Cura omeopatica : il bivio !
L'area di Medicina non Convenzionale è riservata ai soli perfezionati in tali discipline, quindi non sarà possibile ricevere risposte da altri specialisti. Teoria e pratica delle discipline di Medicina non Convenzionale ad oggi non sono ancora sostenute da sufficiente sperimentazione scientifica e sono disciplinate dal codice di deontologia medica (art. 15)
Egregi Specialisti
è da Maggio che provo l'omeopatia come alternativa medica alle mie patologie (ben elencate nella mia storia clinica )modificando due volte il rimedio : avevo cominciato con THUJA ma poi l'unicista ha deciso di cambiare approccio.
Ci sono stati piccoli miglioramenti , ma mai tanto significativi da abbandonare definitivamente le terapie con la medicina convenzionale.
Succede che dopo il primo periodo con la più bassa concentrazione , nel cominciare il secondo con la concentrazione più alta , i sintomi invece di migliorare ,tornano a peggiorare .
Così è successo anche con il secondo rimedio , il Lycopodium : dopo un mese alla concentrazione MK , tutto sembrava andare per il meglio , quasi da far abbandonare i farmaci tradizionali . Con l'inizio della concentrazione XMK invece ecco di nuovo il passo indietro , tale da riprendere di nuovo l'assunzione delle classiche medicine .
Ho fatto presente all'ultima visita questo mio problema al medico unicista il quale ha confermato che il Lycopodium è senza dubbio la giusta soluzione e che bisogna fare dei tentativi di nuovo con la soluzione MK ,e se i sintomi rimigliorano passare direttamente alla soluzione LMK .
Io una certa idea me la son fatta (errata o no aiutatemi a capirlo perfavore ) : credo che ogni primo periodo sembri confortante perchè ancora attivi i principi dei farmaci convenzionali , quando poi passo al secondo periodo , che coincide col cambio di concentrazione omeopatica, ecco ricomparire i sintomi . Se così fosse , è sbagliata la terapia omeopatica o bisogna , a prescindere, andare avanti con diluizioni maggiori???
Sono confuso !!
In attesa di una Vostra risposta , porgo gli auguri più sentiti per un sereno prossimo Anno Nuovo.
è da Maggio che provo l'omeopatia come alternativa medica alle mie patologie (ben elencate nella mia storia clinica )modificando due volte il rimedio : avevo cominciato con THUJA ma poi l'unicista ha deciso di cambiare approccio.
Ci sono stati piccoli miglioramenti , ma mai tanto significativi da abbandonare definitivamente le terapie con la medicina convenzionale.
Succede che dopo il primo periodo con la più bassa concentrazione , nel cominciare il secondo con la concentrazione più alta , i sintomi invece di migliorare ,tornano a peggiorare .
Così è successo anche con il secondo rimedio , il Lycopodium : dopo un mese alla concentrazione MK , tutto sembrava andare per il meglio , quasi da far abbandonare i farmaci tradizionali . Con l'inizio della concentrazione XMK invece ecco di nuovo il passo indietro , tale da riprendere di nuovo l'assunzione delle classiche medicine .
Ho fatto presente all'ultima visita questo mio problema al medico unicista il quale ha confermato che il Lycopodium è senza dubbio la giusta soluzione e che bisogna fare dei tentativi di nuovo con la soluzione MK ,e se i sintomi rimigliorano passare direttamente alla soluzione LMK .
Io una certa idea me la son fatta (errata o no aiutatemi a capirlo perfavore ) : credo che ogni primo periodo sembri confortante perchè ancora attivi i principi dei farmaci convenzionali , quando poi passo al secondo periodo , che coincide col cambio di concentrazione omeopatica, ecco ricomparire i sintomi . Se così fosse , è sbagliata la terapia omeopatica o bisogna , a prescindere, andare avanti con diluizioni maggiori???
Sono confuso !!
In attesa di una Vostra risposta , porgo gli auguri più sentiti per un sereno prossimo Anno Nuovo.
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Perfezionato in medicine non convenzionali
Gentile utente,
la scelta delle diluizioni (come del rimedio) dev'essere individualizzata sul paziente e non c'è una regola standard che vada bene per tutti. Vi sono persone che reagiscono meglio alle diluizioni più basse, altre a quelle più alte. E' prassi comune che, se non si "centra" la potenza giusta del rimedio, anche se il rimedio è giusto i miglioramenti non saranno soddisfacenti. Se si centra invece sia il rimedio che la potenza allora i miglioramenti saranno rapidi, duraturi ed eccezionali, a prescindere dalla terapia farmacologica che si sta seguendo. Credo quindi che una volta individuata la potenza giusta per lei si dovrebbe mantenerla finchè agisce, senza modificarla.
Cordiali saluti
la scelta delle diluizioni (come del rimedio) dev'essere individualizzata sul paziente e non c'è una regola standard che vada bene per tutti. Vi sono persone che reagiscono meglio alle diluizioni più basse, altre a quelle più alte. E' prassi comune che, se non si "centra" la potenza giusta del rimedio, anche se il rimedio è giusto i miglioramenti non saranno soddisfacenti. Se si centra invece sia il rimedio che la potenza allora i miglioramenti saranno rapidi, duraturi ed eccezionali, a prescindere dalla terapia farmacologica che si sta seguendo. Credo quindi che una volta individuata la potenza giusta per lei si dovrebbe mantenerla finchè agisce, senza modificarla.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 28/12/2009.
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