Cura candida intestinale e test attendibili
L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)
Gentili dottori
Sono un individuo di 31 anni, 1,80, 63 Kg,
sono stato recentemente da un dott. omeopata-iridologo, che mi ha diagnosticato una candida intestinale, a causa dei miei sintomi “recrudescenti”. di mal di pancia (più colite che gastrite), difficoltà ad assimilare, spossatezza, diarrea non cronica, ma episodica, feci poltacee in un primo periodo molto chiare con pezzi di verdura non assimilate, che dallo scorso maggio improvvisamente sono comparsi (non ho mai sofferto fin ora di forme simili).
Avevo già seguito una cura per disbiosi intestinale con homeos 4 (un cucchiaino a col, pranzo, cena, prima dei pasti) e una fiala di Fermental al dì(fermenti lattici) avendo pochissimo beneficio e anzi dopo una decina di giorni mi ha “stimolato” causando una serie di scariche diarroiche.
Mi sono sottoposto anche nel frattempo a
gastroscopia,:
che è risultata negativa per l’helycobacter, ed ha diagnosticato una lieve gastrite cronica atrofica inattiva di grado live, curata a sua volta con pariet 20 mg (3 mesi) e 10 mg (2 mesi) (terminata la cura lo scorso 1 dicembre) che mi ha sviluppato delle intolleranze alimentari rientrate
breath test al lattosio: negativo
breath test al glucosio: negativo
Immunoglobuline A: negativo
Antitransglutaminisi IgA: negativo
a esami feci vari, coproculture varie tutte negative (anche 4 campioni di sangue occulto, negativi),
anche recentemente, a ricerca microscopica a fresco per miceti risultata ben negativa su due campioni differenti
L’ omeopata-iridologo ha reputato non attendibile l’esame per i miceti, sostenendo che la candida è subdola, e quindi l’esame non attendibile, pertanto mi ha prescritto una cura isopatica:
Fortakehl d5 gocce sanum (7 gocce prima di colazione per 3 settimane)
dopo
Albicansan gocce d5 sanum (7 gocce prima di colazione per 3 settimane)
Inoltre
Alkimo polvere imo (1 cucchiaino da the raso alla sera dopo cena (dopo circa 1-2 ore) per due mesi, ogni 6 giorni 1 giorno di pausa
Anti age stress granuli (3 ranuli sottolingua metà mattinata, pomeriggio, serata per 2-3 mesi)
Ovviamente
Mi ha tolto dalla dieta dolci di tutti i tipi, pane, pizza, latticini e derivati, alimenti che già da mesi ho pressoché quasi tolto dalla mia dieta, ad eccezione dei biscotti poco grassi che prendo al mattino a colazione per “sostenermi”.
1) Vi chiedo innanzitutto dato che non è certo che sia candida intestinale,
in una cura isopatica in cui viene somministrata la Candida in piccole dosi, esiste il rischio (visto lo stato di disbiosi) invece di svilupparla e peggiorare le cose?
2) Esistono test attendibili oltre alla ricerca fresco per miceti per diagnosticarla?
3) eventuali personali considerazioni sono ben accette, ovviamente.
Ringrazio per la pazienza e disponibilità nel rispondere
Cordiali Saluti
Sono un individuo di 31 anni, 1,80, 63 Kg,
sono stato recentemente da un dott. omeopata-iridologo, che mi ha diagnosticato una candida intestinale, a causa dei miei sintomi “recrudescenti”. di mal di pancia (più colite che gastrite), difficoltà ad assimilare, spossatezza, diarrea non cronica, ma episodica, feci poltacee in un primo periodo molto chiare con pezzi di verdura non assimilate, che dallo scorso maggio improvvisamente sono comparsi (non ho mai sofferto fin ora di forme simili).
Avevo già seguito una cura per disbiosi intestinale con homeos 4 (un cucchiaino a col, pranzo, cena, prima dei pasti) e una fiala di Fermental al dì(fermenti lattici) avendo pochissimo beneficio e anzi dopo una decina di giorni mi ha “stimolato” causando una serie di scariche diarroiche.
Mi sono sottoposto anche nel frattempo a
gastroscopia,:
che è risultata negativa per l’helycobacter, ed ha diagnosticato una lieve gastrite cronica atrofica inattiva di grado live, curata a sua volta con pariet 20 mg (3 mesi) e 10 mg (2 mesi) (terminata la cura lo scorso 1 dicembre) che mi ha sviluppato delle intolleranze alimentari rientrate
breath test al lattosio: negativo
breath test al glucosio: negativo
Immunoglobuline A: negativo
Antitransglutaminisi IgA: negativo
a esami feci vari, coproculture varie tutte negative (anche 4 campioni di sangue occulto, negativi),
anche recentemente, a ricerca microscopica a fresco per miceti risultata ben negativa su due campioni differenti
L’ omeopata-iridologo ha reputato non attendibile l’esame per i miceti, sostenendo che la candida è subdola, e quindi l’esame non attendibile, pertanto mi ha prescritto una cura isopatica:
Fortakehl d5 gocce sanum (7 gocce prima di colazione per 3 settimane)
dopo
Albicansan gocce d5 sanum (7 gocce prima di colazione per 3 settimane)
Inoltre
Alkimo polvere imo (1 cucchiaino da the raso alla sera dopo cena (dopo circa 1-2 ore) per due mesi, ogni 6 giorni 1 giorno di pausa
Anti age stress granuli (3 ranuli sottolingua metà mattinata, pomeriggio, serata per 2-3 mesi)
Ovviamente
Mi ha tolto dalla dieta dolci di tutti i tipi, pane, pizza, latticini e derivati, alimenti che già da mesi ho pressoché quasi tolto dalla mia dieta, ad eccezione dei biscotti poco grassi che prendo al mattino a colazione per “sostenermi”.
1) Vi chiedo innanzitutto dato che non è certo che sia candida intestinale,
in una cura isopatica in cui viene somministrata la Candida in piccole dosi, esiste il rischio (visto lo stato di disbiosi) invece di svilupparla e peggiorare le cose?
2) Esistono test attendibili oltre alla ricerca fresco per miceti per diagnosticarla?
3) eventuali personali considerazioni sono ben accette, ovviamente.
Ringrazio per la pazienza e disponibilità nel rispondere
Cordiali Saluti
[#1]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente,
escluderei che una cura isopatica possa provocare la candida, quanto ai possibili rischi di eventi avversi questi non sono da escludersi in quanto lei sta assumendo prodotti non molto diluiti che contengono ancora molte molecole della sostanza della partenza (i rimedi omeopatici invece in genere vengono dati a dosaggi molto più diluiti e questo rischio è quindi molto minore se non nullo).
La mia opinione è che il suo medico stia mischiando un pò troppe cose che poco c'entrano con una cura omeopatica profonda che tenda a ricreare un equilibrio della "persona".
In omeopatia non è molto utile "fissarsi" troppo sulla diagnosi di malattia con chissà quali metodi. A noi interessa il malato con i suoi sintomi peculiari che ci permettono di individuare la terapia a lui più congeniale e mi sembra che il suo terapeuta sia molto lontano dall'averla trovata.
Cordiali saluti
escluderei che una cura isopatica possa provocare la candida, quanto ai possibili rischi di eventi avversi questi non sono da escludersi in quanto lei sta assumendo prodotti non molto diluiti che contengono ancora molte molecole della sostanza della partenza (i rimedi omeopatici invece in genere vengono dati a dosaggi molto più diluiti e questo rischio è quindi molto minore se non nullo).
La mia opinione è che il suo medico stia mischiando un pò troppe cose che poco c'entrano con una cura omeopatica profonda che tenda a ricreare un equilibrio della "persona".
In omeopatia non è molto utile "fissarsi" troppo sulla diagnosi di malattia con chissà quali metodi. A noi interessa il malato con i suoi sintomi peculiari che ci permettono di individuare la terapia a lui più congeniale e mi sembra che il suo terapeuta sia molto lontano dall'averla trovata.
Cordiali saluti
[#2]
Ex utente
Gentile dottore
La ringrazio molto per la sua risposta, mi scuso fin da ora per la mia poca “lucidità” nel cogliere la risposta, ma se ho ben “colto”:
- Lei esclude a “priori” che una cura simile possa anche in un paziente fortemente disbiotico causare o predisporre un sviluppo di candida intestinale, ma non ne è totalmente certo quando parla di “eventi avversi”? (il rischio sussiste)?
- non condivide l’insieme delle cure ipotizzando il rischio che siano troppo "concentrate", quindi propone una cura più diluita?
La pregherei gentilmente di rispondermi, il suo “punto” di vista mi interessa molto.
La ringrazio molto per la disponibilità.
Cordiali Saluti
La ringrazio molto per la sua risposta, mi scuso fin da ora per la mia poca “lucidità” nel cogliere la risposta, ma se ho ben “colto”:
- Lei esclude a “priori” che una cura simile possa anche in un paziente fortemente disbiotico causare o predisporre un sviluppo di candida intestinale, ma non ne è totalmente certo quando parla di “eventi avversi”? (il rischio sussiste)?
- non condivide l’insieme delle cure ipotizzando il rischio che siano troppo "concentrate", quindi propone una cura più diluita?
La pregherei gentilmente di rispondermi, il suo “punto” di vista mi interessa molto.
La ringrazio molto per la disponibilità.
Cordiali Saluti
[#3]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Escluderei che la cura isopatica possa causare la candida nel senso che il rimedio diluito possa provocare DIRETTAMENTE la candida. Non si può escludere però che le cure che sta seguendo possano avere effetti avversi e indebolire ancora di più uno stato già abbastanza compromesso (ad es. l'intestino) facilitando quindi INDIRETTAMENTE lo svilupparsi della candida stessa.
La mia obiezione principale è data dal fatto che non vedo cure profonde che mirino alla guarigione persona ma solo cure sintomatiche (mirate cioè solo al sintomo) e alcune neanche omeopatiche (Anti age stress, Alkimo polvere).
In omeopatia in genere si usa un rimedio pofondo, a dosaggi più diluiti (le centesimali hahnemanniane sono le più usate) eventualmente associato ad un altro rimedio sintomatico da prendere all'occorrenza per controllare qualche sintomo fastidioso (ma questo sarà da assumere come eccezione e non costituirà mai una cura risolutiva).
La mia obiezione principale è data dal fatto che non vedo cure profonde che mirino alla guarigione persona ma solo cure sintomatiche (mirate cioè solo al sintomo) e alcune neanche omeopatiche (Anti age stress, Alkimo polvere).
In omeopatia in genere si usa un rimedio pofondo, a dosaggi più diluiti (le centesimali hahnemanniane sono le più usate) eventualmente associato ad un altro rimedio sintomatico da prendere all'occorrenza per controllare qualche sintomo fastidioso (ma questo sarà da assumere come eccezione e non costituirà mai una cura risolutiva).
[#4]
Ex utente
Gentile dottore
La ringrazio molto per la “chiarezza” nel rispondermi, volevo solo ancora domandarle visto che se non sbaglio, non mi ha precedentemente risposto:
- Esistono esami attendibili per diagnosticare la candida intestinale oltre alla ricerca a fresco per miceti?
- E il medesimo esame può essere inattendibile a sua volta?
La ringrazio.
Distinti Saluti
La ringrazio molto per la “chiarezza” nel rispondermi, volevo solo ancora domandarle visto che se non sbaglio, non mi ha precedentemente risposto:
- Esistono esami attendibili per diagnosticare la candida intestinale oltre alla ricerca a fresco per miceti?
- E il medesimo esame può essere inattendibile a sua volta?
La ringrazio.
Distinti Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 41.1k visite dal 29/01/2009.
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