Le dispiacerebbe vedersi togliere quel poco
Gento.mo Dottore
Mia zia (78 anni) vorrebbe chiedere l'invalidità per le seguenti infermità (certificate dal medico di famiglia):
-Discopatie multiple rachide lombare e cervicale
-piede piatto doloroso
-ernia iatale
-pregressa ischemia cerebrale.
Il problema è questo: ammesso che le venga assegnata l'invalidità, c'è il rischio che le venga revocata la patente?
Nonostante l'età, guida ancora bene e le dispiacerebbe vedersi togliere quel poco di autosufficienza, anche perchè col piede piatto degenerativo non riesce assolutamente a camminare.
La ringrazio infinitamente se vorrà rispondermi e le auguro una buona giornata.
Mia zia (78 anni) vorrebbe chiedere l'invalidità per le seguenti infermità (certificate dal medico di famiglia):
-Discopatie multiple rachide lombare e cervicale
-piede piatto doloroso
-ernia iatale
-pregressa ischemia cerebrale.
Il problema è questo: ammesso che le venga assegnata l'invalidità, c'è il rischio che le venga revocata la patente?
Nonostante l'età, guida ancora bene e le dispiacerebbe vedersi togliere quel poco di autosufficienza, anche perchè col piede piatto degenerativo non riesce assolutamente a camminare.
La ringrazio infinitamente se vorrà rispondermi e le auguro una buona giornata.
[#1]
Gentile Utente,
considerando le patologie riferite e il fatto che guidi ancora l'autovettura, a parte l'età, credo che difficilmente sua zia abbia il 100% di invalidità, mentre scarto a priori il diritto alla indennità di accompagnamento.
Non vedo quindi, a cosa potrebbe servire la domanda di invalidità.
Ha qualche esigenza particolare?
Cordiali saluti.
considerando le patologie riferite e il fatto che guidi ancora l'autovettura, a parte l'età, credo che difficilmente sua zia abbia il 100% di invalidità, mentre scarto a priori il diritto alla indennità di accompagnamento.
Non vedo quindi, a cosa potrebbe servire la domanda di invalidità.
Ha qualche esigenza particolare?
Cordiali saluti.
Mario Corcelli, MD
Milano - specialista Medicina Legale e Igiene-Tecnica Ospedaliera
http://www.medico-legale.it
[#2]
Utente
Si, viste le difficoltà di deambulazione ed i forti dolori ai piedi per il piede piatto degenarativo, l'ortopedico le ha prescritto delle calzature ortopediche con plantare, che hanno un costo altissimo, (circa una mensilità della sua pensione) quindi consigliava la domanda di invalidità per questo motivo.
La ringrazio per avermi risposto così celermente.
La ringrazio per avermi risposto così celermente.
[#3]
Gentile Utente,
Hanno diritto all'assistenza protesica gli invalidi civili con invalidità superiore a 1/3.
Il piede piatto bilaterale non complicato è tabellato 7%, quello monolaterale non complicato 4%; nulal si dice nella tabella riguardo al piede piatto complicato.
Il verbale di invalidità deve contenere, per i maggiori di anni 18, una patologia attinente la prescrizione.
Una volta ottenuta l'invalidità, la domanda per l'assistenza protesica va fatta all'apposito ufficio dell'ASL
L'assistenza protesica deve essere chiesta alla Asl di residenza dal medico specialista. La Asl valuta la richiesta e rilascia l'autorizzazione entro venti giorni. Oltre questo termine, l'autorizzazione s'intende concessa. L'autorizzazione deve essere rinnovata periodicamente, secondo il tipo di protesi e secondo i regolamenti regionali.
Gli elenchi ovviamente non possono comprendere tutti i prodotti esistenti, sia per scelta e per contenere i costi, sia perché sarebbe impossibile mantenere un elenco aggiornato e onnicomprensivo.
Nel suo caso, la commissione invalidi civili dell'ASL potrà valutare se il suo piattismo bilaterale è talmente grave da necessitare di calzatura ortopedica.
Per maggiori informazioni, vada ai seguenti link:
http://www.handylex.org/stato/dpcmlea.shtml
Decreto Ministeriale - Ministero della Sanità - 27 agosto 1999, n. 332
Cordiali saluti.
Hanno diritto all'assistenza protesica gli invalidi civili con invalidità superiore a 1/3.
Il piede piatto bilaterale non complicato è tabellato 7%, quello monolaterale non complicato 4%; nulal si dice nella tabella riguardo al piede piatto complicato.
Il verbale di invalidità deve contenere, per i maggiori di anni 18, una patologia attinente la prescrizione.
Una volta ottenuta l'invalidità, la domanda per l'assistenza protesica va fatta all'apposito ufficio dell'ASL
L'assistenza protesica deve essere chiesta alla Asl di residenza dal medico specialista. La Asl valuta la richiesta e rilascia l'autorizzazione entro venti giorni. Oltre questo termine, l'autorizzazione s'intende concessa. L'autorizzazione deve essere rinnovata periodicamente, secondo il tipo di protesi e secondo i regolamenti regionali.
Gli elenchi ovviamente non possono comprendere tutti i prodotti esistenti, sia per scelta e per contenere i costi, sia perché sarebbe impossibile mantenere un elenco aggiornato e onnicomprensivo.
Nel suo caso, la commissione invalidi civili dell'ASL potrà valutare se il suo piattismo bilaterale è talmente grave da necessitare di calzatura ortopedica.
Per maggiori informazioni, vada ai seguenti link:
http://www.handylex.org/stato/dpcmlea.shtml
Decreto Ministeriale - Ministero della Sanità - 27 agosto 1999, n. 332
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.7k visite dal 07/05/2009.
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