Domanda di accompagnamento e rischio patente

Buongiorno Gent.
mi, Vi contatto per chiedere un vostro parere sulla possibilità di chiedere l'accompagnamento senza rischiare l'unica cosa che ad oggi mi fa sentire, "vivo ed utile" almeno nei confronti dei miei figli; dunque, nel 2019 a seguito di una richiesta di aggravamento (per pluripatilogie) mi fu in prima istanza riconosciuto il 95% e l'handicap grave (art.
3 comma3) ma a seguito di mio ricorso amministrativo, l'INPS si riconobbe colpevole di errore, riconoscendomi in autotutela il 100% di inv.
Civ.
(Per Pluripatilogie), la relativa "pensione" ecc.
; Nello stesso anno, mi fu declassata la patente a "patente speciale" (rinnovata sia prima che dopo, tranquillamente in commissione medica ASL); Dall'inizio dell'anno (2022) sono stato giudicato inabile totale ad ogni attività lavorativa...concedendomi anche la pensione per inabilità lavorativa (previdenziale) (ed a giugno mi hanno comunque rinnovato la patente), ora purtroppo, fatico terribilmente nello svolgere alcune attività in maniera autonoma (ad es.
ho bisogno che mia moglie mi aiuti a farmi la doccia, a vestirmi, a gestirmi le decine di medicinali giornalieri (che da solo dimentico puntualmente), nonché ad aiutarmi a deambulare se non uso un ausilio (bastone, stampella o altro...), mentre l'unica "soddisfazione" che mi è rimasta, è quella sopra citata, ossia riuscire a guidare l'auto e, risultare ancora "utile" (anche se in piccolo) ai miei figli.
Detto quanto sopra, secondo voi, presentando domanda di accompagnamento, rischio che mi tolgano patente e/o altro?

In attesa di un vostro cortese riscontro, Vi ringrazio per l'attenzione.

Cordialmente,
Pierpaolo Razzino.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,
la patente di guida viene richiesta per garantire che una persona sia in grado di condurre un veicolo in sicurezza, sia per se' che per gli altri.
Se le Sue condizioni psicofisiche non Le consentono cio', sarebbe opportuno che Lei stesso rinunciasse alla guida, al di la' del comprensibile dispiacere che puo' comportare.
Certamente per chi non e' in grado di compiere gli atti quotidiani della vita in autonomia, ed e'in possesso di patente, una verifica sui requisiti e' indispensabile.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]