Dap, acidità e tracheite

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Ho avuto alcuni episodi di dap e mi sono accorta che spesso si sono verificati quando avevo una forte acidità che però non avvertivo, questo mi capita ,Non sò anche durante la notte,mi sveglio in preda ad una sorta di incubo, sudo freddo,ho brutti pensieri,ecc.. se prendo un antiacido l'acidità si manifesta e nello stesso tempo mi calmo,e riesco a riaddormentarmi. Purtroppo adesso la paura condiziona la mia vita temo di avere queste crisi in alcuni eventi particolari,come ad esempio in mezzo al traffico,nelle gallerie, tra la folla,eventi che chiaramente tendo ad evitare. Non sò se si tratta solo di un problema psicologico o se è collegato a i miei disturbi fisici,soffro anche da un pò di tempo di tracheite, il medico la collega chiaramente al fumo,e ai problemi di allergia, ma io penso ,non potrebbe essere tutto collegato?
La saluto cordialmente e la ringrazio.
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Dietologo, Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico attivo dal 2005 al 2024
Dietologo, Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico
Gentile Signora,
I sintomi da lei riferiti potrebbero anche far pensare ad un reflusso gastro esofageo (tracheite persistente ... forte acidità ... calma con antiacidi). Sarebbe, pertanto, utile, in primis, sottoporsi ad una gastroscopia per escludere una esofagite da reflusso che, eventualmente, una volta curata risolverebbe il suo disturbo.
Dott. Francesco Marzii
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Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Gentile Dott. Marzii,la ringrazio per la risposta,vorrei aggiungere che anni fa ho avuto piu o meno gli stessi problemi che ho curato con Mepral e Peridon ma solo quando ho aggiunto le xanax lentamente ne sono uscita fuori,da qualche anno assumo nuovamente le xanax (2 compresse da 0.50 al giorno) a causa dei miei problemi persistenti d'ansia,non avevo avuto più problemi di dap fino a questo inverno,forse perchè ho accumulato troppa ansia a causa di vari problemi familiari,mi chiedo ,se si trattasse di esofagite,è possibile che sia stata latente per tutti questi anni? Inoltre,è l'ansia che mi procura l'esofagite,o è questa che causa i miei problemi,compresi gli episodi di dap,come mai i due problemi sono così strettamente legati? Avevo avuto anche io questo dubbio e lei me lo ha confermato,non mancherò di verificare se si tratta di esofagite,come lei mi ha consigliato,ma le chiedo ancora se sia possibile evitare la gastroscopia (mi terrorizza),in ultimo le chiedo se può essere utile un aiuto psicoanalistico,o se nel mio caso, forse non è necessario.La ringrazio per la pasienza e la saluto cordialmente.
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Dietologo, Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico attivo dal 2005 al 2024
Dietologo, Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico
Gentile Signora,
Sicuramente uno stato di ansia contribuisce alla sintomatologia esofagitica in quanto è causa di una aumentata produzione di acido cloridrico gastrico che, in condizioni di incontinenza del cardias può accentuare l'infiammazione esofagea. Bene la terapia con Mepral 20 mg. 1 compressa alla sera a cui aggiungerei un cucchiaio di Gaviscon advance dopo i pasti principali e prima di coricarsi. Se con questa cura i suoi disturbi migliorano vuol dire che il problema esofageo è presente. La gastroscopia, anche se spesso (anzi sempre) non gradita, saebbe comunque consigliabile per una ulteriore conferma diagnostica e per stabilire la corretta terapia.
Anche il disturbo d'ansia va curato, bene la psicoterapia; ma se si associa anche un DAP sarà indispensabile anche un approccio farmacologico (Elopram o simili). Dott. Francesco Marzii
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Cara amica, la Sua sindrome - ancorchè bisognosa di approfondimento diagnostico - dovrebbe essere interpretata in chiave non convenzionale, visto che si è orientata in questa sezione. Ad esempio dovrei sapere se la notte si sveglia sempre ad una stessa ora, com'è la Sua funzione intestinale, se in passato ha avuto malattie infettive di rilievo. Se desidera procedere dovrà aggiornarmi. A presto.
P.S.- Il Collega Marzii voglia cortesemente prendere atto che questa sezione, per il suo fine medesimo, poco si presta a soddisfare le richieste di quanti domandano un supporto non convenzionale. Grazie.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Intendo con ciò che i pur saggi consigli allopatici, in tema di diagnosi e terapia, non corrispondono a quanto gli utenti chiedono a questa sezione. Cordialmente.
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Dr. Franco Vianini Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico, Algologo, Dietologo, Psicoterapeuta 51 1
Con ogni probabilità vi è un nesso, il reflusso gastro-esofageo, è con ogni probabilità, presente e va diagnosticato con certezza, ma l'acidità e il bruciore possono dar vita a una reazione di allarme su base ansioso-depressiva. Un buon trattamento di psicoterapia associato a una terapia omeopatica potrebbe essere risolutivo; per accelerare si può fare un test chinesiologico e seguire le indicazioni terapeutiche oppure recarsi (ad Albenga) e attuare un ciclo di "ottimizzazione" neuropsichica (se mi scrive le spiego com'è).
dott. F. Vianini

franco vianini

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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Condivido in toto il parere del Collega Vianini e suggerisco un approccio integrato che verta su un programma omeofarmacologico in chiave PNEI.
Saluti.
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Dr. Franco Vianini Medico di medicina generale, Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico estetico, Algologo, Dietologo, Psicoterapeuta 51 1
Chiedo scusa, Albenga è un po' lontana da Palermo ...
i luoghi più prossimi sono purtroppo Salerno e Cagliari.
Dott. F. Vianini
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Relativamente all'associazione fra DAP e turbe dell'apparato digerente, riflettevo sul nesso causale talora insito nella presenza di intolleranze alimentari oad additivi chimici, oltre all'eventuale intossicazione da metalli pesanti. Accertare ciò sarebbe opportuno e suggerirei pertanto di eseguire un test BIOSCREENING, del quale posso fornirLe ulteriori indicazioni se vorrà scrivermi in privato, al fine di evitare in questa sede una pseudo-pubblicizzazione di metodiche che potrebbe risultare deontologicamente scorretta. A presto.
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