Ipp e dupuytren
L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)
Naturalmente ho seguito le piu svariate terapie per la IPP che l'urologia "moderna" suggerisce sia fisiche (laser , iono, onde d'urto) farmacologiche (infiltrazion con calcioantagonisti e antinfiammatori,carinitina, vit.E Potaba)...senza alcun risultato aprezzabile... ma con una lenta evoluzione continua della patologia.
Da questo il mio interesse verso treapie alternative nella convinzione che la cosa vada trattata da un punto di vista olistico.
Nei fatti poi quando ho interpellato direttamente dei medici omeopati per visite e consulenze ho notato ingnoranza riguardo ad un approccio terapeuto per questo tipo di disturbi al punto che alcuni dei medici interpellati non erano nemmeno a conoscienza dell'esistenza di tali patologie.........
Un medico omeopata unicista mi prescrisse una sostanza che doveva a suo dire essere sufficente a risolvere tutti i miei malanni Natrum muriaticum a 30 ch in goccie dopo tre mesi durante l'utilizzo di questa sostanza oltre alla IPP si è sviluppata pure la fibrosi al palmo della mano Dupuytren patologia che si riscontra spesso in concomitaza alla IPP quasi come espressione di un unico squilibrio...evidentemente la sostanza proposta non è servita a molto.
Navigando in rete alla ricerca di un qualche approccio diverso ho trovato le piu svariate proposte terapeutiche in omotossicologia e omeopatia quasi come se ogni trarapuetua cerchi di mettere del suo e chi piu ne ha piu ne metta ...quindi gran confusione anche in questo ambito riporto alcune di Vs. colleghi:
1)dal punto di visto immunobioterapico , ho avuto risultati molto interessanti trattando questa patologia come autoimmune ( infiammazione cronica, sclerose)
citomix guna , 2 granuli mat e sera
omeogaz guna , 2 granuli mat e sera
tnf 4ch guna , 10 gocce mattina e sera
interleukin 12 guna 4ch , 10 gocce mattina e sera
#la terapia e al meno di tre mesi , il dolore localizato e generalmente il primo sintomo che sperisco rapidamente.
2)Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie è la malattia del pene di causa non nota caratterizzata da una fibrosi circoscritta della tunica albuginea, la guaina scarsamente vascolarizzata che riveste i corpi cavernosi del pene.
Un protocollo omotossicologico da applicare è il seguente:
Lymphomiosot-psorinoheel-galium gocce
15 gtt. insieme 4 al di prima dei pasti sublinguale
Damiana compositum-solanum compositum-fucus compositum-vis heel fiale
insiemem intramuscolo 2 volte a settimana
Terapia da effettuare x 1 mese poi rivedere
3)DA UNA PUBBLICAZIONE PARZIALE IN RETE DI UN TESTO IN LINGUA SPAGNOLA che riporta varie terapie omeopatiche, nelle pagine riportate si prevedere quanto segue per la IPP:
PRIMA PARTE
THUYA OCCIDENTALIS 7CH 5 gr. ogni 15 giorni
SEPIA 5 CH , THIOSINAMINUM 5 CH : 2 gr. al giorno alternando i rimedi ogni giorno
BADIAGA 4CH, HYDROCOTYLE ASIATICA 4 CH, BARBERIS 4 CH : 2gr. di ogni rimedio una volta al giorno.
VIT. E 200 gr due volte al giorno
SERCONDA PARTE
L'ultima parte del trattamento non mi è chiara non mi risulta che esistano omeopatici di questo tipo :
cuerpos cavernosos 7ch cuerpos esponjiosos 7ch un supositorio cada 2 dieasal acostarse y alternando los remedios. Ultrasonidos. El tratamiento
es largo.
Vorrei un Vs. gentiel parere in merito a queste scelte o indicazioni diverse magari sulla base di esperienze dirette volte al trattamento di queste patologie ringrazio anticipatamente di una eventuale risposta e rinnovo i miei complimenti per il servizio offerto.
i pareri sulle terapie specifiche non fanno parte delle cose che si possono fare in questa sede.
l'unica cosa che posso dirle è che la IPP è una malattia che si inserisce in un contesto spesso più ampio di patologia costituendo un tassello di un quadro abbastanza complicato e passibile di molti approcci diversi compreso quello omeopatico.
in sostanza esiste un " errore" nel meccanismo di riparazione dei tessuti con varie manifestazioni tra cui la retrazione della aponeurosi palmare.
quello che posso dirle è che in 20 e passa anni di professione non ho mai visto due casi uguali e non ho mai visto due risposte identiche alla terapia che , come avrà avuto modo di comprendere, ha risultati che vanno dall'esaltante al profondamente deludente.
diffiderei quindi delle affermazioni categoriche e mi affiderei alla collaborazione tra un ottimo internista ed un uroandrologo.
quest'ultimo, mal che vada, potrà fornirle soluzioni che le consentano una vita sessuale soddisfacente.
cordialmente
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
Posso dirle inoltre anche se non abbiamo avuto modo di conscerci personalmente che che sono a conoscienza della sua compentenza a livello internazionale rispetto all'IPP e che ho seguito il suo protocollo terapeutico attrraverso un suo stimatissimo collega (credo abbia capito a chi mi riferisco) che colgo l'occasione di salutare con simpatia....
Posso anche confermare che a suo tempo qualche beneficio c'è stato a seguito di quel trattamento ( infiltrazioni+dromos)cosa che non avevo mai riscontrato attrraverso tratt precedentemente effettuati.... a distanza di poco piu un anno però ce' una ricaduta non credo che quel trattamento sia riproponile nel tempo (almeno cosi mi era sembrato di capire me lo conferma?)...da qui la mia richiesta in questa sede rispetto ad un approccio di tipo omeopatico.
Nel mio messaggio iniziale ho omesso di dire che durante l'ultilizzo di un prodotto omeopatico SILICEA ALLA 5 CH che a suo tempo usai nel tentativo di prosciugare un ascesso dentale (poi trattato dal dentista) notai un evidente ammorbidimento e riduzione del nodulo fibroso DUPUYTREN e delle placche IPP..
A qualcuno di Voi risulta che possa esserci una correlazione
e che questa sostanza per la sua attività nell'organismo possa effettivamente essere adatta al trattamento di queste problematiche?
dr Paolo Michele Giorgi
spec. in andrologia ,endocrinologia, sessuologia clinica
Master in Andrologia
info: www.dottpaolomichelegiorgi.it
il protocollo è tranquillamente ripetibile, non sono noti effetti collaterali o problemi di accumulo dei farmaci in questione.
purtroppo non sono in grado di rispondere alle domande sull'approccio omeopatico ma ho modo di informarmi e spero di farle sapere qualcosa presto , in positivo o negativo che sia.
cordialmente
valutati gli elementi salienti della sua storia clinica e nello specifico le due patologie per cui chiede aiuto e considerati gli scarsi risultati ottenuti ad oggi con la terapia proposta da illustri colleghi andrologi mi sento di sostenerla nella ricerca di una soluzione in ambito non convenzionale.
Mi dispiace che ad oggi l'incontro con omeopati sia stato per lei deludente ma come le hanno illustrato sopra i colleghi il decorso della sua patologia segue una evoluzione molto variabile e come ha potuto constatare le indicazioni terapeutiche per i suoi disturbi sono numerose: gli schemi farmacologici suggeriti che ha trovato nel web sono tutti molto interessanti e presentano un razionale che prende spunto da differenti approcci possibili al trattamento per ipp e m. di Dupuytren (terapia antinfiammatoria, approccio costituzionale, organoterapico, trattamento della matrice connettivale - i medicinali menzionati nel trattamento 'spagnolo' esistono, si chiamano organoterapici, nello specifico corpo cavernoso e corpo spongioso-).
La Silice in formulazione omeopatica (Silicea 5ch) tra le numerose azioni terapeutiche esplica attività regolatoria sui tessuti connettivi e questo giustifica il miglioramento che lei ha notato per le sue patologie durante l'assunzione della stessa ed evidentemente può essere presa in considerazione.
Disponibile per ogni ulteriore chiarimento la saluto cordialmente.
Riccardo Ferrero Leone
Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com
"da almeno 20 anni soffro di distrubi infiammatori articolari..distrubi dell'ATM dolori cervicali tendiniti, periartrite scapolo omerale con calcificazione"
Tutte queste patologie sono riconducibili ad una reazione autoimmune contro i costituenti delle articolazioni, in cui il sistema immunitario, per un errore chiamato mimetismo molecolare, ha prodotto anticorpi diretti contro le articolazioni, soprattutto il connettivo, come la membrana palmare e il connettivo del pene.
Lo studio di questa progressione fisiopatologica, conduce alle cause che la hanno prodotta, quindi prima la diagnosi, poi la terapia. La scelta del farmaco meopatico deve tenere conto anche di questo, dei sintomi della malattia, quelli presentati dalla persona, particolari e peculiari; Silicea presenta infiammazione attorno a qualsiasi deposito fibroso, le cicatrici si induriscono, diventano fibrose e si induriscono, quindi una similitudine con le patologie articolari, dupuytren e induratio penis, per questo, ne ha trovato giovamento.
Nell'attesa di accertare le cause che avrebbero innescato questo anomalo meccaniscmo (sitle di vita , abitudini alimentari o quant'altr....)attraverso metodiche diverse da quelle convenzionali che fino ad oggi non sono riuscite ad individuarle, chiedo gentlimente il vs. parere in merito all'ultilizzo fin d'ora da parte mia di SILICEA per verificarne l'efficacia a lungo termine.
Quale diluizione nella fattispecie ritente piu adatta al caso, quale dosaggio giornaliero, e per quanto tempo potrei utilizzarla senza che vi possano essere eventuali controindicazioni? quali altri eventuali sostanze potrei tentare di integrare a questo approccio?.
Aggiungo per completare il mio quadro patologico(da qualche anno prima del manifestarsi di IPP e dupuytren) la presenza di problemi intestinali individuati come,colon irritabile, che ricordo sorti a seguito di un periodo di assunzione di antibiotici per intramuscolo a causa di una forte cistite, piu di recente un Vs. collega a seguito di un test sulle intolleranze alimentari ha riscontrato una forte intolleranza al caffe (che però continuo ad assumere in quantità).
Pur comprendendo la non semplice risposta tenuto conto che manca un esame obiettivo da parte vs. sulla mia persona confido un un vs. suggerimento a distanza sulla base degli elementi sopra esposti assumendomene ovviamente qualsivoglia responsabilità.
la ringrazio per l'eventuale 'assunzione di responsabilità' ma per il medico in questo contesto è deontologicamente scorretto e tecnicamente impossibile indicare qualsivoglia schema terapeutico: la metodologia clinica impone momenti imprescindibili di visita del paziente, diagnosi e poi terapia, sempre e comunque.
Questo non esclude la conferma da parte mia che il suo approccio terapeutico ai disturbi che riferisce possa risultare molto valido.
Si rivolga con fiducia ad un collega esperto nella sua zona che potrà seguirla con soddisfazione.
Cordialmente.
Volendo pertanto perseguire questa strada, anche in mancanza di indicazioni specifiche .... riformulo la mia richiesta a Voi esperti di sostanze omeopatiche in primo luogo per capire se l'assunzione a lungo termine possa procurare controindicazioni.
"Quale diluizione nella fattispecie di SILICEA ritenete pi adatta al caso, quale dosaggio giornaliero, e per quanto tempo potrei utilizzarla senza eventuali controindicazioni? Quali altri eventuali sostanze potrei tentare di integrare a quest’approccio?".
Ringrazio fin d'ora chi vorrà consigliarmi in tal senso.
Gentilissimo quando dice che il protocollo terapeutico è ripetibile si riferisce anche alle infiltrazioni? o solo all'assunzione dei farmaci (carnitina + tamoxifene quest'ultimo confesso di aver rifiutato di assumerlo durante la terapia ...per i gravi possibili effetti collaterali indicati)...
Un ultima domanda ...nello specifico è sostituibile il DROMOS (proponilcarnitia) con L-CARNITINA? ..lo chiedo per motivi di costo visto che l'uso va prolungato a lungo nel tempo.
La terapia tra l'altro la conosco molto bene avendola praticata come le dicvo e non credo sia segreta essendo pubblicata .
Infiltrazioni in placca o peripalcca con 10ml di verapamil + 20 cc di acqua per solzioni inettabile....ogni 15 giorni. piu proponil-carinita ...
La domanda sulla ripetibilità era rivolta piu che altro alle infiltrazioni per capire se sia il caso di effetturane un altra serie...ed eventualmente se l'uso della L-CARNITINA possa avere allo scopo prefissato gli stessi effetti della Proponil carnitina.
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