Visita di revisione invalidità e handicap
Buongiorno dottore.
Innanzitutto vorrei ringraziarla del tempo che mi dedicherà e poi vorrei porle dei quesiti a cui il patronato da cui mi servo da tanti anni non ha saputo dare risposta.
Il 5 dicembre del 2019 ho fatto la domanda invalidità civile (aggravamento) e la domanda per la legge 104.
Dopo vari solleciti sono riuscita a fare la visita l'11dicembre 2020 e mi hanno riconosciuta invalida civile al 100% con diritto all'accompagno e portatrice di handicap in situazione di gravità articolo 3 comma 3.
Nel verbale di invalidità c'è anche scritto che sono invalida con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta articolo 381 del DPR 495 /92 e che sono invalida totale e permanente inabilità lavorativa al 100% e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani legge 18/1980 la diagnosi dice: bpco in ossigeno terapia 24h/die in paziente affetto da disturbo d'ansia ipotiroidismo e scoliosi dorso lombare.
E fin qui tutto bene.
Il problema nasce dal fatto che sono stata fatta rivedibile a giugno 2021 che significa fra 6 mesi.
Al patronato quando ho fatto presente che una delle patologie di cui sono affetta, rientra fra quelle non più revisionabili e neppure soggette a controlli a campione, mi hanno risposto che l'INPS fa come gli pare e che se decide di farmi rivedibile può farlo.
Io non credo che sia giusto ciò che mi hanno detto al patronato e quindi mi rivolgo a lei che spero saprà dirmi cosa devo fare.
Io non vorrei fare ricorso ma se dovessi farlo visto che dura anni, le provvidenze, le esenzioni, i permessi 104, verrebbero sospese?
Potrei ricorrere l'autotutela per far correggere l'errore?
E come si fa?
Ho le idee un po' confuse, anche perché dalla visita collegiale alla eventuale revisione, passerebbero neppure 6 mesi (covid permettendo) e non avrei neppure modo di poter prendere appuntamenti ed effettuare nuove visite dagli specialisti per produrre nuove certificazioni.
Spero che lei possa aiutarmi.
La ringrazio e le auguro buon lavoro e buon anno.
Innanzitutto vorrei ringraziarla del tempo che mi dedicherà e poi vorrei porle dei quesiti a cui il patronato da cui mi servo da tanti anni non ha saputo dare risposta.
Il 5 dicembre del 2019 ho fatto la domanda invalidità civile (aggravamento) e la domanda per la legge 104.
Dopo vari solleciti sono riuscita a fare la visita l'11dicembre 2020 e mi hanno riconosciuta invalida civile al 100% con diritto all'accompagno e portatrice di handicap in situazione di gravità articolo 3 comma 3.
Nel verbale di invalidità c'è anche scritto che sono invalida con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta articolo 381 del DPR 495 /92 e che sono invalida totale e permanente inabilità lavorativa al 100% e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani legge 18/1980 la diagnosi dice: bpco in ossigeno terapia 24h/die in paziente affetto da disturbo d'ansia ipotiroidismo e scoliosi dorso lombare.
E fin qui tutto bene.
Il problema nasce dal fatto che sono stata fatta rivedibile a giugno 2021 che significa fra 6 mesi.
Al patronato quando ho fatto presente che una delle patologie di cui sono affetta, rientra fra quelle non più revisionabili e neppure soggette a controlli a campione, mi hanno risposto che l'INPS fa come gli pare e che se decide di farmi rivedibile può farlo.
Io non credo che sia giusto ciò che mi hanno detto al patronato e quindi mi rivolgo a lei che spero saprà dirmi cosa devo fare.
Io non vorrei fare ricorso ma se dovessi farlo visto che dura anni, le provvidenze, le esenzioni, i permessi 104, verrebbero sospese?
Potrei ricorrere l'autotutela per far correggere l'errore?
E come si fa?
Ho le idee un po' confuse, anche perché dalla visita collegiale alla eventuale revisione, passerebbero neppure 6 mesi (covid permettendo) e non avrei neppure modo di poter prendere appuntamenti ed effettuare nuove visite dagli specialisti per produrre nuove certificazioni.
Spero che lei possa aiutarmi.
La ringrazio e le auguro buon lavoro e buon anno.
[#1]
Gentile Signora,
Al Patronato Le hanno dato indicazioni corrette.
Le suggerisco di non impelagarsi assolutamente in un ricorso per adesso, ma di attendere serenamente di essere chiamata alla revisione: se la condizione clinica rimane invariata, non dovrebbero esserci i presupposti per riformare il giudizio, ed ove venisse mutato, in quel momento potrà presentare il ricorso.
Distinti Saluti.
Al Patronato Le hanno dato indicazioni corrette.
Le suggerisco di non impelagarsi assolutamente in un ricorso per adesso, ma di attendere serenamente di essere chiamata alla revisione: se la condizione clinica rimane invariata, non dovrebbero esserci i presupposti per riformare il giudizio, ed ove venisse mutato, in quel momento potrà presentare il ricorso.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Buonasera dottore la ringrazio per la risposta velocissima. Credo che il suo sia un ottimo consiglio e che sicuramente seguirò. Volevo solo dire e non riesco proprio a capire perché mai ci sono delle leggi che vengono sistematicamente calpestate. Trovo che sia un assurda perdita di energie tempo e denaro di tutti noi contribuenti. Se la legge prevede che non va fatta la visita di revisione per alcune patologie, perché mai prevedere invece di farne una a sei mesi e sottolineo sei mesi come se nel frattempo potesse essere cambiato qualcosa. Comunque mi scusi lo sfogo continua a ringraziarla tantissimo del consiglio che come le ho detto seguirò sicuramente perché è la scelta migliore. Grazie del tempo che mi ha dedicato Buona serata e buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 04/01/2021.
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