiente correggere lievemente la prescrizione proteica in ragione della perdita di proteine con le urine.
La prescrizione di 2 bistecche alla settimana mi pare quantomeno originale.
Detto ciò, la prescrizione della dieta non può prescindere da una valutazione diretta, clinica, del paziente e di altri parametri di laboratorio tra cui l'equilibrio acido base e la fosforemia.
E' importante anche comprendere lo scopo della dieta. Molti nefrologi ritengono che essa sia utile a prevenire la progressione dell'insufficienza renale; altri che sia esclusivamente utile a ridurre le complicanze associate alla IRC.
Nel caso di suo padre, il grado di disfunzione renale è molto avanzato, per cui riterrei che la prescrizione debba essere calibrata esclusivamente sulla riduzione delle complicanze dell'IRC. E qui si torna al discorso della valutazione globale del paziente.
Cordialità
mi sento di dirle che la presenza di proteinuria, finanche nel range nefrosico, non rappresenta una controindicazione alla dieta ipoproteica.
Anzi, dati recenti indicano che i pazienti con proteinuria possono beneficiare della dieta ancor più che i non proteinurici. In questi casi è sufficiente correggere lievemente la prescrizione proteica in ragione della perdita di proteine con le urine.
La prescrizione di 2 bistecche alla settimana mi pare quantomeno originale.
Detto ciò, la prescrizione della dieta non può prescindere da una valutazione diretta, clinica, del paziente e di altri parametri di laboratorio tra cui l'equilibrio acido base e la fosforemia.
E' importante anche comprendere lo scopo della dieta. Molti nefrologi ritengono che essa sia utile a prevenire la progressione dell'insufficienza renale; altri che sia esclusivamente utile a ridurre le complicanze associate alla IRC.
Nel caso di suo padre, il grado di disfunzione renale è molto avanzato, per cui riterrei che la prescrizione debba essere calibrata esclusivamente sulla riduzione delle complicanze dell'IRC. E qui si torna al discorso della valutazione globale del paziente.
Cordialità
Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 12/05/2010.
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