Invalidità per neuropatia e sieropositività
Buonasera, sono un ragazzo di 34 anni, sieropositivo in terapia da circa un anno e con una neuropatia distale di tipo cmt (la cosiddetta malattia invisibile).
Presento un’atrofia muscolare avanzata agli arti inferiori (polpacci), diminuzione della forza agli arti superiori e un’ernia lombare.
Oltre a questo ho difficoltà motorie visibili, piede cadente, inciampo spesso, continui crampi alla coscia, polpacci e spalla, difficoltà a fare scale, abbassarmi e tirarmi su, saltare, correre e stare su punte o talloni.
Volevo capire se ho del margine per una richiesta di invalidità per poter chiedere a lavorare un cambio mansione e più o meno su quale percentuale potrei essere.
Presento un’atrofia muscolare avanzata agli arti inferiori (polpacci), diminuzione della forza agli arti superiori e un’ernia lombare.
Oltre a questo ho difficoltà motorie visibili, piede cadente, inciampo spesso, continui crampi alla coscia, polpacci e spalla, difficoltà a fare scale, abbassarmi e tirarmi su, saltare, correre e stare su punte o talloni.
Volevo capire se ho del margine per una richiesta di invalidità per poter chiedere a lavorare un cambio mansione e più o meno su quale percentuale potrei essere.
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Spett.le Utente,
per poter ottenere una limitazione nella mansione specifica, oppure un cambio di mansione, non è tanto necessario esibire un verbale di invalidità civile od una percentuale di invalidità, quanto effettuare una visita con il cosiddetto Medico Competente Aziendale, che in sede di sorveglianza sanitaria del lavoratore può stabilire le opportune prescrizioni o limitazioni, ove l'attività svolta nella mansione possa essere di pregiudizio per la salute del lavoratore stesso.
Distinti Saluti.
per poter ottenere una limitazione nella mansione specifica, oppure un cambio di mansione, non è tanto necessario esibire un verbale di invalidità civile od una percentuale di invalidità, quanto effettuare una visita con il cosiddetto Medico Competente Aziendale, che in sede di sorveglianza sanitaria del lavoratore può stabilire le opportune prescrizioni o limitazioni, ove l'attività svolta nella mansione possa essere di pregiudizio per la salute del lavoratore stesso.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.4k visite dal 10/09/2020.
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