Il suo malessere derivava

Salve, mio padre (54 anni)ha subito nell'ultimo anno e mezzo numerose operazioni di diverso tipo,pertanto è un soggetto molto a rischio. L'operazione più importante è stata l'asportazione di una parte di polmone per un tumore. Successivamente il tumore si è spostato ai surreni, uno è stato tolto, l'altro invece c'è ed è malato, ma il tumore apparentemente è fermo. Fatto questa importante premessa, il motivo per cui vi scrivo è che due settimane fa ha subito anche un interventi per calcoli alla cistifellea. Doveva essere un'operazione abbastanza ininfluente(avvenuta in laparo e perfettamente riuscita) se non fosse che per negligenza dell'ospedale stesso mio padre continuava a stare male, l'hanno operato d'urgenza la notte successiva (a vuoto) perchè SEMBRAVA ci fosse una perforazione intestinale, che, una volta analizzato l'addome con l'ottica, è magicamente sparita.
Dopo 4 giorni in terapia intensiva, ora mio padre si trova ricoverato in nefrologia, a detta dei medici il suo malessere derivava da un'infezione che stanno comunque combattendo con antibiotici. Ora ,dopo circa 6/7 giorni dall'operazione, dai buchi dell'operazione gli fuoriesce un liquido giallo che viene raccolto con drenaggi abbastanza frequenti (uno al giorno circa).
I medici hanno mandato ad analizzare il liquido, ma io vorrei anche solo vagamente capire di cosa si può trattare. Hanno parlato anche di cellule provocate dalla metastasi al surrene, che però risultava fermo ancora fino a settimana scorsa,e anche da un'ecografia fatta ieri non si vedeva nulla di grosso. Voi cosa ipotizzate che sia? Vi ringrazio infinitamente...
ps: Non so se sia influente ma mio padre ha anche un'insufficienza renale acuta dovuta ai numerosi cicli di chemio terapia, problema che è stato alimentato dalle due anestesie a distanza estremamente ridotta, una per l'operazione ai calcoli alla cistifellea, l'altra, inutile, della notte successiva.
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Dr. Filippo Mangione Nefrologo, Medico internista 900 50
Gentile Signore,

certamente la situazione di suo padre è complessa e di difficile valutazione a distanza.

Ritengo verosimile l'ipotesi prospettata dai colleghi che hanno in cura suo padre, circa la possibile causa infettiva del liquido che drena dalla ferita.

L'insufficienza renale acuta, come spiega lei, potrebbe essere correlata ai precedenti cicli di chemioterapia (ma non sappiamo quali farmaci siano stati usati), agli antibiotici che sono in atto in questo momento (alcuni possono essere dannosi per i reni, ma ahimè sovente sono gli unici utilizzabili), all'impossibilità di alimentarsi e di bere autonomamente, all'eventuale presenza di febbre...

In bocca al lupo, e saluti

Dr. Filippo Mangione
Specialista in Nefrologia
Dirigente Medico - Fondaz. IRCCS Policlinico S. Matteo - Pavia

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Utente
Utente
Salve..innanzitutto grazie della risposta, e poi..crepi il lupo :) L'insufficienza renale come dice giustamente Lei è stata causata dai cicli chemioterapici, effettuati con una terapia sperimentale molto invasiva data la giovane età del mio papà. I farmaci che gli stanno somministrando adesso sono tutti adatti a questa situazione, e le analisi a riguardo risultano essere abbastanza buone. Oggi ci è stato detto che il liquido secreto dalle ferite è al 99,9% causato dall'incapacità dell'organismo di assimilare e bloccare le proteine, problema che a detta dei medici si può arginare con la giusta alimentazione e l'integrazione di proteine tramite flebo di albumina. Tuttavia stiamo ancora aspettando l'esame citologico per escludere ogni possibilità che si tratti della metastasi.Grazie ancora!!!