Mia madre ha avuto diagnosi di tiroidite da h

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Salve,mi rivolgo al dott. Cavallino ma anche a tutti gli altri medici.
Dopo anni di disturbi di varia natura e causa oscura, mia madre ha avuto diagnosi di tiroidite da H. con esami della funzionalità tiroidea nella norma (ft3-ft4-tsh ok), ma con valori anticorpi anti tiroide elevatissimi, così come quelli anti microsomi.Poiché a tale annuncio ferale le medicine convenzionali, in sostanza, avvertono che occorre solamente attendere con pazienza che la tiroide venga in gran parte distrutta per poi soppiantarla(o meglio surrogarla, con risultati poco esaltanti) con l'ormone sintetico, ho fatto alcune ricerche, e siccome ora mia madre è nell'impossibilità di spostarsi per recarsi dal mio medico omeopata di Roma, le ho proposto la terapia omotossicologica che ho scorso in queste pagine, cioè a dire: IL4-IL6-IL10 (4CH) GOCCE ANA 20 X 2/DIEGCSF 4CH; SEROTONINA D6 GOCCE 20 X 2/DIE E GLANDULA THYROIDEA SUIS HEEL FIALE 1 IM./SETTIMANA
Ha iniziato la terapia il 15 c.m. e soggettivamente intanto abbiamo un innalzamento dell'umore, un miglioramento della qualità del sonno ed una maggior facilità ad addormentarsi, maggior energia generale. Da sottolineare che mia madre ha avuto da molti anni problemi di starting mattutino, con sensazione di dolenzia generale, obnubilamento per le prime due ore dopo l'alzata.Dimenticavo di scrivere che l'eco tiroidea ha evidenziato un nodulo.
Volevo chiederle: Quando farle fare un ulteriore monitoraggio? Quali esami specifici farle fare oltre i tre summenzionati? Grazie
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Caro amico, Le ho appena risposto in privato. Se ha ulteriori richieste mi ricontatti. A presto.
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Utente
Utente
Sì ho ricevuto la mail, grazie.
Ho inserito la mia richiesta di pubblicazione prima di riceverla, ma desideravo far conoscere comunque la storia di mia madre anche per chi si trova nella medesima situazione e purtroppo è sottoposto alla frustrazione di una diagnosi che non dà nessuna speranza di guarigione e con l'unica prospettiva della distruzione della tiroide.
Tale infatti, almeno nella media, la prospettiva della medicina cosiddetta "convenzionale".
Ho già fatto esperienza di quanto perentoria e nello stesso tempo arrogante e improduttiva sia l'insistenza di molti medici che ammantandosi di pseudoscienza emettono giudizi sui decorsi delle malattie. A me fu detto da un primario che la mia colite spastica sarebbe stata compagna della mia vita e mi diede ansiolitici (!). Non accettai nè la prognosi né la pseudocura.Non soffro più di colite spastica da molti anni. Purtroppo tali pretesi luminari possiedono un potere negativo molto diffusivo, perché incrociano sulla loro strada tanti sfortunati che si arrendono sui margini della di loro ignoranza.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregio, questa domanda, doveva metterla nella parte dedicata alla endocrinologia, in modo da aspettare risposte su questo argomento.
La tiroidite di Hashimoto, è una malattia autoimmune, che riconosce nel mimetismo molecolare il suo inizio, con la produzione di autoanticorpi, antitiroide, ma questo meccanismo è alla base di tutte le malattie autoimmuni.
Importante è sempre stabilire chi ha innescato il mimetismo molecolare, perché è lui, che continuamente, stimola la produzione di autoanticorpi, questo è un agente patogeno entrato molto tempo prima, con una malattia ben precisa, tutto questo va attentamente ricercato, infatti la sua presenza continua a stimolare la produzione di autoanticorpi e l’intervento deve essere rivolto, non solo, alla sua eliminazione, ma anche alla malattia che lo ha fatto entrare, non solo nei confronti di tutte quelle reazioni infiammatorie che si sono sviluppate successivamente all’attacco di questi autoanticorpi, nei confronti delle cellule. La sola azione a valle, può fermare provvisoriamente il processo distruttivo, ma poi la sua azione non ferma chi ha messo in moto tutto il procedimento, che prosegue, viene fermata l’infiammazione, ma la pompa non viene fermata. La terapia che lei ha indicato, sicuramente, è molto più avanzata sia concettualmente che scientificamente, sicuramente, molto più efficace di quella proposta dalla medicina convenzionale, che attende lo sviluppo di una malattia ben più grave, così ha la scusa di eseguire terapie invasive, interventi chirurgici, radioiodio, arrivando alla terapia sostitutiva; ma come dicevo, l’azione deve essere rivolta anche a monte del problema, con la individuazione esatta dell’innesco infettivo, che ha messo in moto il mimetismo molecolare, tutti gli altri agenti patogeni presenti, che aiutano la progressione della malattia, altrimenti si casca nell’errore della medicina convenzionale che va a eseguire le terapie soltanto nei confronti dei sintomi. Questi vanno sempre ben analizzati poiché sicuramente conducono sempre alla soluzione del problema, inoltre l’utilizzo di esami strumentali di medicina convenzionale e biologica, che integrando la medicina convenzionale, la ricerca scientifica, l’immunologia, l’ormesi, con la medicina biologica, conducono alla individuazione esatta di tutto il meccanismo fisiopatologico che conduce alla patologia autoimmune, permettendo una terapia che intervenga sulle reali cause che hanno provocato la produzione di autoanticorpi, quindi sulla malattia. Questo atteggiamento consente anche di attuare una grande prevenzione, la individuazione precoce di agenti patogeni, confrontati con la predisposizione genica della persona, consentono di impedire tutto lo svolgimento della patologia, ma non solo, l’analisi con esami strumentali, il ragionamento applicativo, di cui accennavo prima, consente di spiegare tutti quei sintomi vaghi e aspecifici, che sono l’espressione del disagio dell’organismo, il quale manifesta esattamente l’inizio della malattia, anche molto tempo prima che si manifesti, pensi quale importanza riveste tutta questo, fornito chiaramente dalla medicina biologica, che utilizzando tutte le scoperte della medicina convenzionale, ha la possibilità, con il ragionamento giusto, di eseguire prevenzione e terapie altrimenti impensabili. Consideri che la ricerca scientifica ha spiegato tutti i meccanismi fisiopatologi e patofisiologici, alla base delle malattie, ma nella applicazione pratica, non ha farmaci adeguati, lei ha indicato l’utilizzo delle interleuchine, la medicina biologica, ha la possibilità di utilizzarle, ma non solo ha anche la possibilità di eliminare tutti gli agenti patogeni, soprattutto i virus, su cui la medicina convenzionale, non ha alcuna possibilità di intervento.
Quindi, analisi di tutti i processi fisiopatologici che hanno condotto alla malattia, intervento su tutti questi, sia a monte che a valle.
Saluti
moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it


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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Come vede la risposta del Collega è sintonica con quanto già anticipatoLe in privato.
Credo comunque abbia agito saggiamente postando qui il Suo thread... viceversa avrebbe ottenuto i soliti consigli "convenzionali".
A presto. www. smige.net