Invalidità da problemi cardiaci
Buongiorno, mi è stata riscontrata una insufficienza minima alla valvola mitralica, aortica e tricuspidale.
Essendo tabellate le insufficienze valvolari lievi con un mino e massimo (21 - 30) gradirei capire se tale range è riferito a una sola valvola o è da considerarsi, come ne mio caso, anche a più valvole?
Inoltre mi è stata refertata una dilatazione all' aorta toracica e ipertensione artefiosa con ipertrofia ventricolare sinistra (causa anche di una encefalopatia vascolare multinfartuale) e tachicardia sinusale, tutte patologie non tabellate nella invalidità civile ma presenti nelle linee guida INPS come invalidanti.
In questo caso non ho diritto ad averle riconosciute?
oppure vanno considerate per analogia?
Ringrazio anticipatamente per la risposta
Essendo tabellate le insufficienze valvolari lievi con un mino e massimo (21 - 30) gradirei capire se tale range è riferito a una sola valvola o è da considerarsi, come ne mio caso, anche a più valvole?
Inoltre mi è stata refertata una dilatazione all' aorta toracica e ipertensione artefiosa con ipertrofia ventricolare sinistra (causa anche di una encefalopatia vascolare multinfartuale) e tachicardia sinusale, tutte patologie non tabellate nella invalidità civile ma presenti nelle linee guida INPS come invalidanti.
In questo caso non ho diritto ad averle riconosciute?
oppure vanno considerate per analogia?
Ringrazio anticipatamente per la risposta
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Spett.le Utente,
ritengo che le insufficienze valvolari definite "minime" non siano suscettibili di valutazione, fintanto che non determinano effetti dal punto di vista emodinamico. Stessa cosa per la tachicardia sinusale.
Per quanto riguarda l'ipertensione arteriosa, la valutazione concerne non tanto l'infermità in quanto tale, ma piuttosto i danni d'organo che, nelle forme più gravi, vengono determinati (l'ipertrofia ventricolare sinistra è uno di questi, e dovrebbe essere valutata sulla base della scala NYHA nelle varie classi).
Distinti Saluti.
ritengo che le insufficienze valvolari definite "minime" non siano suscettibili di valutazione, fintanto che non determinano effetti dal punto di vista emodinamico. Stessa cosa per la tachicardia sinusale.
Per quanto riguarda l'ipertensione arteriosa, la valutazione concerne non tanto l'infermità in quanto tale, ma piuttosto i danni d'organo che, nelle forme più gravi, vengono determinati (l'ipertrofia ventricolare sinistra è uno di questi, e dovrebbe essere valutata sulla base della scala NYHA nelle varie classi).
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 12/06/2021.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.