Test di laboratorio su antigeni

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Gentili Dottori,buongiorno,ringrazio anticipatamente per la risposta al mio quesito.Ho sentito parlare di un esame di laboratorio HLA,ho tentato di documentarmi,purtroppo,non essendo in materia competente,non sono riuscita ad orientarmi e volevo sapere se questo test,che mi sembra aver capito,comprende effettivamente numerosi sottotest,può essere utilizzato per individuare neoplasie e quali sottotest vanno richiesti e per individuare patologie reumatiche di natura autoimmunataria e quali sottotest vanno richiesti.Ringrazio nuovamente.Cordiali saluti.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali

Spiegato molto sinteticamente, l’HLA è l’Antigene Umano Linfocitario, il self, la caratteristica genica della persona, che interviene nella risposta immunitaria. Ogni volta che una qualsiasi sostanza, di qualsiasi natura, batteri, virus, funghi, chiamato antigene, per qualsiasi motivo entra nell’organismo, questo viene preso dalla cellula che ha la funzione di intercettatore, e presentato al linfocita, che lo “scannerizza”, per conoscere esattamente tutte le proteine e le sequenze amminoacidi che lo compongono, un riconoscimento esatto, per poter effettuare una difesa specifica, bloccarlo con gli anticorpi, per poi distruggerlo, eliminarlo completamente dall’organismo; tutte le informazioni vengono poi trasferite al linfocita B di memoria. Quando questo antigene entra nuovamente, immediatamente il linfocita B di memoria si clona e comincia a produrre anticorpi, avvia la difesa, poiché ha memorizzato l’antigene, stimolato dalla cellula che ha effettuato il riconoscimento.
Nel svolgimento di “scannerizzazione”, processazione dell’antigene, questo viene confrontato con l’HLA, per essere sicuro della sua provenienza esterna. Durante questo processo, può avvenire un errore chiamato mimetismo molecolare, conosciuto dal 1965, per cui il sistema immunitario non solo produce anticorpi contro l’antigene, ma anche contro le cellule dell’organismo stesso, che vengono attaccate ed iniziano i processi infiammatori delle patologie autoimmuni.
Fondamentale è la conoscenza dell’HLA per i trapianti, poiché è alla base della risposta immunitaria; per questo, sono state eseguite statistiche, partendo dalle patologie autoimmuni conosciute, per verificare la presenza, di uno specifico allele, che presente nell’HLA, poteva in ogni singola patologia autoimmune, aver determinato l’errore, con conseguente patologia autoimmune. La letteratura internazionale indica per ogni patologia autoimmune, la presenza statisticamente più frequente di quello specifico allele. Il processo può essere eseguito inversamente, conoscendo gli alleli dell’HLA, quali infezioni sono avvenute precedentemente, quali antigeni hanno stimolato il sistema immunitario, è possibile eventualmente, stabilire quale patologia autoimmune, la persona, potenzialmente, ma non sempre avrebbe la possibilità sviluppare. Per i tumori, questo non è stato eseguito, solo recentemente, hanno effettuato alcune ricerche, considerando la potenzialità di alcuni virus di poter alterare, potenzialmente lo stato delle cellule, fino alla loro trasformazione, come avviene per il Papilloma virus e il cancro della cervice, ad esempio.

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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Dottore,La ringrazio:Lei è stato davvero esauriente!!Ho salvato quanto mi ha scritto e lo leggerò con molta molta attenzione.La ringrazio.Cordiali saluti.R.Rossini
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