La meniscosi è degenerativa, mi auguro che la mia situazione non sia destinata solo al

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Buonasera a tutti gli egregi dottori,
ho 21 altezza 172 cm peso 68Kg sono un insegnante di arti marziali, e mi stò specializzando nella disciplina del tai chi chuan,
ecco un altro dei tanti motivi che mi portano alla fiducia nelle medicine alternative,
premettendo ciò da circa 4 mesi risento di una serie di fastidi a carico del ginocchio destro, a seguito di un lieve trauma abbastanza blando, avvenuto sedendomi sul letto con la punta del piede rivolta a 45 gradi verso l'esterno,
alla luce di questi fastidi che hanno portato alla contrazione del quadricipite e bicipite femorale, nonchè polaccio, tibiale peroneo ecc e per farla tutto l'arto ho eseguito una risonanza magnetica, la quale come UNICA nota stonata presenta,
"INIZIALI ALTERAZIONI MENISCOSICHE"
lo specialista mi ha bonariamente tranquillizzato sul mio stato, ma in tuta sincerità insisto ad avvertire lievi fastidi sul ginocchio, prevalentemente avverto tensione nella zona del poplite, tensione sul quadricipite in special modo nella zona tendinea del vasto laterale, e laddove corre il meridiano del fegato se non erro...
nella zona del menisco esterno ho dei minuscoli fastidi, ma li avverto quasi come normali,
alla luce delle mie ricerche la meniscosi è degenerativa, mi auguro che la mia situazione non sia destinata solo al peggioramento,
l'arte del tai chi dovrebbe possedere grandi qualità in questo ambito, ma ho timore che le posizioni basse caricando molto sull'articolazione possano essere dannose,
in seocnda battuta stò lavorando alacramente sul rafforzamento dei tendini intorno al ginocchio
onde avere un'articolazione più solida,
facendo anche molto chi kung, penso di avere un buono stato energetico,
anche alcune figure del mio ambiente, esperti in shiatzu sono d'accordo sul fatto,
la mia domanda, è
posso sciogliere questa tensione, e riportare il menisco, che è solo lievemente usurato, ad uno stato di piena efficenza?
premetto che provengo da altri stili di arti marziali, che tendevano a sovraccaricare in maniera distorsiva il ginocchio,
essendo adesso dedito solo al tai chi, c'è rischio di insistere nell'usura?
perdonate le mille domande,
spero di suscitare interesse con questa discussione,
anticipatamente grazie
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La risonanza evidenzia una lieve infiammazione cronica del menisco, sulla cui origine occorre indagare. Lei non riporta una anamnesi completa, per cui è da supporre che precedentemente possano essere avvenute infezioni da parte di agenti patogeni, soprattutto delle prime vie aeree, come spesso avviene in tutti i bambini; la permanenza di uno di questi, in forma subclinica, che non ha provocato sintomi evidenti, o comunque inavvertiti, per la sua attività sportiva, potrebbe avere determinato, a distanza quella infiammazione del menisco. Molti sono gli agenti patogeni che possono innescare infiammazione dei componenti della articolazione con un meccanismo di tipo autoimmune, mimetismo molecolare, provocando le artriti reattive. I continui carichi sulla articolazione, possono facilitare il sopraggiungere di questa infiammazione, il lieve trauma abbastanza blando la ha messa in evidenza, ma non sono la causa di queste "INIZIALI ALTERAZIONI MENISCOSICHE" pertanto va evidenziato chi può aver innescato il mimetismo molecolare.
Il maccanismo con cui le malattie autoimmuni si verificano è ben conosciuto, un errore che viene compiuto dal sistema immunitario, nel momento in cui “legge” un agente patogeno e si prepara alla produzione degli anticorpi, in questo caso è possibile, per una predisposizione genica, non genetica, HLA dipendente, che avvenga l’errore, chiamato mimetismo molecolare, vengono prodotti anticorpi anche contro le cellule dei componenti delle articolazioni. Capisce bene che conoscendo la predisposizione genica e l’agente patogeno, è possibile in questo caso, cominciare a aiutare il sistema immunitario a portarlo via e inibire la produzione degli autoanticorpi, inibendo il processo infiammatorio all’origine.
Un valido aiuto è fornito dalla elettroagopuntura secondo Voll, che analizzando i vari punti di agopuntura specifici delle articolazioni, del vaso della degenerazione articolazione, mettendolo in relazione con gli altri vasi e meridiani, è possibile accertare la eventuale presenza degli agenti patogeni che possono aver iniziato il processo infiammatorio e autoimmune, verificare la terapia più idonea e stabilire quali organo terapici possono essere necessari, per “riportare il menisco, che è solo lievemente usurato, ad uno stato di piena efficienza” evitando la sua usura, ma non solo, salvaguardare le altre articolazioni, che sono soggette a carichi eccessivi, per la pratica della sua attività sportiva.

https://www.medicitalia.it/minforma/medicine-non-convenzionali/
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79
Gentile Utente,

il suo quesito suscita sicuramente estremo interesse e mi permetto di aggiungere il mio punto di vista alle egregie considerazioni del Collega.
Il suo impegno sportivo ormai a carattere professionale ed iniziato sicuramente in tenera età è fuor di dubbio che abbia "stressato" il suo apparato articolare: prescindendo da eventuali traumi specifici è sufficiente una minima alterazione posturale come anche uno squilibrio di ipertonia/ipotonia di alcune sezioni muscolari per determinare nel tempo una sofferenza articolare, come nel suo caso un interessamento meniscale.
Il coinvolgimento del sistema immunitario può quindi essere secondario all'evento lesivo e prescindere da eventuali precedenti infezioni, è il meccanismo infiammatorio cronico a coinvolgere successivamente tali reazioni.
Anche se attualmente è dedito solo alla pratica del Thai Chi lei "lavora" su una tessuto infiammato che difficilmente potrà guarire senza alcuna cura (in certi casi anche la semplice deambulazione può alimentare e mantenere l'evento lesivo).
Nel trattamento di processi infiammatori e delle lesioni di vario grado in ambito sportivo professionale, unitamente all'eventuale correzione di anomalie posturali come accennato sopra, riscontro sempre notevole successo utilizzando terapia omeopatica-omotossicologica locale e sistemica (nei casi più impegnativi è indicata anche l'agopuntura e l'organoterapia) che soprattutto nei soggetti giovani ripristina in tempi brevi le condizioni di salute ottimali.

Cordiali saluti.

Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com