A livello della spalla destra alterazioni degenerative della glena e della testa omerale che appare
Buona sera,
premetto che sono a scrivere chiedendo il Vostro autorevole parere per mia madre (70 enne) che ha subito di recente un piccolo sinistro stradale mentre era in auto come passeggera (tamponamento) e che le ha causato a suo dire, disturbi alla zona del collo e della spalla (presumo esiti del tanto decantato "colpo di frusta")
Mia madre, come tutte le persone della sua età, ha i suoi acciacchi, ma vi assicuro che non è certamente persona che mai e poi mai fingerebbe un problema non esistente o comunque "aproffitterebbe" della situazione.
Detto questo, dopo quel tamponamento risalente ai primi del mese, ha cominciato ad accusare dolori in particolar modo alla spalla (che già era dolente di suo) non riuscendo quasi più ad alzare il braccio dx(nemmeno a versare il caffè nella tazzina.
A questo si devono aggiungere dolori alla zona del collo e della schiena.
Ebbene, dopo il primo referto del P.S. ed un altro dell'ortopedico che consigliava varie radiografie, gradirei un Vostro parere sull'esito delle stesse (sotto riportato) in quanto secondo il sottoscritto sono evidenziate tutte patologie preesistenti ma nulla da mettere in relazione al sinistro subito.
Chiaramente io non sono un medico, ma se il danno non vi è stato, ovvero se quanto accusato al momento da mia madre fosse dovuto a cose pregresse e magari solo accentuato dal'urto, eviterei di farle spendere tempo e denaro per fare altri esami/visite quando poi non verrebbe minimamente indennizata dalla Compagnia di Assicurazioni.
Grazie per la Vostra attenzione.
Esito RX:
Nel tratto cervicale della colonna marcate modificazioni da spondilounco artrosi con iniziali formazioni osteofito siche marginali anteriori.
Riduzione in altezza degli spazi intersomatici C3 e C4 ed in maggior misura C5 e C6, C6 e C7. Perdita della lordosi.
Nel tratto dorsale diffuse modificazioni da spondilo artrosi con piccole formazioni osteofito siche marginali anteriori.
Conservati gli spazi intersomatici.
Il corpo vertebrale di D8 appare lievemente ridotto in altezza senza alterazioni delle limitanti somatiche e del muro anteriore.
Aspetto scoliotico sinistro convesso.
A livello della spalla destra alterazioni degenerative della glena e della testa omerale che appare risalita con perdita dello spazio subacromiale.
Modificazioni degenerative artrosi che dell’articolazione acromionclaveare con formazioni osteofito siche nel versante inferiore.
premetto che sono a scrivere chiedendo il Vostro autorevole parere per mia madre (70 enne) che ha subito di recente un piccolo sinistro stradale mentre era in auto come passeggera (tamponamento) e che le ha causato a suo dire, disturbi alla zona del collo e della spalla (presumo esiti del tanto decantato "colpo di frusta")
Mia madre, come tutte le persone della sua età, ha i suoi acciacchi, ma vi assicuro che non è certamente persona che mai e poi mai fingerebbe un problema non esistente o comunque "aproffitterebbe" della situazione.
Detto questo, dopo quel tamponamento risalente ai primi del mese, ha cominciato ad accusare dolori in particolar modo alla spalla (che già era dolente di suo) non riuscendo quasi più ad alzare il braccio dx(nemmeno a versare il caffè nella tazzina.
A questo si devono aggiungere dolori alla zona del collo e della schiena.
Ebbene, dopo il primo referto del P.S. ed un altro dell'ortopedico che consigliava varie radiografie, gradirei un Vostro parere sull'esito delle stesse (sotto riportato) in quanto secondo il sottoscritto sono evidenziate tutte patologie preesistenti ma nulla da mettere in relazione al sinistro subito.
Chiaramente io non sono un medico, ma se il danno non vi è stato, ovvero se quanto accusato al momento da mia madre fosse dovuto a cose pregresse e magari solo accentuato dal'urto, eviterei di farle spendere tempo e denaro per fare altri esami/visite quando poi non verrebbe minimamente indennizata dalla Compagnia di Assicurazioni.
Grazie per la Vostra attenzione.
Esito RX:
Nel tratto cervicale della colonna marcate modificazioni da spondilounco artrosi con iniziali formazioni osteofito siche marginali anteriori.
Riduzione in altezza degli spazi intersomatici C3 e C4 ed in maggior misura C5 e C6, C6 e C7. Perdita della lordosi.
Nel tratto dorsale diffuse modificazioni da spondilo artrosi con piccole formazioni osteofito siche marginali anteriori.
Conservati gli spazi intersomatici.
Il corpo vertebrale di D8 appare lievemente ridotto in altezza senza alterazioni delle limitanti somatiche e del muro anteriore.
Aspetto scoliotico sinistro convesso.
A livello della spalla destra alterazioni degenerative della glena e della testa omerale che appare risalita con perdita dello spazio subacromiale.
Modificazioni degenerative artrosi che dell’articolazione acromionclaveare con formazioni osteofito siche nel versante inferiore.
[#1]
Gent.mo Utente 98037,
non sono refertate fratture per cui le radiografie non mostrano alcun segno post-traumatico acuto.
Di fatto sarebbe molto più utile eseguire una ecografia in comparativa (ovvero anche alla spalla controlaterale per confronto) della spalla dolorante ed eseguire una visita specialistica ortopedica.
Cordialità
non sono refertate fratture per cui le radiografie non mostrano alcun segno post-traumatico acuto.
Di fatto sarebbe molto più utile eseguire una ecografia in comparativa (ovvero anche alla spalla controlaterale per confronto) della spalla dolorante ed eseguire una visita specialistica ortopedica.
Cordialità
Andrea dott. Mancini
Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni
[#2]
Ex utente
Egregio dott. Mancini,
come da Lei consigliato ci siamo rivolti ad un ortopedico che ha consigliato per il momento un'ecografia solo della spalla/braccio dolorante che, secondo quanto affermato dal tecnico mentre eseguiva la stessa, (il referto non l'abbiamo ancora) mostrerebbe la rottura di entrambi i tendini della cuffia dei rotatori.
Capisco benissimo che per avere un quadro clinico completo e fare una valutazione realistica bisognerebbe visitare mia madre ed avere a disposizione sia le radiografie sia il resto degli esami strumentali ma ciò nonostante gradirei se possibile sapere quanto segue:
- la rottura di uno o di entrambi i tendini della spalla potrebbe essere messa in relazione al trauma subito a seguito del tamponamento in auto?
Le chiedo questo, poichè pur non essendo ne medico ne esperto del settore, ma sapendo che il dolore così acuto alla spalla (quasi non muove il braccio) è cominciato solo dopo il sinistro (anche se prima c'erano già segnali di sofferenza) documentandomi sul web non ho trovato nulla che possa mettere in relazione la cosa,ovvero il classico "nesso causale", per parlare nel Vostro linguaggio tecnico.
Infatti la rottura di uno o di entrambi i tendini parrebbe avvenire o per vari microtraumi nel corso della vita oppure per un unico trauma violento che non mi sembra possa essere quello subito da mia madre.
Ringraziandola per la disponibilità, Le porgo i più cordiali saluti.
come da Lei consigliato ci siamo rivolti ad un ortopedico che ha consigliato per il momento un'ecografia solo della spalla/braccio dolorante che, secondo quanto affermato dal tecnico mentre eseguiva la stessa, (il referto non l'abbiamo ancora) mostrerebbe la rottura di entrambi i tendini della cuffia dei rotatori.
Capisco benissimo che per avere un quadro clinico completo e fare una valutazione realistica bisognerebbe visitare mia madre ed avere a disposizione sia le radiografie sia il resto degli esami strumentali ma ciò nonostante gradirei se possibile sapere quanto segue:
- la rottura di uno o di entrambi i tendini della spalla potrebbe essere messa in relazione al trauma subito a seguito del tamponamento in auto?
Le chiedo questo, poichè pur non essendo ne medico ne esperto del settore, ma sapendo che il dolore così acuto alla spalla (quasi non muove il braccio) è cominciato solo dopo il sinistro (anche se prima c'erano già segnali di sofferenza) documentandomi sul web non ho trovato nulla che possa mettere in relazione la cosa,ovvero il classico "nesso causale", per parlare nel Vostro linguaggio tecnico.
Infatti la rottura di uno o di entrambi i tendini parrebbe avvenire o per vari microtraumi nel corso della vita oppure per un unico trauma violento che non mi sembra possa essere quello subito da mia madre.
Ringraziandola per la disponibilità, Le porgo i più cordiali saluti.
[#3]
Egr. Utente 98037,
è indispensabile che Lei riporti la esatta dicitura del referto.
Per quanto concerne la correlazione trauma stradale-lesione della cuffia dei rotatori direi che è in via ipotetica improbabile ma diamo un occhiata esatta al referto e poi ci risentiamo.
In attesa del referto buona domenica.
è indispensabile che Lei riporti la esatta dicitura del referto.
Per quanto concerne la correlazione trauma stradale-lesione della cuffia dei rotatori direi che è in via ipotetica improbabile ma diamo un occhiata esatta al referto e poi ci risentiamo.
In attesa del referto buona domenica.
[#4]
Ex utente
Egregio Dott. Mancini, scusandomi per il ritardo nella risposta, dovuto ad impegni lavorativi nelle zone colpite dal recente sisma, con la presente le cito ciò che è scritto nel'esito dell'ecografia così avrà il "quadro" completo, o quasi:
"Lesione lacerativa subtotale del tendine sovraspinato che appare assottigliato.
Non lesioni a carico del sottospinato e sottoscapolare.
Irregolarita del profilo osseo del trochite omerale come per distacco corticale.
Falda di versamento nella borsa subacromiondeltoidea e circostante il capo lungo bicipitale".
Cordialmente
"Lesione lacerativa subtotale del tendine sovraspinato che appare assottigliato.
Non lesioni a carico del sottospinato e sottoscapolare.
Irregolarita del profilo osseo del trochite omerale come per distacco corticale.
Falda di versamento nella borsa subacromiondeltoidea e circostante il capo lungo bicipitale".
Cordialmente
[#5]
Egr, Utente 98037,
dalla descrizione da Lei fornita la lacerazione del tendine non appare di natura post traumatica; plausibile, invece, quanto da Lei indicato in merito all'aggravamento che tale spalla possa aver avuto a seguito del trauma.
Per la valutazione occorre, come già indicato, la ovvia visita diretta.
Un ulteriore particolare (ma fondamentale) è se sua madre era trasportata anteriore oppure posteriore a destra a sinistra o al centro e se indossava le cinture di sicurezza.
In attesa
dalla descrizione da Lei fornita la lacerazione del tendine non appare di natura post traumatica; plausibile, invece, quanto da Lei indicato in merito all'aggravamento che tale spalla possa aver avuto a seguito del trauma.
Per la valutazione occorre, come già indicato, la ovvia visita diretta.
Un ulteriore particolare (ma fondamentale) è se sua madre era trasportata anteriore oppure posteriore a destra a sinistra o al centro e se indossava le cinture di sicurezza.
In attesa
[#7]
Gentile Utente,
confermando quanto già scritto dal dr Mancini, sarebbe anche utile sapere:
- quanti giorni sono intercorsi fra l'incidente stradale e l'ecografia della spalla destra;
- se il referto dell'ecografia da lei trascritto è o no completo, dato che manca ogni riferimento allo stato dei ventri muscolari, in particolare al loro trofismo, ovvero se sono muscoli normali o diminuiti di volume (cioè, ipotrofici);
- l'entità del tamponamento, se è stato più o meno violento (una stima indiretta la può dare il danno economico a carico della vettura e di che tipo di vettura si tratti).
Riguardo alla posizione, essendo sua madre passeggera anteriore, è probabile che la cintura di sicurezza, posizionata sulla spalla destra, possa avere esercitato una compressione sulla spalla stessa, aggravando una preesistente patologia degenerativa della cuffia dei rotatori o eventualmente concausando una lesione del tendine sovraspinato.
Una conclusione medico-legale, quindi, deve tenere conto sia dell'entità del tamponamento sia del trofismo dei muscoli della cuffia rispetto al tempo intercorso fra il trauma e l'ecografia sia della visita diretta della funzionalità della spalla; resta, quindi, indispensabile, anche un consulto di persona presso uno specialista in medicina legale.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti.
confermando quanto già scritto dal dr Mancini, sarebbe anche utile sapere:
- quanti giorni sono intercorsi fra l'incidente stradale e l'ecografia della spalla destra;
- se il referto dell'ecografia da lei trascritto è o no completo, dato che manca ogni riferimento allo stato dei ventri muscolari, in particolare al loro trofismo, ovvero se sono muscoli normali o diminuiti di volume (cioè, ipotrofici);
- l'entità del tamponamento, se è stato più o meno violento (una stima indiretta la può dare il danno economico a carico della vettura e di che tipo di vettura si tratti).
Riguardo alla posizione, essendo sua madre passeggera anteriore, è probabile che la cintura di sicurezza, posizionata sulla spalla destra, possa avere esercitato una compressione sulla spalla stessa, aggravando una preesistente patologia degenerativa della cuffia dei rotatori o eventualmente concausando una lesione del tendine sovraspinato.
Una conclusione medico-legale, quindi, deve tenere conto sia dell'entità del tamponamento sia del trofismo dei muscoli della cuffia rispetto al tempo intercorso fra il trauma e l'ecografia sia della visita diretta della funzionalità della spalla; resta, quindi, indispensabile, anche un consulto di persona presso uno specialista in medicina legale.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti.
[#8]
Ex utente
Egregi Medici, Vi ringrazio ambedue per gli ulteriori chiarimenti in merito, e da parte mia non posso che precisare quanto segue:
- mia madre era seduta davanti al posto del paseggero
- tra il sinistro e l'eco è trascorso circa un mese
- l'eco l'ha fatta da sola (io non potevo accompagnarla) da un radiologo specializzato e conosciuto, spiegando l'accaduto e portando tutta la documentazione in suo possesso, quindi anche le radiografie il cui esito l'ho scritto in precedenza
- l'esito dell'eco è trascritto integralmente e non sono in grado di giudicare gli eventuali motivi per cui, secondo quanto dite, parrebbe incompleto
- l'auto era una S.W.(Ford) ed il danno della stessa si aggira intorno al migliaio di Euro (portellone posteriore, fascione paraurti, manodopera, ecc)
Restando a disposizione per altri ed eventuali chiarimenti, Vi auguro buon lavoro e buona serata.
- mia madre era seduta davanti al posto del paseggero
- tra il sinistro e l'eco è trascorso circa un mese
- l'eco l'ha fatta da sola (io non potevo accompagnarla) da un radiologo specializzato e conosciuto, spiegando l'accaduto e portando tutta la documentazione in suo possesso, quindi anche le radiografie il cui esito l'ho scritto in precedenza
- l'esito dell'eco è trascritto integralmente e non sono in grado di giudicare gli eventuali motivi per cui, secondo quanto dite, parrebbe incompleto
- l'auto era una S.W.(Ford) ed il danno della stessa si aggira intorno al migliaio di Euro (portellone posteriore, fascione paraurti, manodopera, ecc)
Restando a disposizione per altri ed eventuali chiarimenti, Vi auguro buon lavoro e buona serata.
[#9]
Gentile Utente,
avevo chiesto se il referto dell'ecografia fosse completo solo per scrupolo; infatti, una ecografia non è sufficientemente idonea a valutare il trofismo muscolare, come, invece, una risonanza magnetica (RM); d'altra parte, una RM da effettuare ora, dato il tempo trascorso dal trauma, non potrebbe esserci di alcuna utilità.
Dato il modesto danno all'autovettura e il reperto radiografico di conflitto subacromiale per fatti artrosico-degenerativi, è difficile collegare la lesione del tendine del sovraspinato al trauma in esame.
Tuttavia, poichè la cintura di sicurezza può avere esercitato un certa compressione sulla spalla destra, concordo con il dr Mancini che il trauma possa avere aggravato sintomatologicamente la preesistente patologia di spalla; di ciò, certamente si può tenere conto, anche se in misura modesta, nella valutazione complessiva del danno.
Cordiali saluti.
avevo chiesto se il referto dell'ecografia fosse completo solo per scrupolo; infatti, una ecografia non è sufficientemente idonea a valutare il trofismo muscolare, come, invece, una risonanza magnetica (RM); d'altra parte, una RM da effettuare ora, dato il tempo trascorso dal trauma, non potrebbe esserci di alcuna utilità.
Dato il modesto danno all'autovettura e il reperto radiografico di conflitto subacromiale per fatti artrosico-degenerativi, è difficile collegare la lesione del tendine del sovraspinato al trauma in esame.
Tuttavia, poichè la cintura di sicurezza può avere esercitato un certa compressione sulla spalla destra, concordo con il dr Mancini che il trauma possa avere aggravato sintomatologicamente la preesistente patologia di spalla; di ciò, certamente si può tenere conto, anche se in misura modesta, nella valutazione complessiva del danno.
Cordiali saluti.
[#10]
Gent. Utente 98037,
nel confermare quanto detto dal collega le preciso che i soggetti non più giovanissimi che subiscono un trauma della strada sono da considerare come quei soprammobili/souvenir delle città d'arte, quelli che quando li scuoti e li agiti si solleva quel pulviscolo bianco che impiega molto tempo per riprendere la posizione precedente e la posizione precedente non è mai quella di prima e risulta assai difficile stabilire se adesso sta meglio o peggio di prima.
La valutazione medico legale, in casi in cui non è evidente un danno strumentalmente accertato, deve attenersi al requisito del buon senso sia da parte del medico di parte sia da parte del medico dell'assicurazione, oltre ovviamente una puntuale descrizione della sintomatologia al fine di poter stabilire con il maggior dettaglio possibile quanto di pertinenza del trauma in via diretta e quanto di pertinenza dell'aggravamento in via indiretta.
Sperando di non averle creato confusione ulteriore e ritornando al suo quesito iniziale, comunque le consiglio di far visitare sua mamma da uno specialista in medicina legale e raccomandando la massima sincerità nel far capire la differenza tra il prima ed il dopo trauma.
Auguri
nel confermare quanto detto dal collega le preciso che i soggetti non più giovanissimi che subiscono un trauma della strada sono da considerare come quei soprammobili/souvenir delle città d'arte, quelli che quando li scuoti e li agiti si solleva quel pulviscolo bianco che impiega molto tempo per riprendere la posizione precedente e la posizione precedente non è mai quella di prima e risulta assai difficile stabilire se adesso sta meglio o peggio di prima.
La valutazione medico legale, in casi in cui non è evidente un danno strumentalmente accertato, deve attenersi al requisito del buon senso sia da parte del medico di parte sia da parte del medico dell'assicurazione, oltre ovviamente una puntuale descrizione della sintomatologia al fine di poter stabilire con il maggior dettaglio possibile quanto di pertinenza del trauma in via diretta e quanto di pertinenza dell'aggravamento in via indiretta.
Sperando di non averle creato confusione ulteriore e ritornando al suo quesito iniziale, comunque le consiglio di far visitare sua mamma da uno specialista in medicina legale e raccomandando la massima sincerità nel far capire la differenza tra il prima ed il dopo trauma.
Auguri
[#11]
Ex utente
Egr.gio Dott. Mancini la ringrazio nuovamente per le precisazioni, come sempre chiarissime ed esaustive così come per gli "auguri" di cui credo mia madre abbia prorprio bisogno.
Da quello che ho capito parrebbe che il trauma subito abbia scombussolato una situazione patologica già esisistente, con la quale mia madre conviveva da tempo senza nemmeno sapere da cosa dovuta.
Beh, ora perlomeno un pò di chiarezza è stata fatta, come ad esempio la lesione del tendine della spalla che non sapeva di avere.
Probabilmente data l'età non credo sia opportuno intervenire chirurgicamente e comunque anche se fosse, conoscendo mia madre, so già che non lo farebbe.
Speriamo solo che quel "pulviscolo" non trovi correnti d'aria anomale e pertanto ritorni quanto prima nella sua posizione iniziale.
Per quanto concerne l'eventuale riparazione economica del danno subito, mi pare d'aver capito che la strada sia tutta in salita, inafatti se è consuetudine che i medici legali di controparte tendono a minimizzare i risarcimenti, a fronte di danni oggettivi e relativi postumi, figuriamoci in questo caso.
Speriamo perlomendo che mia madre recuperi il denaro speso sino ad oggi per visite, esami strumentali, fisioterapia, ecc. e quello che dovrà ancora spendere, altimenti il vecchi e saggio detto,"oltre al danno la beffa" credo le calzerà proprio a pennello.
Buona Domenica.
Da quello che ho capito parrebbe che il trauma subito abbia scombussolato una situazione patologica già esisistente, con la quale mia madre conviveva da tempo senza nemmeno sapere da cosa dovuta.
Beh, ora perlomeno un pò di chiarezza è stata fatta, come ad esempio la lesione del tendine della spalla che non sapeva di avere.
Probabilmente data l'età non credo sia opportuno intervenire chirurgicamente e comunque anche se fosse, conoscendo mia madre, so già che non lo farebbe.
Speriamo solo che quel "pulviscolo" non trovi correnti d'aria anomale e pertanto ritorni quanto prima nella sua posizione iniziale.
Per quanto concerne l'eventuale riparazione economica del danno subito, mi pare d'aver capito che la strada sia tutta in salita, inafatti se è consuetudine che i medici legali di controparte tendono a minimizzare i risarcimenti, a fronte di danni oggettivi e relativi postumi, figuriamoci in questo caso.
Speriamo perlomendo che mia madre recuperi il denaro speso sino ad oggi per visite, esami strumentali, fisioterapia, ecc. e quello che dovrà ancora spendere, altimenti il vecchi e saggio detto,"oltre al danno la beffa" credo le calzerà proprio a pennello.
Buona Domenica.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 7.4k visite dal 28/05/2009.
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