Protusioni cervicali, dorsali e lombari con risentimento neurologico persistente
Il 26 Febbraio 2008 in seguito ad un incidente occorsomi sul posto di lavoro ( cadevo da una rampa di scale colpendo più volte ed in varie parti la sciena ) ho riportato una paralisi della gamba destra con ipoestesia termo tattile oltre a dolori acuti cronici alla schiena. in seguito ad accertamenti RMC con contrasto, EMG e neurografia e varie visite neurologiche si è constatato che la positività alla manovra di Babinsky ed altri sintomi erano verosimilmente riconducibili a traumi contusivi del rachide riportati dalla caduta. La stessa INAIL, in seguito a visite ed accertamenti mi ha riconosciuto una percentuale di invalidità permanente conseguente al sinistro. La compagnia assicuratrice presso la quale ho una polizza infortunio si rifiuta però di riconoscermi qualsiasi tipo di invalidità da sinistro riconducendo la mia situazione "esclusivamente" a delle PRESUNTE PREESISTENZE. Ora io so bene che fino a prima dell'incidente io conducevo una vita più che normale e nel pieno delle mie facoltà psico fisiche, svolgendo il mio lavoro senza alcun problema e che la situazione in cui mi trovo è conseguente al trauma dell'incidente, ma quello che mi chiedo è se può essere possibile che una compagnia di assicurazioni possa non riconoscere nessun tipo di indennizzo sulla base di questa loro supposizione e se, in caso di arbitrato giudiziale, avrei comunque la speranza di vedere accolta almeno in parte la mia richiesta di risarcimento. Vi ringrazio fin d'ora per l'attenzione ed i consigli che vorrete concedermi. A.D.
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GEnt. Utente 122988,
sarebbe così cortese da fornire ulteriori dati:
1) diagnosi accertata mediante rmn (può anche copiare fedelmente il referto)
2) diagnosi accertata mediante emg
3) tipologia di polizza infortuni (franchigia, valutazione tabellare, etc.)
4) punteggio riconosciuto dall'Inail (non dirimente)
In attesa.
sarebbe così cortese da fornire ulteriori dati:
1) diagnosi accertata mediante rmn (può anche copiare fedelmente il referto)
2) diagnosi accertata mediante emg
3) tipologia di polizza infortuni (franchigia, valutazione tabellare, etc.)
4) punteggio riconosciuto dall'Inail (non dirimente)
In attesa.
Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni
[#2]
Utente
Punteggio Inail definitivo: 25%
Polizza Infortuni: franchigia 3%, valutazione tabella INAIL.
Neurogtafia Motoria nervi SPE e SPI arto inf. dx: Mielinopatia distale rsdicolopatia s1, c5
RM Rachide in Toto con mezzo di Contrasto: c5/c6 protusione discale postero mediana che impronta il sacco durale e anche il midollo spinale, accompagnata da piccolo osteofita.... antero listesi s1 verso l5 con pseudo bulging discale che impronta il sacco durale..... emangioma a livello l3.
Questo in sintesi è il quadro della situazione, quello che mi domando alquanto perplesso è se possa essere possibile scartare a priori una causa traumatica ( della quale esiste anche referto di ingresso in PS con autoanbulanza a seguito dell'incidente) avvalorando esclusivamente quella della preesistenza. torno deciso a ripetere che ho sempre goduto di ottima salute e non ho mai lamentato problema alcuno alla colonna o alla gamba prima dell'incidente occorsomi, e che mi sembra oltremodo strano che l'INAIL mi riconosca una invalidità del 25% (per quanto a mio avviso anche questa teoppo bassa) e la compagnia assicuratrice finga di ignorare l'esistenza i questa attribuzione di invalidità accertata da Ifortunio. Grazie mille per le delucidazioni che saprete gentilmente offrirmi.
Polizza Infortuni: franchigia 3%, valutazione tabella INAIL.
Neurogtafia Motoria nervi SPE e SPI arto inf. dx: Mielinopatia distale rsdicolopatia s1, c5
RM Rachide in Toto con mezzo di Contrasto: c5/c6 protusione discale postero mediana che impronta il sacco durale e anche il midollo spinale, accompagnata da piccolo osteofita.... antero listesi s1 verso l5 con pseudo bulging discale che impronta il sacco durale..... emangioma a livello l3.
Questo in sintesi è il quadro della situazione, quello che mi domando alquanto perplesso è se possa essere possibile scartare a priori una causa traumatica ( della quale esiste anche referto di ingresso in PS con autoanbulanza a seguito dell'incidente) avvalorando esclusivamente quella della preesistenza. torno deciso a ripetere che ho sempre goduto di ottima salute e non ho mai lamentato problema alcuno alla colonna o alla gamba prima dell'incidente occorsomi, e che mi sembra oltremodo strano che l'INAIL mi riconosca una invalidità del 25% (per quanto a mio avviso anche questa teoppo bassa) e la compagnia assicuratrice finga di ignorare l'esistenza i questa attribuzione di invalidità accertata da Ifortunio. Grazie mille per le delucidazioni che saprete gentilmente offrirmi.
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Gent. Utente 122988,
effettivamente la sua storia, così rappresentata, non è molto chiara (ovviamente dal suo punto di vista).
Ed effettivamente vi è troppa discordanza tra la posizione inail in tema di indennizzo (25%) e la non indennizzabilità dell'evento da parte della compagnia assicuratrice.
In questi casi mi sembra indispensabile suggerirle una valutazione specialistica medico legale per quanto attiene la sua polizza privata.
Tenga presente, comunque, che la polizza privata le indennizza le sole conseguenze dirette ed esclusive del trauma o comunque quelle che sono dimostrabili.
Il suo caso merita un approfondimento che in questa sede non potrà mai essere completo (le occorre una visita diretta da parte dello specialista medico legale).
La differenza, a questo punto, potrebbe dipendere da eventuali precedenti infortuni inail (quel 25% è riconducibile solo a questo evento?) oppure la compagnia assicuratrice le ha già riconosciuto postumi per precedenti infortuni oppure il trauma iniziale (caduta) non è stato così violento.
Come vede le possibilità a suo sfavore sono diverse, fermo restando la mia perplessità su tutta la vicenda.
Attendo notizie
effettivamente la sua storia, così rappresentata, non è molto chiara (ovviamente dal suo punto di vista).
Ed effettivamente vi è troppa discordanza tra la posizione inail in tema di indennizzo (25%) e la non indennizzabilità dell'evento da parte della compagnia assicuratrice.
In questi casi mi sembra indispensabile suggerirle una valutazione specialistica medico legale per quanto attiene la sua polizza privata.
Tenga presente, comunque, che la polizza privata le indennizza le sole conseguenze dirette ed esclusive del trauma o comunque quelle che sono dimostrabili.
Il suo caso merita un approfondimento che in questa sede non potrà mai essere completo (le occorre una visita diretta da parte dello specialista medico legale).
La differenza, a questo punto, potrebbe dipendere da eventuali precedenti infortuni inail (quel 25% è riconducibile solo a questo evento?) oppure la compagnia assicuratrice le ha già riconosciuto postumi per precedenti infortuni oppure il trauma iniziale (caduta) non è stato così violento.
Come vede le possibilità a suo sfavore sono diverse, fermo restando la mia perplessità su tutta la vicenda.
Attendo notizie
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Utente
Grazie, prima di tutto, per la sollecitudine nella risposta. cmq la percentuale INAIL è attribuita al solo infortunio in questione( come dicevo non ho mai lamentato nessun infortunio, malattia o disturbo prima d'ora, fatta eccezzione per una ulceretta che non è pertinente con NULLA). Le visite legali ne ho già fatte TRE!!! La prima con il medico dell'assicurazione che mi ha attribuito un invalidità del 48%, la seconda con il mio medico di parte che me ne ha attribuiti 40% ( addirittura meno della prima visita del medico legale della compagnia assicuratrice) e la terza avvenuta esclusivamente sul Cartaceo con un secondo fiduciario della compagnia assicuratrice ( Noto Profesore dell'università di Medicina Legale di Genova) che a sorpresa dice infortunio non indennizzabile poichè le cause non sono ( appunto come diceva Lei nella risposta precedente) direttamente riconducibili al sinistro! Ma se io funo al mattino stesso dell'incidente camminavo e saltavo allegramente sulle mie gambette, com'è possibile che doo la caduta e la relativa paralisi totale ( il primo giorno di entrambe le gambe e da un anno e mezzo di quella dx) mi si può dire che il sinistro non sia causa dell'invalidità? Quanto meno mi si dovrà riconoscere ( una volta dimostrato che ci fossero realmente delle preesistenze delle quali io non conoscevo l'esistenza e che fino a quel momento non mi avevano mai dato nemmeno il problema di una semplice sciatica) almeno una percentuale inferiore, e comunque io posso dimostrare che fino a quel giorno godevo di OTTIMA salute, l'assicurazione dovrà in qualche modo dimostrare che non è vero, o no?
Ancora infinitamente grazie per l'attenzione concessami, capisco di essere alquante insistente, ma vorrei avere le idee chiare prima di procedere legalmente...( con un avvocato che è fiduciario di un'altra compagnia assicuratrice e al momento inizia a darmi dei seri dubbi di affidabilità)
Ancora infinitamente grazie per l'attenzione concessami, capisco di essere alquante insistente, ma vorrei avere le idee chiare prima di procedere legalmente...( con un avvocato che è fiduciario di un'altra compagnia assicuratrice e al momento inizia a darmi dei seri dubbi di affidabilità)
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Gent. Utente 122988,
rimango della mia idea principale che dovrebbe innanzitutto parlarne con il suo specialista in medicina legale cui si è già rivolto e controllare con esattezza:
1) dinamica dell'infortunio (deve essere compatibile con la gravità dei danni da lei descritti)
2) esatta definizione di quello che poteva essere il suo stato anteriore (ovviamente sulla scorta degli accertamenti eseguiti)
3) capire se il fatto infortunio era in grado da solo di determinare comunque le lesioni da lei riportate a prescindere dallo stato anteriore
Come può ben capire si tratta di una indagine che dovrebbe essere già stata compiuta dal suo specialista medico legale il quale potrà agevolmente chiarire questi passaggi logici.
Una volta espletati non le resta che compiere i suoi passi mediante un arbitrato come previsto nelle condizioni di polizza.
Mi faccia sapere.
rimango della mia idea principale che dovrebbe innanzitutto parlarne con il suo specialista in medicina legale cui si è già rivolto e controllare con esattezza:
1) dinamica dell'infortunio (deve essere compatibile con la gravità dei danni da lei descritti)
2) esatta definizione di quello che poteva essere il suo stato anteriore (ovviamente sulla scorta degli accertamenti eseguiti)
3) capire se il fatto infortunio era in grado da solo di determinare comunque le lesioni da lei riportate a prescindere dallo stato anteriore
Come può ben capire si tratta di una indagine che dovrebbe essere già stata compiuta dal suo specialista medico legale il quale potrà agevolmente chiarire questi passaggi logici.
Una volta espletati non le resta che compiere i suoi passi mediante un arbitrato come previsto nelle condizioni di polizza.
Mi faccia sapere.
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Gentile utente, credo che il problema sia nel fatto che mentre l'Inail riconosce ed indennizza anche le c.d. "concause" cioe' quei fatti, come la sua caduta, che proprio perche' in presenza di una patologia preesistente, hanno provocato il suo stato attuale, le compagnie di assicurazione privata no. In pratica, la caduta che ha determinato trauma contusivo, non puo' portare alla paralisi della gamba dx e quindi non e' risarcibile (in ambito privato).
Per quanto riguarda il suo stato anteriore, nessuno mette in dubbio la sua salute, ma occorre che Lei possa documentarlo.
Spero di esserle stata di aiuto.
Buona serata
Dr. maria assunta pasquarelli
Per quanto riguarda il suo stato anteriore, nessuno mette in dubbio la sua salute, ma occorre che Lei possa documentarlo.
Spero di esserle stata di aiuto.
Buona serata
Dr. maria assunta pasquarelli
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Utente
Prima di tutto grazie per la risposta, ora venendo a noi.... documentare la ma mia buona salute anteriore è cosa semplice se ciò si riferisce a testimonianze di terzi e visione di filmati privati in cui salto corro e porto i miei bimbi in braccio in vacanza ( filmato del mese precedente al sinistro) che poi mi si richieda di esibire documentazione medica anteriore all'evento che stabilisca l' assenza di detta patologia allora il tutto diventa più complicato....infatti chi fa delle RM o EMG in piena salute e forza? E senza alcun segno di malessere o disturbo? Anche un Check Up di routine non sarebbe mai stato tanto mirato ad una patologia così specifica se non ci fossero stati degli episodi che avessero potuto insinuarne il dubbio dell'esistenza della stessa e, a mio avviso, la stessa mancanza di detta documentazione, è chiara testimonianza di non aver mai avuto alcun disturbo del genere nel mio passato... Se mi sbaglio ditemelo pure apertamente, spesso la legge non segue la logica della vita, ma percorsi ben più tortuosi ed incomprensibili ai comuni cittadini....
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Gentile utente, ho concluso male la mia risposta. Tenga conto della prima parte inerente le "concause" riconosciute ed indennizzate dall'inail, ma non in ambito privato.
Cio' non esclude che una buona indagine medico-legale, discussa in sede di arbitrato, possa soddisfare le sue richieste, sempre tenendo conto dei vari elementi gia' riportati dal collega (dinamica dell'evento, preesistenze ecc).
Le auguro buona giornata
Cio' non esclude che una buona indagine medico-legale, discussa in sede di arbitrato, possa soddisfare le sue richieste, sempre tenendo conto dei vari elementi gia' riportati dal collega (dinamica dell'evento, preesistenze ecc).
Le auguro buona giornata
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Utente
Grazie mille per la precisazione e mille scuse per lo sfogo nella mia precedente ma, come ben potrà comprendere, dopo quasi due anni in cui verso in queste condizioni (non posso neanche più prendere in braccio i miei figli) dopo aver fatto decine di visite ed esami ( la maggior parte a pagamento e di tasca mia per venire a capo ad una soluzione che sarebbe più gradita di un qualsiasi tipo di risarcimento) comincio ad avere il senso della pazienza e dell'autocontrollo notevolmente diminuito ( forse è proprio su questo che giocano le assicurazioni più che su una reale indagine o sulle reali condizioni di salute dei loro assicurati?)... cmq come diceva nella sua ultima è proprio in arbitrato che andremo a concludere la pratica ( andando ovviamente in contro alle notevoli lungaggini della legislatura italiana) questo dopo che il sottoscritto ha rifiutato un offerta della propria assicurazione pari al 2% della reale percentuale di risarcimento spattante da tabella e da valutazione medico legale.... spariamo che tutto vada per il verso giusto o, quanto meno, che un giorno qualcuno possa propormi una soluzione per tornare come ero prima del sinistro... cordialmente saluto e ringrazio.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 6.1k visite dal 24/07/2009.
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