Virus hpv e omeopatia

L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)

Gentili dottori, molti anni fa mi fu diagnosticato il Papilloma virus.
La ginecologa mi trovò la cosiddetta "piaghetta" che mi tolse con il laser.
Questo a seguito di infezioni recidivanti da Candida.

Dopo molti anni il problema non si è risolto dato che ormai la Candida è cronica anche se in forma blanda. Il mio ginecologo, oltre ad avermi dato dei farmaci per la Candida ed avermi consigliato una dieta specifica che attuo già da tempo, mi ha prescritto il vaccino omeopatico L2PAPI spiegandomi che è proprio il virus Hpv che altera le mucose e mi predispone all'infezione da Candida.

Vorrei sapere se posso prendere tranquillamente questo medicinale omeopatico o se ci sono dei rischi (il mio ginecologo non è un omeopata).

Premetto che ho già utilizzato l'omeopatia con successo per altre patologie ma in questo caso, trattandosi di un vaccino, ho un po' di timore.

Grazie.

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Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 179
Gentile Signora,

non c'è relazione tra infezione HPV e Candida. L'HPV è un virus a trasmissione sessuale, mentre la candida viene fuori per uno squilibrio della flora batterica locale, è infatti un germe che normalmente abita nella vagina.
Può essere però vero che la base comune sia un difetto di tipo immunitario, ad esempio correlato con lo stile di vita.
A parte prendere il vaccino omeopatico (che è senza controindicazioni ed effetti collaterali) mi chiederei come migliorare le difese in generale: ad esempio è sottoposta a stress? Fuma? Fa regolare attività fisica? Mangia almeno 5 porzioni al giorno tra frutta e verdura? Cura la regolarità intestinale?
La prevenzione, infatti, deve essere a tutto campo, come sicuramente le avrà spiegato anche il suo omeopata di fiducia.

Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa

[#2]
Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentile dottoressa la ringrazio per la risposta.
Purtroppo il mio stile di vita non è tra i migliori.
Sto molto attenta all'alimentazione ma non faccio attività fisica (a parte delle lunghe passeggiate) e sono sempre sottoposta a stress.
Soffro di colite spastica cronica e faccio molta fatica a tenerla sotto controllo.
In questi anni la situazione è migliorata grazie alla dieta ma la Candida contiua a venir fuori.
Comunque, se lei mi dice che il vaccino non ha effetti collaterali e non rischia di scatenare situazioni latenti, io proverei anche questo (non ho mai avuto condilomi e il pap test è sempre negativo).
E naturalmente cerchero', per quanto mi è possibile, di migliorare ancora il mio stile di vita.
La ringrazio ancora.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2022
Perfezionato in medicine non convenzionali
Il concetto di vaccino omeopatico è totalmente fuorviante dall'omeopatia più tradizionale ed efficace, che resta sicuramente quella intuita e magistralmente codificata dal suo scopritore, Hahnemann, ormai più di due secoli or sono. Anzi in omeopatia le vaccinazioni rappresentano una possibile causa di alterazione di quello che è il terreno dell'organismo umano, perché non stimolano la funzione immunitaria come aspetto terminale e positivo di un riequilibrio funzionale di tutto l'organismo, ma vanno in una direzione assolutamente selettiva, che anzi finisce per squilibrare questo delicato processo. Sono assolutamente concorde con gli altri colleghi circa l'importanza dello stile di vita e della dieta nella cura/prevenzione della candida, ma tuttavia senza una modificazione funzionale di tutto l'organismo, che nel tempo subisce modificazioni dinamiche e permanenti del suo equilibrio fisiologico, per le cause più disparate, difficilmente riuscirà a trovare un miglioramento efficace, duraturo e privo di effetti collaterali da una terapia diversa da quella omeopatica, che ha la capacità di opporsi altrettanto dinamicamente allo squilibrio presente, e di rispettare la naturale complessità funzionale dell'organismo, agendo così sulla vera causa dei singoli disturbi.
[#4]
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 8.1k 179
Concordo con il collega tranne che per un punto.
Le medicine non convenzionali rappresentano un modo di curarsi in senso olistico, ma non esiste una migliore in generale rispetto alle altre.
Dipende dall'inclinazione individuale, alcuni traggono beneficio dall'agopuntura, altri dalla fitoterapia, altri ancora dall'omeopatia, altri ancora da ayurveda o medicina antroposofica.
La cosa importante in ogni caso è rivolgersi ad un medico con competenze certificate.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2022
Perfezionato in medicine non convenzionali
Penso che prima di mettere tutte le medicine non convenzionali in uno stesso calderone, sarebbe utile mettersi d'accordo, noi operatori sanitari, su chi sia effettivamente l'essere umano, e quale sia la sua componente che lo possa far definire, al pari di altri esseri della terra, un essere vivente, la stessa componente che è la prima ad ammalarsi, e quindi ad associarsi ad un riduzione di vitalità dell'organismo intero, ma è anche quella che può ricondurlo alla migliore guarigione possibile. Identificato questo si potrà allora verificare cosa hanno in comune le singole medicine non convenzionali e quali peculiarità le distingue rispetto a quello che hanno in comune, al punto tale da farle intervenire in ambiti diversi o complementari, e forse riusciremo ad eleggere una delle tante branche la più completa e veramente olistica in quanto capace di curare proprio quella componente che mantiene in unità dinamica e vitale l'intero organismo. Se l'omeopatia non potrà fregiarsi di questa supremazia, sarò il primo a far ammenda di quanto sostenuto. Per il resto credo serenamente che dibattiti di questo tipo sia più proficuo condurli in privato, dal momento che aumentano solo il grado di confusione del paziente che, proprio per quello che ho detto, e per le infinite diatribe tra noi medici, non ha purtroppo piena consapevolezza di se stesso, mentre siamo noi i primi a dovergliela fornire e quindi a trovarla in noi stessi.
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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Gentili dottori, quello che posso dire io da paziente esausta e da assoluta ignorante in materia medica (per quanto mi infomi il piu' possibile perchè mi piace capire il perchè e il come delle cose) è che sono veramente avvilita da questa infezione che non se ne vuole andare.
Ho provato di tutto: la medicina tradizionale, l'omeopatia, la fitoterapia, la dieta, persino la terapia psicologica. Ho provato anche a non fare nulla e fingere di non avere niente usando solo delle creme naturali lenitive(sia mai che ignorandola se ne fosse andata). Mi manca solo di andare da qualche "mago guaritore"... ovviamente scherzo.
All'inizio tutto funziona ma la Candida torna sempre e si abitua subito alle nuove terapie che non le fanno piu' effetto.
Vi posso solo dire che incomincio a pensare che me la portero' dietro tutta la vita e che morirà con me.
Spesso questo è un problema sottovalutato dai medici ma vi assicuro che condiziona molto la vita di una donna e questa è una cosa che non riesco piu' a tollerare. Sono proprio stufa.
Siamo tantissime in queste condizioni (e con stili di vita molto diversi, dai piu' ai meno sani) e nessuna trova una soluzione definitiva.
Vi ringrazio comunque per il vostro interessamento e concordo pienamente con le parole del dott. Candeloro.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2022
Perfezionato in medicine non convenzionali
Personalmente ho seguito diverse persone con problemi di candida, e laddove ho avuto la possibilità di portare avanti le cure per un certo periodo, i risultati sono sempre stati soddisfacenti. Certo si tratta di disturbi, solo apparentemente banali, dai quali non si guarisce mai del tutto, nel senso che anche quando i sintomi regrediscono, è bene conservare una certa cautela nella dieta e comportamentale, in quanto ciascuno di noi ha delle predisposizioni che si possono contenere, ma non estirpare. Da omeopata devo dirle che in giro molti prodotti e non solo vengono etichettati come omeopatici, ma spesso tali non sono, per cui quando sento dire ai pazienti che si sono curati anche con l'omeopatia, ho qualche perplessità in più che rispetto ad altre terapie più standardizzate, dove spesso la sensibilità dell'operatore ha un ruolo meno determinante di quello solamente nozionistico. Occorre in generale ricercare tra i tanti, gli omeopati più autentici, che per lo meno siano unicisti, il che non significa non associare altre cure, ma avere la certezza che quella omeopatica è poi la più determinante, se fatta bene, per ottenere una guargione valida e duratura.
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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Dott. Candeloro la ringrazio per i suggerimenti preziosi. Riguardo al vaccino lei ha confermato i miei dubbi e quindi lo elimino dalle possibili cure. Proseguiro' con la dieta e i fermenti e cerchero' dalle mie parti un bravo omeopata in quanto, in base alla mia esperienza, la medicina tradizionale serve a ben poco e per un tempo veramente limitato mentre l'omeopatia mi ha curato definitivamente altre patologie non proprio trascurabili (tra le quali un ulcera duodenale) senza alcun effetto collaterale. Spero un giorno di poterle scrivere di aver risolto il problema una volta per tutte.
Grazie.



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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2022
Perfezionato in medicine non convenzionali
Glielo auguro di cuore!
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Attivo dal 2011 al 2013
Ex utente
Grazie mille !
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