Sacroileite terapia farmacologica

Buongiorno, dai primi di aprile mi è comparso un dolore nella zona sacrale dapprima fastidioso, ma poi invalidante a causa del suo irradiamento nella gamba destra. Il dolore si presenta nalla zona ileo-sacrale.
Siccome anni fa sono stata operata di ernia del disco ho pensato in prima battuta che fosse una dolore connesso a questa situazione (piccola ernia L5-S1) e mi sono rivolta ad un neurochirurgo che, dopo la visita mi ha detto che il mio dolore non era connesso alla colonna, ma che era piuttosto una sacriileite. Ho fatto un ciclo di cure abbastanza forti a base di Bentelan 4mg + Dobetin fiale 2 volte al giorno per i primi 2 giorni e poi una volta al giorno per altri 2 giorni, uniti alle compresse di Surgamil ma il dolore è aumentato notevolmente. A questo punto mi sono rivolta ad un ortopedico che mi ha fatto fare: RX bacino, ECM addome ed esami ematici. Dai raggi è risultato che ho un assottigliamento della cartillagine ileo sacrale-destra segno di un principio di artrosi. Le altre analisi invece sono normali e quindi la diagnosi è stata di infiammazione ileosacrale.
Ho cercato nel vostro forum argomenti riguardo la cura farmacologica da seguire in questi casi ed ho visto che suggerite una cura a base di farmaci FANS, ma nella cura che l'ortopedico mi ha prescritto non ho trovato tracce di tali farmaci. Attualmente la cura comprende: Efferalgan 1000mg 3 volte al dì, Tricortin intramuscolo 1 volta al giorno e Lyrica pastiglie 2 volte al giorno. Nonostante quasi 40 giorni di riposo prossochè totale (mi alzo dal letto solo per andare in bagno) non vedo miglioramenti e quindi volevo chiedere ai medici di questo sito un cosiglio riguardo una terapia farmacologica un pò più efficace.
Delle 3 cose che prendo l'efferalgan è considerabile un FANS ma secondo me ha un effetto troppo blando, mentre per esempio il Dolgosin che ho fatto nella fase iniziale della cura (prescritto dal mio medico curante) ha avuto effetti benefici maggiori.
Per quanto riguarda le attività fisiche l'ortopedico mi ha detto che posso muovermi liberamente, ma evitando lavori pesanti o attività troppo intense, ma io ho paura di accentuare il dolore e magari peggiorare la situazione.
E' giusto restare a riposo assoluto oppure è meglio fare un pò di moto?
Grazie mille in anticipo per la Vostra risposta.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Come sa dalle linee guida del sito non è possibile (anzi è vietato, sia dalla legge italiana sia dal Codice deontologico) prescrivere o anche solo suggerire terapie senza avere visitato il paziente.
La cosa che posso suggerire è invece di approfondire gli accertamenti per chiarire meglio la diagnosi, sia con esami di laboratorio sia con esami strumentali, per poter affrontare la patologia in modo efficace.
Le consiglio di rivolgersi a un Centro di Reumatologia (ad esempio al San Martino oppure al Bruzzone) per una visita specialistica Reumatologica. Porti con sè tutta la documentazione di cui è in possesso, in modo che lo specialista possa vedere quanto è già stato fatto e decidere se occorra integrare con altri accertamenti.
Per quanto riguarda il riposo e il movimento, nell'attesa della visita si regoli in base a come sta: in alcune patologie il paziente migliora con il movimento, in altri casi invece sta peggio.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Grazie mille della pronta risposta.
Ovviamente la mia richiesta non voleva contravvenire il Codice, ma ero ansiosa di sentire almeno un'altra versione e capire se era "lecito" chiedere all'ortopedico di modificare la terapia.
Dai valori delle analisi del sangue non si evidenziano tracce di problemi reumatici (per fortuna) e comunque sono in attesa per il 21 giugno del referto delle analisi HLA-B27 per vedere la presenza di eventuali marker.
Esistono cure non farmacologiche per curare questa infiammazione oppure devo sperare di trovare il farmaco FANS con l'efficacia migliore?
Grazie e cordiali saluti, F.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
L'unica cosa da fare è seguire il percorso suggerito della Reumatologia. La terapia verrà prescritta dal Reumatologo, dopo eventuali accertamenti più approfonditi
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera, ho seguito il suo consiglio ed ho fatto una visita reumatologica, ma per fortuna il medico mi ha escluso problemi reumatoci. Finora i pareri che ho sentito sono orientati verso una iniziale forma atrosica che comporta un risentimento sacroiliaco dx.
L'ultimo ortopedico consultato mi ha prescritto un ciclo di tecarterapia unito ad un ciclo di massaggi.
Ho sentito da parenti che in questi casi si possono avere benefici facendo cicli di cure termali e evolevo chiedere se è vero se ci sono tipologie particolamente indicate (fanghi, trattamenti con alghe, acqua termale, ecc).
Grazie mille e saluti, F.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Bagni e fanghi soprattutto sulfurei e salsobromoiodici possono trovare indicazione nelle patologie osteo-articolari in fase non acuta. Occorre tener presente che esistono anche controindicazioni ad alcune cure termali. Bisogna quindi che Lei rivolga la domanda al Suo Ortopedico per la prescrizione di eventuali cure termali, che tuttavia dovranno essere confermate dal Medico Termalista. Per avere informazioni più dettagliate Le consiglio di postare il consulto nella sezione "Medicina Termale"
Cordiali saluti.