Insufficienza renale grave

Gentili Dottori
Vorrei delle informazioni sulla condizione clinica di mia madre.
Non riesco a capire alcune scelte di una dottoressa in particolare.

Mia madre, 83 anni con insufficienza renale grave ancora non in dialisi.

I valori delle ultime analisi sono.
:
Azotemia 170
Creatinina 8, 40
potassio 5, 6 (nell'emogas invece 4, 9)
calcio 10, 6
fosforo 6, 9
Era in litsa per la canula peritoneale ma a quanto pare da una tac addome non può fare questo tipo di dialisi.
Vi posto il referto perchè una dottoressa aveva detto di si, mentre un'altra dice di no.
Vorrei capire se con questo referto in effetti non può fare la dialisi peritoneale.


Esame eseguito con tecnica MS, in sole condizioni basali (come da richiesta SSN), ed è stato valutato a monitor mediante ricostruzioni MPR.

QC: "Pregresso k colon.
IRC".

Per quanto possibile valutare in sole condizioni basali, in atto si documenta distensione delle anse intestinali, in parte con replezione fluida endolumiale (a livello centro-addominale), con evidenza di qualche livello I-A.

Qualche piccola/minuta estroflessione parietale diverticolare si osserva a livello del colon sin.
Coprostasi diffusa.

Presenza di materiale endoluminale gastrico, riferibile a residui digestivi; gastrectasia; ernia iatale.

Aspetto disomogeneo ed ispessito, con obliterazione, del tessuto adiposo mesenteriale (anteriormente), ove peraltro si osservano in atto alcuni subcentimentrici linfonodi aumentati di dimensioni.
In considerazione del dato anamnestico, appare comunque opportuno valutazione specialistica.

Fegato aumentato di dimensioni, margini arrotondati, ad aspetto disomogeneo e steatosico.
Non evidente dilatazione delle vie biliari intraepatiche.
Colecisti sembra contratta.

Pancreas ad involuzione fibro-adiposa.
Milza con dimensioni apparentemente nei limiti.
Entrambi i reni si presentano con dimensioni ridotte ed assottigliamento del normale rapporto cortico/midollare, in rapporto con la nefropatia di cui in anamnesi.
Presenza di alcune immagini ipodense renali bilateralmente, di significato cistico, la maggiore delle quali (in atto a carico del rene dx) del diam TDM max di circa 4 cm.
Non evidenti significativi segni di idronefrosi, bilateralmente.

Vescica repleta.
Diffuse calcificazioni ateromasiche parietali a carico dell'aorta addominale e di entrambi gli assi.

Oltre a chiedere se anche secondo voi non può fare la dialisi peritoneale volevo anche sapere se vi sembra giusto dare il farmaco Bivis per abbassare la pressione anche se nel bugiardino c'è scritto che non si deve dare a chi soffre di IRC perchè aumenta la creatinina e il potassio (cosa che abbiamo visto) Mia madre prendeva adalat e la sera plaunac ma hanno iniziato a non fare molto effetto e le sono stte cambiati con Bivis.
In oltre oggi le hanno anche dato da prendere calcium sandoz per il fosforo alto, intanto che fanno un piano terapeutico per un farmaco adatto, ma anche in questo caso, noto che ha il calcio alto, sarebbe giusto aggiungere questo integratore?

grz
[#1]
Dr. Michele Di Dio Nefrologo 880 32
Un pregresso k del colon (di che tipo è trattato come?) in genere é controindicazione per un trattamento dialitico peritoneale. I dati indicano ingresso in dialisi quanto prima.

Dr. Michele Di Dio

[#2]
Utente
Utente
Adesso non posso guardare il referto. Ero un K che prima era un polipo. È stato asportato tramite colonscopia. Il dottore che ha fatto la colonscopia ci ha detto che ha pulito tutta la parte in modo certosino dicendoci che mia madre non doveva fare altro, solo una colonscopia dopo sei mesi che ha eseguito e la parte era perdetremte pulita. Non ha dovuto fare chemio o intervento invasivo. Ma dalla tac addome che ha fatto quali sono gli esiti che dimostrano che non può fare le peritoneale oltre il k al colon? Grazie
[#3]
Dr. Michele Di Dio Nefrologo 880 32
Se era un polipo non costituisce una controindicazione ala peritoneale. Da come ne parlava mi pareva altro. Il referto TAC addome verosimilmente rappresenta la presenza già ora di piccoli versamenti dovuti a briglie aderenziali che, queste si, potrebbero creare problemi se facesse la dialisi peritoneale (DP). La DP si esegue introducendo una soluzione (circa 2 litri) nel cavo peritoneale che va drenata dopo una sosta variabile. Quindi la presenza delle aderenze impedirebbe la regolare dinamica della dialisi

Dr. Michele Di Dio

[#4]
Utente
Utente
Non so dirle il termine medico ma era un polipo trasformatosi poi in tumore forse perché scoperto tardi.
Queste aderenze che ci sono escludono categoricamente la DP o si potrebbe provare per vedere se va bene o non ha molto senso? Scusi le domande forse stupide ma mia madre era convinta di fare questa a casa e adesso è un po' scoraggiata.
[#5]
Dr. Michele Di Dio Nefrologo 880 32
Mi spiace ma così a distanza non posso dirle altro. L'inizio del trattamento dialitico richiede un certo grado di "confidenza" tra paziente e medico

Dr. Michele Di Dio