Asportazione con laser co2 del papilloma in 3 differenti fasi

L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)

Buongiorno.

Mia figlia di 5 anni è affetta da Papilloma Virus laringeo che ha interessato (e spero di poter parlare al passato !!)le corde vocali.

Quello fatto fino ad ora è stato: asportazione con Laser CO2 del papilloma in 3 differenti fasi (prima una corda, successivamente l'altra) e relative infiltrazioni locali di antivirale con un approccio molto conservativo visto la giovanissima età e la futura crescita dell'organo.
Questa prima fase ha sen'altro avuto il pregio di far tornare la voce che era ormai in disfonia molto accentuata.

Nel frattempo però abbiamo deciso, partendo da Luglio 2007 un approccio anche omeopatico/omotossicologico per cercare di cambiare il terreno e combattendo così il virus non sui suoi effetti ma alla radice. Specifico che la bambina era già in una situazione di debolezza in quanto intollerante ai latticini (intolleranza quasi ormai debellata sempre attraverso omeopatia).

Io stesso sto curando con successo la mia forma autoimmune tiroidea ed il relativo ipotiroidismo con abbassamento del 50% degli anticorpi che infiammano la ghiandola.

Con riferimento al papilloma, ho letto su alcune risposte ad altri consulti che esistono in campo "medicine alternative" la possibilità di diagnosticare a che punto è la presenza del virus nel corpo e quindi tarando i successivi interventi.
Ad oggi presso il nostro omeopata vediamo testare la bambina con un macchinario (non ricordo il nome del test, forse Vega ?) che prevede la tenuta in una mano di un dipolo metallico e il test su mani e piedi attraverso un'altro dipolo e lo studio delle relative frequenze cercando così il medicinale omeopatico che più reagisce.

La mia domanda è: c'è dell'altro ? Si possono fare altri esami ?

Il medico che ha in cura la bambina ci conforta sempre sulla futura guarigione ma come si può immaginare, io e mia moglie siamo sempre molto preoccupati delle recidive che la medicina tradizionale, tutto sommato confortata dalle statistiche, da quasi per certe.

Grazie mille Luca.
[#1]
Prof. Gino Santini Perfezionato in medicine non convenzionali 6
Gentile Sig. Luca,

l'omeopatia non utilizza, a differenza dell'omotossicologia (con il Vega Test), altri mezzi diagnostici che non siano la storia clinica del paziente e una visita medica che, pur se molto approfondita, rimane assolutamente "convenzionale". Sono questi gli elementi che, classicamente, portano alla scelta del rimedio (o dei rimedi) più adatti per ogni paziente.

Chiarito questo aspetto, ne consegue che in campo omeopatico non abbiamo altri mezzi diagnostici per esaudire la Sua richiesta, ricorrendo per questo a quanto si utilizza anche in ambito convenzionale (titolazione anticorpale, valutazione stato immunitario, etc.). Più interessante potrebbe invece essere uno studio immunologico per valutare non solo eventuali effetti a distanza dell'infezione da HPV, poichè gli inneschi virali sono in grado, in pazienti predisposti, di slatentizzare diverse patologie croniche.

Alla base rimane però una strategia di fondo che cerchi di capire come mai il "terreno costituzionale" di Sua figlia risulta essere così ricettivo a questo tipo di infezione e correggere questo punto debole. Ma credo che questo sia un lavoro che già sta svolgendo con il collega.

Gino Santini
Omeopata

Dott. Gino Santini
Docente di Medicina Integrata, Università di Siena
Segretario Nazionale SIOMI
Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata

[#2]
Pneumologo, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2008
Pneumologo, Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile Sig. Luca,
le parassitosi interessano almeno metà della popolazione mondiale, si sa. Anche in occidente, e quindi in Italia, esse sono molto diffuse.

C. Bernard, poi, diceva che il terreno è tutto, il microbo nulla.

Ora, questo terreno (che corrisponde in gran parte a quello immunitario) può essere preda, di frequente, da parassiti (elminti, in particolare), i quali "contengono" al loro interno batteri e virus.

Se fosse così, bloccare, anche omeopaticamente, un virus, serve a poco, se non si elimina, come dire, "la fonte".

Nei bambini prevalgono ascaridi e ossiuri. Ora, più che utilizzare Thuya (buono, tra gli altri), sarebbe opportuno fare un buon parassitologico delle feci (su tre campioni, a giorni alterni (e magari utilizzare, chissà, oxiurus vermicularis).

A volte, però, questi vermetti (ove non sia una bella tenia) non compaiono alle "analisi", perchè si incistano e continuano poi, al momento "opportuno", con il "lancio in circolo" di uova. E c'è poi un bel da farsi, per eliminarli: cloruro di magnesio, vari omeopatici, dieta dissociata (con eliminazione di latte e latticini, farine 00, insaccati, etc), etc.

Riguardo alla piccola, sarebbe opportuno, come dicevo, un parassitologico ripetuto. Risultasse positivo, l'eliminazione pur difficile del parassita farebbe sicuramente "demordere" anche il papilloma (che sia una cisti parassitica!?), virus compreso.

Saluti.

[#3]
Dr. Marcello Stante Dermatologo, Medico estetico, Perfezionato in medicine non convenzionali, Chirurgo plastico 516 5
gentile utente,
ritengo opportuno nel caso che mi descrive muovere alcune considerazioni:
1- verificare con un emocromo completo (analisi del sangue)e con la storia clinica (frequenti infezioni e/o febbri??) lo stato immunitario della piccola.
2- prelevare un campione di mucosa infetta e tipizzare il papillomavirus (ne esistono moltissimi tipi a diverso rischio).
3- verificare altre sedi cutanee e mucose che non siano infette (es verruche volgari del volto, mani, mucose genitali).
4- verificare la presenza eventuale di infezioni mucocutanee da HPV nella famiglia.
5- in base ai riscontri sopraindicati operare le opportune strategie di immunostimolazione e/o terapia specifica.
spero di essere stato chiaro.
quanto alla natura omeo-, allopatica, omotossicologica della terapia rimarrebbe una sua decisione che dovrebbe prendere una volta che sia correttamente informato e considerati prognosi e rischi possibili.
cari saluti

Dr Marcello Stante
STUDIO MEDICO DERMOESTETICO
V. Berardi 18 - Taranto
dottstante@tele2.it
www.reteimprese.it/9291
tel 339-3567228

[#4]
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie a tutti per le esaudienti risposte.

Il papilloma è stato tipizzato e per fortuna non appartiene ai ceppi considerati ad alto rischio.

Mia moglie ha fatto tutti gli esami per controllare se all'utero ci fosse qualche cosa ma tutto negativo anche se non si può mai cosa ci fosse al momento del parto naturale nonostante gli assidui controlli (Pap-Test, ecc).

Da quello che ci hanno detto,quello del parto era sicuramente in passato la causa principale del passaggio del virus al bambino ma ad oggi può bastare qualsiasi cosa non sterile con la quale la bambina sia venuta a contatto.

Faremo sicuramente l'esame parassitologico.

Grazie ancora
[#5]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La bambina ha avuto una infezione molto particolare da parte del Papilloma virus, che dimostra una lieve immunodeficienza del sistema immunitario, creata da infezione di agenti patogeni che non solo hanno prodotto questa carenza di risposta, ma hanno facilitato l’ingresso, la permanenza e l’infezione del papilloma virus, che può essere entrato in ogni momento.
La asportazione della escrescenza sulla corda vocale, non ha certamente eliminato il virus dall’organismo, ma solamente in quel punto particolare, per cui, si può verificare una recidiva se il virus non viene completamente eliminato e di questo occorre esserne perfettamente sicuro.
La possibilità di poter verificare in ogni momento la situazione dlla presenza nell’organismo di agenti patogeni, seguirne la loro graduale eliminazione ed acceratre la loro radicazione, veriifcare le alterazioni provocate, seguire in tempo reale il ragionamento clinico diagnostico, approntare la terapia e verificare la sua efficacia, è offerta da quel macchinario che il suo omeopata utilizza, ed il principio è quello della Elettroagopuntura secondo Voll, da cui deriva anche il VEGA; questa metodica utilizza i punti di agopuntura che Voll ha messo in relazione con i vari organi ed appaprati, per cui è possibile stabilire esattamente, lo stato di questo organo o parte di questo, se è infiammato, normale, degenerato, non solo anche “la possibilità di diagnosticare a che punto è la presenza del virus nel corpo e quindi tarando i successivi interventi.” accertare la sua reale radicazione. E’ possibile anche attuare la prevenzione, avendo la possibilità di verificare la presenza di agenti patogeni prima che manifestino la loro presenza con la sintomatologia, come ad esempio, nel caso di sua figlia, appena entrato il virus, non si è certamente localizzato sulla corda vocale, solo successivamente, con l’abbassamento della voce si è manifestato, quindi intercetato precocemente, eliminato subito, non si sarebbero manifestati i problemi successivi; inoltre la metodica offre la possibilità di verifcare la presenza dell’agente patogeno che ha provocato la immunodeficienza, ha permesso l’ingresso del papilloma, approntare la terapia per la loro eliminazione. Conduce in tempo reale il ragionamento clinico diagnostico facilitando il medico nella ricerca delle cause portandolo verso la valutazione clinica ed approntare una strategia da seguire, sia convenzionale che omeopatica e omotossicologica.
La metodica EAV ha la possibilità di ampliare le idee, il modo di vedere, le facoltà del medico che la applica, guidandolo nella sua ricerca della analisi della persona che presenta la patologia, ma anche i sintomi vaghi ed aspecifici, potendo applicare in ogni momento le più recenti scoperte della ricerca scientifica. Così anche gli esami ematochimici successivi saranno diretti effettivamente alle problematiche della persona esaminata, per affinare la ricerca della problematica.
La preoccupazione delle recidive non esiste, poiché il suo medico omeopata applica una metodica valida di riscontro, con la possibilità di utilizzare farmaci omeopatici e omotossicologici che sicuramente conducono alla rimozione del virus e di chi lo accompagna, priva di effetti collaterali.
[#6]
Pneumologo, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2008 al 2008
Pneumologo, Perfezionato in medicine non convenzionali
Sono d'accordo col collega Santini, a proposito della necessità di una buona anamnesi omeopatica.

Sono d'accordo col collega Moschini, relativamente alla utilità della metodica EAV, soprattutto quando si indaga sul meridiano dell'endocrino e si testano metalli pesanti.

Trovo altresì utili le indagini diagnostiche forniteci nei nostri corsi universitari, quali un emocromo, un quadro, un coproparassitologico arricchito.

Non demonizzo peraltro piccole unità proteiche, quali i virus, coi quali conviviamo in abbondanza senza problemi, a meno che non si guasti il terreno.

Questo non è solo quello prevalentemente individuato in omeopatia e che in buona parte assomiglia alle costituzioni di Pende (carbonico, fosforico e fluorico), ma anche quello che ci costruiamo con gli alimenti e/o la esposizione ad altri stressori.

Se il mesenchima viene invaso da acidi e si va in miogelosi, è la fine, cioè il continuo spostamento a destra nella tavola delle omotossicosi di Recheweg.

Se poi si aggiunge l'incameramento (più frequente di quanto si possa immaginare) di una parassitosi da protozoi o elminti, e nel tempo essa non viene individuata, le ultime due fasi sono alla portata: sono proprio quelle in cui, vedendo i piccoli materiali genetici di cui sopra, si grida al lupo, al lupo.

Noi, però, non dobbiamo lasciarci intimidire e pensare al sodo, cioè a ripulire il mesenchima e a pensare a quan'altro possa essere complementare al quadro patologico.

Perciò, reinvito il nostro paziente a seguire con scrupolo i nostri consigli.

[#7]
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Buongiorno

Un breve aggiornamento che può essere utile anche per altri utenti.

Abbiamo fatto recentemente un'altro controllo alla bambina e anche questa volta il papilloma non si è ripresentato.

Siamo così a 7 mesi dall'ultima asportazione laser e tutto sembra andare bene.
Continua ovviamente la cura omotossicologica con controlli ripetuti durante l'anno e l'assunzione di integratori di frutta/verdura e broccoli (crucifere) con lo scopo di rendere la bambina sempre più forte a livello immunitario e lontana per quanto possibile da malattie/virus.
Abbiamo anche concordato con l'ASL di riferimento, di postporre il richiamo della vaccinazine contro la difterite (si andrà ai 7 anni con dose adulti più bassa) nell'ottica di "giocare" il meno possibile con il sistema immunitario.

Spero di tornare a Voi con ulteriori buone notizie.

Grazie.Luca
[#8]
Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
La ringrazio dell'aggiornamento, che costituisce una informazione preziosa, di integrazione fra la terapia con il Laser, e quella omeopatica ed omotossicologica.

Importante per noi medici, conoscere la evoluzione della problematica che ha costituito argomento della domanda, auspigabile che questa delicatezza, venga utilizzata da tutti.

[#9]
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Buongiorno.

Nuovo aggiornamento sulla problematica.

Effettuato ieri controllo alla bambina e ancora tutto bene.

Ad Aprile la visita omotossicologica aveva dato esito completamente positivo, senza bisogno di ulteriore cure.

Settimana prossima nuova visita.

Avanti così.......

Saluti.Luca
[#10]
Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79
Caro Luca,
siamo ben lieti che le cure stiano procedendo con successo.
Cordiali saluti.

Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com

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