Tumore al seno e indennità civile
Mia mamma è stata operata al seno in febbraio (esportazione nodulo poi rivelatosi carcinoma)e tra marzo e aprile ha subito linfonodo sentinella+svuotamento ascellare(tutti gli altri linfonodi sono risultati esenti da metastasi). T1 N1 (1/19) M0 G2. Sta assumendo Femara e a breve dovrà iniziare la radioterapia. Parlando con altre donne che hanno avuto tumore al seno,ha sentito che è possibile richiedere una pensione di invalidità e considerato i diversi tragitti in auto (abb lunghi) che dovremo fare per la radioterapia,vuole tentare la domanda. Mia mamma ha compiuto 66 anni a marzo di quest'anno dopo aver subito 2 delle 3 operazioni(nodulo+LS).
Come funziona l'iter per la richiesta? L'indennità viene sempre concessa o dipende dalla gravità della patologia e da eventuali difficoltà di movimento conseguenti allo svuotamento? E' vero che esiste il limite dei 65 anni per poterne godere? Dove bisogna rivolgersi per fare la richiesta e con quale documentazione? E' vero che si ha diritto a questa indennità per 5 anni?
Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.
Come funziona l'iter per la richiesta? L'indennità viene sempre concessa o dipende dalla gravità della patologia e da eventuali difficoltà di movimento conseguenti allo svuotamento? E' vero che esiste il limite dei 65 anni per poterne godere? Dove bisogna rivolgersi per fare la richiesta e con quale documentazione? E' vero che si ha diritto a questa indennità per 5 anni?
Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.
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Gentile Utente,
Per quanto riguarda l'assegno e la pensione di invalidità civile, il limite di età è quello dei 65 anni. Infatti, coloro che hanno una pensione di invalidità, se la vedono trasformata in pensione sociale al compimento dei 65 anni, sempre col rispetto di un tetto di reddito.
Per l'indennità di accompagnamento, invece, spetta anche ai soggetti ultra65enni che si trovino nella situazione di difficoltà prevista per i minorenni (ai sensi dell'art.6 del decreto legislativo 23 novembre 1988, n.509).
Infatti, l'indennità di accompagnamento non è soggetta nè all'età nè ad alcun limite di reddito. Può essere riconosciuta anche a persone affette da malattie tumorali, che, per effetto delle terapie specifiche, non siano capaci di badare a se stesse. Può essere riconosciuta per brevi periodi (inferiori al mese) o anche per qualche anno. L'importo mensile è di € 472,04.
Per quanto riguarda l'handicap (Legge 104/92), se per l'invalido, di qualsiasi età, fosse riconosciuta la connotazione di gravità, riferita in particolare alla capacità motoria e di deambulazione, potrebbe rientrare nel comma 3 dell'art.3 di questa legge; i benefici sono, per esempio, i permessi lavorativi per i familiari dell'invalido entro il 3° grado di parentela.
In conclusione, il caso di sua madre potrebbe rientrare nel beneficio dell'indennità di accompagnamento (almeno per il periodo in cui si sottopone alla terapia per il tumore) e in quelli della Legge 104/92; dipende proprio come dice lei, dal grado di gravità della malattia e da eventuali difficoltà di movimento e di spostamento.
Presso l'ASL di residenza potrà ricevere tutte le informazioni del caso e i moduli per fare la domanda, specificando sia l'invalidità civile che la Legge 104/92.
Per ogni altra utile informazione su altri benefici può consultare il Minforma pubblicato su questo sito al link https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/177-invalidita-civile.html
Cordiali saluti
Per quanto riguarda l'assegno e la pensione di invalidità civile, il limite di età è quello dei 65 anni. Infatti, coloro che hanno una pensione di invalidità, se la vedono trasformata in pensione sociale al compimento dei 65 anni, sempre col rispetto di un tetto di reddito.
Per l'indennità di accompagnamento, invece, spetta anche ai soggetti ultra65enni che si trovino nella situazione di difficoltà prevista per i minorenni (ai sensi dell'art.6 del decreto legislativo 23 novembre 1988, n.509).
Infatti, l'indennità di accompagnamento non è soggetta nè all'età nè ad alcun limite di reddito. Può essere riconosciuta anche a persone affette da malattie tumorali, che, per effetto delle terapie specifiche, non siano capaci di badare a se stesse. Può essere riconosciuta per brevi periodi (inferiori al mese) o anche per qualche anno. L'importo mensile è di € 472,04.
Per quanto riguarda l'handicap (Legge 104/92), se per l'invalido, di qualsiasi età, fosse riconosciuta la connotazione di gravità, riferita in particolare alla capacità motoria e di deambulazione, potrebbe rientrare nel comma 3 dell'art.3 di questa legge; i benefici sono, per esempio, i permessi lavorativi per i familiari dell'invalido entro il 3° grado di parentela.
In conclusione, il caso di sua madre potrebbe rientrare nel beneficio dell'indennità di accompagnamento (almeno per il periodo in cui si sottopone alla terapia per il tumore) e in quelli della Legge 104/92; dipende proprio come dice lei, dal grado di gravità della malattia e da eventuali difficoltà di movimento e di spostamento.
Presso l'ASL di residenza potrà ricevere tutte le informazioni del caso e i moduli per fare la domanda, specificando sia l'invalidità civile che la Legge 104/92.
Per ogni altra utile informazione su altri benefici può consultare il Minforma pubblicato su questo sito al link https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/177-invalidita-civile.html
Cordiali saluti
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 23.4k visite dal 01/06/2009.
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