Caso di negligenza
Buongiorno, parlo per un caso di negligenza successo a mia mamma.
Circa 3 anni fa le è stato diagnosticato un carcinoma duttale del seno dx, fatta quadrantectomia e prescritta cura ormonale con tamoxifene e decapeptyl.
Poi a fine di quel anno lei viene ricoverata per una polmonite e qui accadde il primo caso di negligenza, siccome dal RX toracico fatto viene segnalato qualcosa sulla testa dell’omero DX, ben visibile se si visiona il CD e comunicato a voce a mia mamma durante il ricovero, ma non segnalata sulla risposta dell’RX torace e in pratica le viene detto di non fare niente.
Nel novembre del 2021 durante una scintigrafia ossea a distanza di 2 anni dalla sua ultima e vengono rilevate due ipercaptazioni, una sulla scapola SX e uno sulla testa dell’omero DX e dopo successivi RX e TAC, la risonanza magnetica da come risultato un tumore osseo in sede secondaria.
La sua oncologa allora decide di mandare mia mamma in un centro di eccellenza per le neoplasie ossee e viene visitata dal suo primario, che valuta la risposta radiologica di secondarismo osseo errata e le viene diagnosticato un tumore osseo benigno, inoltre lui le dice che non vuole farle una biopsia che avrebbe dato una risposta certa, perché sarebbe stata una manovra molto invasiva che per lui non serviva, tutto questo documentato sulla sua risposta medica, a distanza di qualche mese mia mamma rifà una RMN all’omero DX però sta volta con mezzo di contrasto, dato quel braccio era iniziato a diventare sintomatico con forti dolori e la risposta è di nuovo tumore osseo in sede secondaria, lei riporta il cd allo specialista in ambito di neoplasie ossee e lui di nuovo rifà la diagnosi di un tumore osseo benigno e dice di nuovo di non fare nessuna biopsia che avrebbe dato la risposta certa, però sta volta mia mamma su richiesta esplicita del suo medico di base dice di voler fare la biopsia e a distanza di un anno dalla prima diagnosi le viene diagnosticato ufficialmente un tumore osseo secondario proveniente dal tumore primario al seno e qui mia mamma ricade nell’incubo di 3 anni prima.
Lei ritorna da questo medico però sta volta con una sua amica avvocato in borghese e sta volta registrano anche tutta la conversazione fra loro e il medico che inizialmente fa proprio finta di niente su quello che era successo da un anno e dei suoi gravi errori e lui decide che non c’è bisogno di un’operazione, allora mia mamma tira fuori l’argomento anche con parole abbastanza pesanti verso questo medico e lui quindi va a mostrare il caso a un collega e nel giro di pochi minuti si passa dal medico che diceva no all’operazione al suo collega che dice che l’operazione deve essere fatta.
Così si decide che neanche una settimana dopo si dovrà fare l’operazione e nella rx pre operatoria si nota anche una crescita del tumore di ben 2cm rispetto all’ultima volta e le viene detto che il braccio che verrà operato non ritornerà più con i movimenti pre operazione. Per voi si deve procedere con la denuncia?
Circa 3 anni fa le è stato diagnosticato un carcinoma duttale del seno dx, fatta quadrantectomia e prescritta cura ormonale con tamoxifene e decapeptyl.
Poi a fine di quel anno lei viene ricoverata per una polmonite e qui accadde il primo caso di negligenza, siccome dal RX toracico fatto viene segnalato qualcosa sulla testa dell’omero DX, ben visibile se si visiona il CD e comunicato a voce a mia mamma durante il ricovero, ma non segnalata sulla risposta dell’RX torace e in pratica le viene detto di non fare niente.
Nel novembre del 2021 durante una scintigrafia ossea a distanza di 2 anni dalla sua ultima e vengono rilevate due ipercaptazioni, una sulla scapola SX e uno sulla testa dell’omero DX e dopo successivi RX e TAC, la risonanza magnetica da come risultato un tumore osseo in sede secondaria.
La sua oncologa allora decide di mandare mia mamma in un centro di eccellenza per le neoplasie ossee e viene visitata dal suo primario, che valuta la risposta radiologica di secondarismo osseo errata e le viene diagnosticato un tumore osseo benigno, inoltre lui le dice che non vuole farle una biopsia che avrebbe dato una risposta certa, perché sarebbe stata una manovra molto invasiva che per lui non serviva, tutto questo documentato sulla sua risposta medica, a distanza di qualche mese mia mamma rifà una RMN all’omero DX però sta volta con mezzo di contrasto, dato quel braccio era iniziato a diventare sintomatico con forti dolori e la risposta è di nuovo tumore osseo in sede secondaria, lei riporta il cd allo specialista in ambito di neoplasie ossee e lui di nuovo rifà la diagnosi di un tumore osseo benigno e dice di nuovo di non fare nessuna biopsia che avrebbe dato la risposta certa, però sta volta mia mamma su richiesta esplicita del suo medico di base dice di voler fare la biopsia e a distanza di un anno dalla prima diagnosi le viene diagnosticato ufficialmente un tumore osseo secondario proveniente dal tumore primario al seno e qui mia mamma ricade nell’incubo di 3 anni prima.
Lei ritorna da questo medico però sta volta con una sua amica avvocato in borghese e sta volta registrano anche tutta la conversazione fra loro e il medico che inizialmente fa proprio finta di niente su quello che era successo da un anno e dei suoi gravi errori e lui decide che non c’è bisogno di un’operazione, allora mia mamma tira fuori l’argomento anche con parole abbastanza pesanti verso questo medico e lui quindi va a mostrare il caso a un collega e nel giro di pochi minuti si passa dal medico che diceva no all’operazione al suo collega che dice che l’operazione deve essere fatta.
Così si decide che neanche una settimana dopo si dovrà fare l’operazione e nella rx pre operatoria si nota anche una crescita del tumore di ben 2cm rispetto all’ultima volta e le viene detto che il braccio che verrà operato non ritornerà più con i movimenti pre operazione. Per voi si deve procedere con la denuncia?
[#1]
Spett.le Utente,
per valutare il caso è necessario disporre non solo della descrizione sommaria dei fatti, ma anche di tutta la documentazione sanitaria, che va accuratamente esaminata, nei minimi dettagli.
Considerato che, secondo quanto riferisce, dispone già di assistenza legale, Le suggerisco quindi di raccogliere e cataolgare tutta la documentazione del caso e sottoporla ad un Medico Legale di vostra fiducia che, di concerto con il legale, stabilisca quali azioni intraprendere a tutela e vantaggio dell'assistita.
Distinti Saluti.
per valutare il caso è necessario disporre non solo della descrizione sommaria dei fatti, ma anche di tutta la documentazione sanitaria, che va accuratamente esaminata, nei minimi dettagli.
Considerato che, secondo quanto riferisce, dispone già di assistenza legale, Le suggerisco quindi di raccogliere e cataolgare tutta la documentazione del caso e sottoporla ad un Medico Legale di vostra fiducia che, di concerto con il legale, stabilisca quali azioni intraprendere a tutela e vantaggio dell'assistita.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Salve dottore, la ringrazio per la risposta. La documentazione e i vari referti medici gli abbiamo già raccolti, però al momento è mia mamma che ha timore di intraprendere le vie legali. Lei da un medico legale che conosce ha già fatto la visita per L’invalidità che è stata valutata del 100% e per di più con inabilità al lavoro, che ha creato un grosso danno economico, dato che è stata costretta a prendere aspettativa fino a gennaio dell’anno prossimo e deve appigliarsi come fonte di guadagno solo alla pensione di invalidità. Per lei questo medico legale può anche fare una valutazione di questo caso oppure dobbiamo trovarne uno specialista?
[#3]
Spett.le Utente,
per la valutazione ed assistenza in una causa di risarcimento ritengo sia indispensabile rivolgersi ad uno specialista in Medicina Legale con esperienza in ambito peritale giudiziario. Ben comprendo che si tratta di prestazioni onerose, ma rivolgendosi ad un medico senza tali credenziali rischia di non concludere nulla.
Distinti Saluti.
per la valutazione ed assistenza in una causa di risarcimento ritengo sia indispensabile rivolgersi ad uno specialista in Medicina Legale con esperienza in ambito peritale giudiziario. Ben comprendo che si tratta di prestazioni onerose, ma rivolgendosi ad un medico senza tali credenziali rischia di non concludere nulla.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 02/05/2023.
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