Assunzione del biancospino
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Salve, sono una ragazza di 20 anni universitaria in scienze infermieristiche, da qualche mese ho avuto attacchi di panico per fortuna solo 4 , ma mi sono molto spaventata ed essendo un po ipocondriaca non l ho presa molto bene all inizio avevo davvero molta paura di morire, di svenire e non riuscivo piu a fare nulla , ho fatto visite cardiologica e esami del sangue per tranquillizzarmi ovviamente tutto ok, e ho deciso di mollare un po l università e stare con i miei genitori.. ho kiesto un consulto con la psicologa che mi ha tranquillizzata un po e mi sta seguendo facendo terapia settimanale... non mi ha dato farmaci antidepressivi , ritiene che debba prendere solo gocce di biancospino per rilassare i muscoli e diminuire la tachicardia che per fortuna non ho sento più ora. Mi sento un po meglio anche se a volte ho ancora giorni no .. ultimamente ho avuto anche problemi emorroidali sanguinanti e il mio medico di base mi ha prescritto arvenum 500 compresse... dato che ho letto che anke esso presenta flavonoidi posso assumerli insieme?? in attesa di risposta... ( qst mia preoccupazione per assunzione da farmaci penso mi sia venuta da qnt ho avuto una rash cutaneo assumento amoxicellina 4 anni fa , da allora non riesco a prendere farmaci che nn ho mai assunto con tranquillità)... ringrazio anticipatamente per la risposta...
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Gentile Signorina,
il biancospino è un rimedio utilizzato tradizionalmente come ansiolitico, in realtà le evidenze scientifiche lo collocano in modo più appropriato come blanda terapia per i disturbi cardiaci, come l'insufficienza cardiaca in fase iniziale. In particolare poi la formulazione in fase liquida non consente una adeguata titolazione di principi attivi, per cui lei di fatto non sa quanto di principi farmacologici sono contenuti nel preparato.
Mi rivolgerei ad un medico esperto in fitoterapia per un rimedio più mirato al suo caso in relazione all'ansia.
Va benissimo assumere l'arvenum come vasoprotettore.
il biancospino è un rimedio utilizzato tradizionalmente come ansiolitico, in realtà le evidenze scientifiche lo collocano in modo più appropriato come blanda terapia per i disturbi cardiaci, come l'insufficienza cardiaca in fase iniziale. In particolare poi la formulazione in fase liquida non consente una adeguata titolazione di principi attivi, per cui lei di fatto non sa quanto di principi farmacologici sono contenuti nel preparato.
Mi rivolgerei ad un medico esperto in fitoterapia per un rimedio più mirato al suo caso in relazione all'ansia.
Va benissimo assumere l'arvenum come vasoprotettore.
Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 23/05/2013.
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