Utilizzo di arnica comp. heel per traumi

L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)

Buongiorno,

Oggi sono inciampata ed ho fatto una caduta piuttosto rovinosa in avanti.

Mi sono procurata un enorme livido con gonfiore ad un ginocchio, un altro enorme livido al mento, ed un dolore ad un avambraccio (che peraltro non presenta né gonfiore né lividi, ma che mi fa male nei punti estremi della rotazione della mano).

Ho in casa delle compresse di Arnica Comp.
Heel, prescrittemi tempo fa da un bravo medico omotossicologo.

Quali sono le dosi corrette per questo medicinale in caso di traumi?

Per quanto devo continuare ad assumerlo?


Grazie mille per la vostra risposta.

Un saluto cordiale.
[#1]
Dr. Cosimo Savoia Medico fisiatra, Medico termale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico dello sport, Medico osteopata, Cardiologo, Reumatologo 92 7
anche io ho il diploma ed il master in omotossicologia ma nel suo caso non tratterei primariamente il suo problema con questa tecnica.
Va valutato il danno locale dei lividi e della limitazione funzionale (potrebbe andare bene la crema "ARNICA compositum HEEL") ma senza la valutazione proposta una diagnosi ed una terapia ad hoc non è possibile.
saluti

Dr. med. Cosimo SAVOIA

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr Savoia,

Innanzitutto grazie mille per la sua risposta esaustiva.
A distanza di una decina di giorni dall'evento, il livido al mento è completamente scomparso, il livido al ginocchio è migliorato moltissimo (non è ancora del tutto scomparso, ma non mi preoccupa assolutamente più), mentre il dolore all'avambraccio permane, anche se di entità lievemente minore. Ribadisco che il braccio non è (né è mai stato) gonfio, né tantomeno ho mai riscontrato presenza di alcun livido. Quindi ad oggi l'unico problema che permane dopo la caduta, è quello all'avambraccio. Tenendolo immobile non ho, né ho mai avuto, alcun dolore. Mi causa però dolore nella rotazione della mano corrispondente associata a pressione o a tirare (esempio: inserire la retromarcia in auto), oppure nello stringere e ruotare contemporanemente la mano (ad esempio, aprire un vasetto di vetro sigillato, o ruotare completamente la chiave in una serratura). Inoltre alla palpazione forte, provo un dolore al muscolo sulla parte interna dell'avambraccio.
All'atto della caduta, avevo provato una sensazione di "scossa".
Visto che il problema non si è ancora risolto, vorrei sottopormi ad una visita specialistica, ma non so a chi rivolgermi: che tipo di specialista mi consiglia? Traumatologo? Fisiatra? Oppure altro?
Grazie mille ancora per la sua gentile risposta.
Un cordiale saluto.
[#3]
Dr. Cosimo Savoia Medico fisiatra, Medico termale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico dello sport, Medico osteopata, Cardiologo, Reumatologo 92 7
ortopedico o fisiatra vanno bene entrambi
se vuole andare già con un "corredo" diagnostico le consiglierei di fare una ecografia all'avambraccio/polso interessato per verificare una tenosinovite (o altro).
saluti

Dr. med. Cosimo SAVOIA

[#4]
Utente
Utente
Grazie mille dott. Savoia per la sua gentile risposta.
Un saluto cordiale