Info fitoterapici

L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)

Gentili Dottori!

Ho un problema d'ansia che sto curando, tra l'altro con sufficienti risultati, con l'Omeopatia integrata alla Fitoterapia e sto in cura da un medico Omeopata esperto anche in fitoterapia.
Purtroppo ci sono arrivato dopo diversi mesi di riflessioni e affidantomi soltanto ad autocure naturali(fitoerapici, fiori di bach, ecc.)Ma voi m'insegnate che in queste cose è meglio avere sempre la guida di una persona esperta, cioè un Medico.
La mia domanda è questa:

Ogni volta che parlo con un mio amico farmacista mi fa venire sempre dei forti dubbi e paure perchè lui sostiene che i fitoterapici non sono regolamentati come i normali farmaci e non si conosce la tossicità di questi ultimi.
E mi dice sempre che la Melissa Officinalis porta problemi alla tiroide e siccome io la sto usando da diversi mesi mi sto preoccupando.
Ho parlato con il mio medico e lui mi ha rassicurato dicendomi che non c'è pericolo perchè le quantità per poter permettere ad un fitoterapico di essere tossico sono altissime e quindi non rapportabili alle quantità che si usano nelle cure.
Ma siccome io sono diventate con gli anni molto dubbioso, purtroppo "aimè" soprattutto della classe medica avendo avuto brutte esperienze in passato volevo anche un consigli da altri medici esperti nel settore.
Cosa ne pensate voi?

Attendo una vostra risposta.

Grazie
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Gentile signore,
il medico che prende in carico un paziente lo fa "in scienza e coscienza" (secondo il Codice Deontologico).
Ciò significa che il lavoro di un medico prevede la conoscenza della persona, della malattia e delle terapie da applicare (scienza) e prevede anche l'assunzione di responsabilità (coscienza) del proprio operato.

Una differenza sostanziale che si pone tra l'operato del medico e quella di altri operatori nell'ambito della sanità è proprio nella responsabilità individuale assunta nei confronti del paziente. Dunque, per quanto possa essere apprezzabile il consiglio del farmacista, la prescrizione terapeutica è compito del medico.

Mi duole che lei abbia avuto in passato - come riferisce - delle "brutte esperienze", ma ciò non dovrebbe generare diffidenza nei confronti di una intera categoria.
E' necessario che ci sia tra medico e paziente un clima di mutua fiducia. Ma qualora questa, per una ragione qualsiasi, venisse meno, è necessario che il paziente si rivolga ad un altro medico, non ad un altro tipo di professionista.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Grazie Dr.Scuotto per la esauriente risposta!!!

Eè tutto giusto quelloc he lei dice.
Ma io volevo solo una conferma di un altro medico in base a quello che ho detto, un pò anche perchè sono dubbioso di natura.
E volevo sapere se quello che mi aveva detto il mio medico era giusto e condiviso.

Attendo risposta.

Grazie
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.2k 215
Gentile signore,
condivido quanto affermato dal suo medico: la concentrazione di principi attivi in un fitoterapico alle dosi consigliate non è tossica.
E' necessario prestare attenzione con l'uso di fitoterapici in associazione tra loro o con altri farmaci perché si possono realizzare interferenze farmacologiche con effetti collaterali. Questo è il motivo principale per cui il medico che segue il paziente e che prescrive un fitoterapico deve essere sempre informato dal paziente sulla sua eventuale assunzione di altri farmaci.
Cordiali saluti.
[#4]
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
grazie Dr. Scuotto per la sua chiarezza e disponibilità.

cordiali saluti
[#5]
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Gentile Dottore mi scusi per il disturbo ma le volevo chiedere un altra cosa.
Ma si assume l'iperico è da avitare l'esposizione al sole(Lampade, solarium) solo in altre dosi oppure sempre?
E se sì dopo quanti giorni dalla sospensione si potrebbe prendere il sole?

Grazie