Reflusso esofageo
L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)
Gentilissimi Dottori,
da tempo soffro di gastrite da riflusso la quale oltre ai soliti classici fastidi (bruciori di stomaco e lungo il tratto esofageo) mi ha anche provocato una infiammazione cronica del tratto orofaringeo,tonsilliti e gengiviti.
Da esami effettuati è risultato una flogosi cronica del corion con lembi di mucosa gastrica antrale. Vorrei "affrontare il problema" con una terapia omeopatica e desidereri conoscere un Vs. gentile parere a riguardo su quali potrebbero essere i rimedi più idonei.
Un sentito grazie.
da tempo soffro di gastrite da riflusso la quale oltre ai soliti classici fastidi (bruciori di stomaco e lungo il tratto esofageo) mi ha anche provocato una infiammazione cronica del tratto orofaringeo,tonsilliti e gengiviti.
Da esami effettuati è risultato una flogosi cronica del corion con lembi di mucosa gastrica antrale. Vorrei "affrontare il problema" con una terapia omeopatica e desidereri conoscere un Vs. gentile parere a riguardo su quali potrebbero essere i rimedi più idonei.
Un sentito grazie.
[#1]
Gentile signore,
la scelta della terapia più idonea non può prescindere da una diagnosi accurata. Questo vale per la medicina omeopatica in misura particolare perché la selezione dei farmaci da impiegare si fonda non solo sul tipo di patologia, ma soprattutto sul rilievo di aspetti strettamente individuali.
E' dunque importante conoscere il quadro endoscopico, se vi è stata efficacia parziale di altre terapie, se vi sono sintomi di accompagnamento apparentemente non collegati direttamente alla condizione di malessere...
Inoltre non si può prescindere, indipendentemente dal tipo di approccio terapeutico, dall'impiego razionale di quegli accorgimenti nello stile di vita che interferiscono in maniera positiva sulla condizione; le allego a questo proposito il link per l'articolo disponibile sul sito:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-esofageo.html
Cordiali saluti.
la scelta della terapia più idonea non può prescindere da una diagnosi accurata. Questo vale per la medicina omeopatica in misura particolare perché la selezione dei farmaci da impiegare si fonda non solo sul tipo di patologia, ma soprattutto sul rilievo di aspetti strettamente individuali.
E' dunque importante conoscere il quadro endoscopico, se vi è stata efficacia parziale di altre terapie, se vi sono sintomi di accompagnamento apparentemente non collegati direttamente alla condizione di malessere...
Inoltre non si può prescindere, indipendentemente dal tipo di approccio terapeutico, dall'impiego razionale di quegli accorgimenti nello stile di vita che interferiscono in maniera positiva sulla condizione; le allego a questo proposito il link per l'articolo disponibile sul sito:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/61-il-reflusso-esofageo.html
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore,
torno sull'argomento a distanza di qualche anno perchè la situazione si è aggravata. Dopo numerosi episodi di epigastralgie continue, sono stato sottoposto ad una serie di esami quali rx, ecografia, ph metria.
Si sono evidenziati chiaramente numerosi episodi di gastrite da reflusso, cardias beante, pseudopolipi (mi sta bruciando le corde vocali! operato di cisti laringe) e anche di bile fangosa (piccole coliche da sali biliari?).
Sto assumendo IPP e acido ursodessosicolico. Mi chiedo se non sia controproducente (ma necessario) l'assunzione di quest'ultimo in quanto acido....
Inoltre possono essere assunti in contemporanea?
Grazie della risposta che vorrete darmi.
Un saluto cordiale.
torno sull'argomento a distanza di qualche anno perchè la situazione si è aggravata. Dopo numerosi episodi di epigastralgie continue, sono stato sottoposto ad una serie di esami quali rx, ecografia, ph metria.
Si sono evidenziati chiaramente numerosi episodi di gastrite da reflusso, cardias beante, pseudopolipi (mi sta bruciando le corde vocali! operato di cisti laringe) e anche di bile fangosa (piccole coliche da sali biliari?).
Sto assumendo IPP e acido ursodessosicolico. Mi chiedo se non sia controproducente (ma necessario) l'assunzione di quest'ultimo in quanto acido....
Inoltre possono essere assunti in contemporanea?
Grazie della risposta che vorrete darmi.
Un saluto cordiale.
[#3]
Gentile signore,
l'assunzione contemporanea di acidi biliari con IPP è possibile.
Per quanto la denominazione sia "acido", il farmaco viene assunto in forma gastroprotetta e utilizzato nella forma salificata, quindi non determina insulti alla mucosa gastrica.
Se la presenza di fango biliare condiziona episodi frequenti di colica, dovrà sottoporsi ad una valutazione chirurgica.
Cordiali saluti.
l'assunzione contemporanea di acidi biliari con IPP è possibile.
Per quanto la denominazione sia "acido", il farmaco viene assunto in forma gastroprotetta e utilizzato nella forma salificata, quindi non determina insulti alla mucosa gastrica.
Se la presenza di fango biliare condiziona episodi frequenti di colica, dovrà sottoporsi ad una valutazione chirurgica.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 12/07/2009.
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