Reflusso gastro-esofageo
L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)
Salve,
soffro di reflusso gastro-esofageo da sempre. Cinque anni fa sono stato ricoverato per anemia dovuta anche ad una erosione esofagea, scoperta tramite gastroscopia, creata o da medicinali o dal reflusso stesso. Mi era stata prescritta una cura di gastroprotettori ad ampio spettro, ma dopo alcuni mesi il problema è tornato, forse anche in modo più grave. Ultimamente sto provando a risolvere il problema, sempre più insistente, con cicli di Petroleum 30 CH granuli, ma pochi giorni dopo che concludo il ciclo il reflusso torna a farsi sentire. Negli ultimi giorni però il reflusso è diventato insostenibile, lo stomaco, l''esofago e il torace mi bruciano, in un modo tale da farmi pensare che lo stomaco si possa bucare. Bevo del latte bianco caldo che attenua momentaneamente il dolore, ma non ne posso davvero più. Spesso mi sento talmente oppresso nel petto, quasi al punto di rimettere (spesso la conclusione è quella). Vorrei sapere come potrei comportarmi.
Ringrazio anticipatamente per l''attenzione.
soffro di reflusso gastro-esofageo da sempre. Cinque anni fa sono stato ricoverato per anemia dovuta anche ad una erosione esofagea, scoperta tramite gastroscopia, creata o da medicinali o dal reflusso stesso. Mi era stata prescritta una cura di gastroprotettori ad ampio spettro, ma dopo alcuni mesi il problema è tornato, forse anche in modo più grave. Ultimamente sto provando a risolvere il problema, sempre più insistente, con cicli di Petroleum 30 CH granuli, ma pochi giorni dopo che concludo il ciclo il reflusso torna a farsi sentire. Negli ultimi giorni però il reflusso è diventato insostenibile, lo stomaco, l''esofago e il torace mi bruciano, in un modo tale da farmi pensare che lo stomaco si possa bucare. Bevo del latte bianco caldo che attenua momentaneamente il dolore, ma non ne posso davvero più. Spesso mi sento talmente oppresso nel petto, quasi al punto di rimettere (spesso la conclusione è quella). Vorrei sapere come potrei comportarmi.
Ringrazio anticipatamente per l''attenzione.
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Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente, dalla storia clinica che lei ha descritto sembra che i sintomi da lei descritti necessitino, prima di tutto e quindi ancor prima della terapia, di una diagnosi più precisa. È abbastanza sicuro che i sintomi siano da riferire ai suoi problemi diagnosticati 5 anni fa con gastroscopia, ma se non è stato fatto un controllo recente, e da quello che lei scrive sembrerebbe di no, sarebbe opportuno affidarsi ad un Medico specializzato in Gastroenterologia che possa verificare nuovamente con le indagine necessarie lo stato del suo stomaco e del suo esofago. Solo avendo chiara la situazione clinica, che possa escludere innanzitutto situazioni pericolose come importanti erosioni, possibili cause di sanguinamento (aveva infatti già accusato anemia in passato), sarà poi possibile decidere come affrontare sul piano della terapia (convenzionale o non convenzionale) il suo disturbo. Cordiali saluti.
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Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente, la decisione in merito alla necessità di accertamenti diagnostici può esere presa solo dal suo Medico Curante o dal Medico Specialista al quale eventualmente la può indirizzare. Dalla sua domanda e dalla breve storia clinica che ha descritto mi sembra appunto opportuno percorrere prima questa strada, ovvero quella della precisazione diagnostica, prima di procedere con le cure, a meno che il Medico che la ha in cura ritenga di avere elementi sufficienti per prescriverle le cure senza ulteriori indagini. La saluto con cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.6k visite dal 17/10/2013.
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