Cambiamento cura inalatoria
Gent. specialisti, da 3 anni effettuo un ciclo di 12 aerosol+getto di vapore con acque contenenti radon. Ne ho beneficato notevolmente: da due inverni non ho più sofferto di alcun raffreddore virale, malanno a cui ero predisposta in forma pesante da sempre (preciso che soffro anche di allergia alle graminacee e assumo un vaccino per via orale per 3+3 mesi l'anno). Vorrei sapere cosa comporta l'eventuale cambio di tipo di acque (es.ricorrendo a quelle sulfuree o salsobromoiodiche), in quanto forse non potrò più recarmi presso la solita località termale. Per quanti anni è consigliabile ripetere le cure? E che effetti può sortire un'interruzione nelle cure di uno o più anni? Ringrazio anticipatamente. Saluti cordiali.
[#1]
Gentile Signora,
rispondo ai Suoi quesiti da specialista.
Le cure vanno ripetute per tre anni consecutivi per ottenere un beneficio duraturo nel tempo.
Un'interruzione delle cure per uno o più anni non significa dunque una perdita del risultato.
L'eventuale cambio del tipo di acque non comporta una perdita del beneficio. Semplicemente in base al tipo di problematica è meglio scegliere le acque più idonee al fine di non causare un peggioramento e non un miglioramento. Tutte le cure termali sono terapie di stimolo alla reattività dell'organismo per cui per esempio non vanno eseguite in fase acuta o in caso di insufficienza renale o cardiaca. Questo lo può valutare il medico specialista in Medicina termale durante una visita specialistica o il medico curante se adeguatamente informato.
Cordiali saluti
rispondo ai Suoi quesiti da specialista.
Le cure vanno ripetute per tre anni consecutivi per ottenere un beneficio duraturo nel tempo.
Un'interruzione delle cure per uno o più anni non significa dunque una perdita del risultato.
L'eventuale cambio del tipo di acque non comporta una perdita del beneficio. Semplicemente in base al tipo di problematica è meglio scegliere le acque più idonee al fine di non causare un peggioramento e non un miglioramento. Tutte le cure termali sono terapie di stimolo alla reattività dell'organismo per cui per esempio non vanno eseguite in fase acuta o in caso di insufficienza renale o cardiaca. Questo lo può valutare il medico specialista in Medicina termale durante una visita specialistica o il medico curante se adeguatamente informato.
Cordiali saluti
Dott. Margherita Andreina Magazzini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 02/04/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.