Nefrosi
Buongiorno,
mio nipote di 8 anni soffre dall'età di 3 anni di nefrosi a seguito di degenerazione di rosolia.
Dopo 5 anni di cure con cortisone e ciclosporina purtroppo la situazione non si è risolta( proteine nelle urine) e la modifica della terapia prevede l'inizio di una cura con Endoxan.
Non sappiamo chiaramente quali siano i rischi effettivi dell'uso di Endoxan e quali le precauzioni da adottare, ma data la numerosità e la frequenza degli gli esami da eseguire durante la cura presumo siano tanti e gravi, anche nel lungo periodo.
Possiamo ricevere indicazioni in proposito?? Il bambino può frequentare la scuola o fare sport?
Grazie infinite per l'attenzione.
mio nipote di 8 anni soffre dall'età di 3 anni di nefrosi a seguito di degenerazione di rosolia.
Dopo 5 anni di cure con cortisone e ciclosporina purtroppo la situazione non si è risolta( proteine nelle urine) e la modifica della terapia prevede l'inizio di una cura con Endoxan.
Non sappiamo chiaramente quali siano i rischi effettivi dell'uso di Endoxan e quali le precauzioni da adottare, ma data la numerosità e la frequenza degli gli esami da eseguire durante la cura presumo siano tanti e gravi, anche nel lungo periodo.
Possiamo ricevere indicazioni in proposito?? Il bambino può frequentare la scuola o fare sport?
Grazie infinite per l'attenzione.
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Informazioni dettagliate e semplici sul problema si possono rintracciare facilmente anche su Internet.
La ciclofosfamide (Endoxan) è un farmaco immunosuppressore che riduce l’infiammazione e deprime il sistema immunitario.
Funziona interferendo con la moltiplicazione delle cellule, modificando la sintesi del DNA ed è perciò particolarmente attivo su quelle cellule, come le cellule del sangue, capelli e le cellule dell’intestino, che si riproducono più frequentemente.
I globuli bianchi sono le cellule del sangue più colpite dalla ciclofosfamide e questa riduzione del numero e funzione può spiegare la riduzione delle difese del sistema immunitario.
La ciclofosfamide è somministrata per bocca o per vena; in questo caso dosi alte sono somministrate a distanza di quattro settimane.
È un farmaco che diminuisce l’immunità dell’organismo e ha molti effetti collaterali perciò sono necessari accurati controlli degli esami ematici (del sangue).
Gli effetti più comuni sono la nausea e il vomito. Un’altra conseguenza, però reversibile, è l’assottigliarsi dei capelli.
Un cambio del dosaggio o l’interruzione del farmaco può essere necessaria se sopraviene un forte calo dei globuli bianchi o delle piastrine.
L’assunzione giornaliera del farmaco anziché la somministrazione mensile per via endovenosa può causare la comparse di sangue nelle urine; per evitare ciò è necessario bere molta acqua.
L’uso a lungo termine della ciclofosfamide può causare problemi di fertilità e aumento del rischio di neoplasie; questi pericoli sono proporzionali alla dose cumulativa del farmaco assunto negli anni.
La ciclofosfamide abbassa le difese immunitarie e accresce il rischio d’infezioni, specialmente se preso contemporaneamente ad altri agenti immunomodulanti, come i corticosteroidi.
Saluti
A disposizione per eventuali altri chiarimenti
La ciclofosfamide (Endoxan) è un farmaco immunosuppressore che riduce l’infiammazione e deprime il sistema immunitario.
Funziona interferendo con la moltiplicazione delle cellule, modificando la sintesi del DNA ed è perciò particolarmente attivo su quelle cellule, come le cellule del sangue, capelli e le cellule dell’intestino, che si riproducono più frequentemente.
I globuli bianchi sono le cellule del sangue più colpite dalla ciclofosfamide e questa riduzione del numero e funzione può spiegare la riduzione delle difese del sistema immunitario.
La ciclofosfamide è somministrata per bocca o per vena; in questo caso dosi alte sono somministrate a distanza di quattro settimane.
È un farmaco che diminuisce l’immunità dell’organismo e ha molti effetti collaterali perciò sono necessari accurati controlli degli esami ematici (del sangue).
Gli effetti più comuni sono la nausea e il vomito. Un’altra conseguenza, però reversibile, è l’assottigliarsi dei capelli.
Un cambio del dosaggio o l’interruzione del farmaco può essere necessaria se sopraviene un forte calo dei globuli bianchi o delle piastrine.
L’assunzione giornaliera del farmaco anziché la somministrazione mensile per via endovenosa può causare la comparse di sangue nelle urine; per evitare ciò è necessario bere molta acqua.
L’uso a lungo termine della ciclofosfamide può causare problemi di fertilità e aumento del rischio di neoplasie; questi pericoli sono proporzionali alla dose cumulativa del farmaco assunto negli anni.
La ciclofosfamide abbassa le difese immunitarie e accresce il rischio d’infezioni, specialmente se preso contemporaneamente ad altri agenti immunomodulanti, come i corticosteroidi.
Saluti
A disposizione per eventuali altri chiarimenti
Dott. Massimo Gai
Medico-Chirurgo
Specialista in Nefrologia
SCU Nefrologia, sede Molinette
AO Città della Salute e della Scienza di Torino
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.4k visite dal 27/02/2007.
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