Terapie antinfluenzali
L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)
salve, volevo sapere se i prodotti omeopatici anti-influenzali e per stimolare le difese immunitarie, come l'omeogriph o l'oscillococcinum che ho preso e sto prendendo, servono veramente alle finalità, in quanto, di fatto, continuo ad ammalarmi. soprattutto bronchiti che durano a lungo e per le quali il medico ricorre sempre ad antibiotici. l'ultima volta, un mese e mezzo fa, mi prescrisse le iniezioni di rocefin, 5 giorni, da allora la tosse mi è passata, ma sono sempre stata debole, per non parlare di un mal di schiena insorto pochi giorno dopi e che da oltre un mese mi accompagna. da due giorni è ricomparsa di nuovo la tosse. credevo di essermi messa al riparo anche con le terapie omeopatiche, ma temo proprio di no. che consiglio potete darmi? grazie
[#1]
Innanzitutto se si soffre di frequenti bronchiti potrebbe rendersi indispensabile l'uso dell'antibiotico, ed è comunque buona norma farsi visitare dal curante.
I prodotti omeopatici citati sono di grande aiuto nella prevenzione e nella cura dei sintomi influenzali. Può accadere che non siano efficaci per diversi motivi. I principali sono errori nell'assunzione da parte del paziente, o più frequentemente mancanza di reattività individuale (ossia il nostro corpo arriva a livelli tali di intossicazione che non ha la forza per "obbedire" a ciò che il rimedio omoepatico gli sta "suggerendo" di fare). In quest'ultimo caso spesso un drenaggio omotossicologico può essere indispensabile per rinforzare le difese immunitarie e per restituire la capacità di "rispondere bene" al prodotto omeopatico.
I prodotti omeopatici citati sono di grande aiuto nella prevenzione e nella cura dei sintomi influenzali. Può accadere che non siano efficaci per diversi motivi. I principali sono errori nell'assunzione da parte del paziente, o più frequentemente mancanza di reattività individuale (ossia il nostro corpo arriva a livelli tali di intossicazione che non ha la forza per "obbedire" a ciò che il rimedio omoepatico gli sta "suggerendo" di fare). In quest'ultimo caso spesso un drenaggio omotossicologico può essere indispensabile per rinforzare le difese immunitarie e per restituire la capacità di "rispondere bene" al prodotto omeopatico.
[#3]
Il drenaggio omotossicologico consiste nell'assunzione per lo più orale, talora iniettiva, di rimedi omotossicologici al fine di favorire l'eliminazione del carico tossico attraverso gli organi emuntori come ad esempio il rene o l'apparato digerente, la cute, il polmone, a seconda dei casi. Il tutto per circa due mesi, talora un po' più a lungo. Questo permette di "ripulire" l'organismo rendendolo anche più forte e resistente alle infezioni. E' sempre utile, ma particolarmente indicata in prevenzione o per favorire la risposta del paziente ad una successiva terapia omeopatica, omotossicologica o classica.
Qui in Emilia non viene fatta in strutture pubbliche.
Qui in Emilia non viene fatta in strutture pubbliche.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 29/12/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.