Disturbo depressivo ricorrente e rinnovo patente in commissione

Buongiorno, sono un ragazzo di 29 anni e mi rivolgo al vostro forum per avere informazioni riguardo il rinnovo patente in commissione medica legale.
Intorno ai 18 anni mi è stato diagnosticato un disturbo depressivo maggiore ricorrente (per due episodi depressivi peraltro molto vicini nel tempo). Mi sono affidato ad uno psichiatra-psicoterapeuta. Grazie alla terapia farmacologica e alla psicoterapia sono migliorato rapidamente fino a non avere più sintomi.
Un problema diverso tuttavia si è presentato un anno dopo quando ho preso la patente. In commissione medica, nonostante la mia psichiatra abbia dichiarato il buono stato psichico e l'assenza di effetti collaterali da farmaci, per tre anni mi è stata rinnovata la patente di 1 anno.
In seguito ho continuato i miei studi all'estero e così sono mancato dall'Italia 5 anni. Se non fosse stato per questo evento la mia psichiatra aveva ritenuto opportuno interrompere la terapia. Di comune accordo abbiamo però deciso di mantenere una blanda terapia di mantenimento (sertralina 50 mg).
Tornato in Italia, nel giro di 2 mesi, abbiamo gradualmente interrotto la terapia. Però mi hanno dato l'appuntamento in commissione durante la fase di interruzione terapia. Poiché prendevo ancora 25 mg di sertralina, la commissione mi ha rinnovato la patente per 2 anni. Il mese dopo ho definitivamente spesso di assumere farmaci e la mia psichiatra mi ha congedato. Da allora sono passati 2 anni e mezzo in cui non ho più assunto farmaci e ho continuato a stare bene conducendo una vita personale e lavorativa soddisfacente.
Tra 3 mesi però mi devo ripresentare di nuovo in commissione e non accetterò di vedermi limitata la patente per l'ennesima volta. Questo adesso andrebbe ad intaccare, pesantemente, la mia vita personale e lavorativa. Così avrei diverse domande da porvi.
Chiunque risponderà avrà la mia più sincera gratitudine, se medico legale ancora meglio, dato il problema.
Partiamo:
1) esiste il concetto di guarigione clinica per questo disturbo dal punto di vista medico-legale? Con la mia psichiatra abbiamo parlato di guarigione, però in modo molto informale visto che non sono un medico. Vorrei sapere se esiste questo termine per questo disturbo dal punto di vista tecnico. La mia più grande paura è che leggendo il termine "ricorrente" mi costringano per sempre a presentarmi in commissione. Anche se però "ricorrente" non significa cronico ma solo che c'è stato più di un episodio depressivo. Nel mio caso sono passati quasi dieci anni dall'ultimo episodio.
2) se si nella relazione dello psichiatra deve essere scritta esplicitamente la parola "guarito" o "guarigione" per essere considerato tale oppure la commissione valuta come guarito in base alla descrizione fornita?
3) se non si assumono più psicofarmaci e da anni non sono presenti sintomi della patologia e/o appunto viene dichiarata la guarigione, la liberazione dall'obbligo della commissione è automatica?
4) altrimenti si può ricorrere contro il giudizio della commissione?
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 96
Buonasera,

se il suo psichiatra certificherà la guarigione clinica la commissione le rinnoverà la patente normalmente e non dovrà più tornare.

Cordiali saluti

Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona

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Utente
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la risposta. Tuttavia non mi è chiara una cosa: se viene certificata la guarigione la liberazione dall'obbligo di presentarsi in commissione è automatica e obbligatoria per legge oppure è sempre a discrezione del medico (cioè può imporre l'obbligo a sua discrezione nonostante la guarigione)? Questa domanda è legata anche e soprattutto al punto 1) del mio precedente post.
Vorrei evitare a tutti i costi di fare ricorso, sprecando tempo, energie e denaro. Preferirei lasciare questa opzione proprio come ultima spiaggia.

Grazie