Causa legale post intervento lca molto dubbio
Buonasera.
Vorrei sottoporre alla vostra cortese attenzione una problematica, vengo subito al dunque:
sono stato sottoposto ad intervento di ricostruzione del LCA 2 anni fa circa, dopo una diagnosi che mi ha sempre destato molti sospetti.
Premetto che non ho mai avuto infortuni tali da giustificare la suddetta lesione, avvertivo semplicemente da un pò di tempo un fastidio al ginocchio.
Qualche tempo prima, durante una partita di beach volley avevo avvertito un lieve dolore e, dopo pochi giorni, nell' alzarmi da una sedia, ho avuto una fitta intensissima in sede poplitea (probabile cisti di baker), così decisi di andare da un ortopedico "in gamba", indicatomi da amici.
Dopo la prima visita, torno dal medico con la RMN e, dopo averla visionata (referto negativo in merito alla lesione LCA, positivo per semplici fenomeni degenerativi), individua immediatamente la lesione, ed effettua come controprova il test del cassetto, esclamando "eh si, guarda qui come balla, a momenti esco dalla porta per quanto è lasso!! "
Importante premessa, in quel periodo ero uno studente al 3 anno di fisioterapia, ed ero già stato visitato da altri ortopedici/fisiatri, nessuno mi aveva diagnosticato la lesione, quindi mi sorprese la sua diagnosi, ma in quel momento ritenni che avevo trovato "uno bravo veramente".
Nel giorno del prericovero, l' ortopedico mi invitò a stare tranquillo perchè, se la lesione non fosse stata presente, avrebbe "richiuso tutto" e non avrebbe toccato il legamento (ma come?
non aveva individuato subito, alla prima visita, la rottura!?
?
)
Non convinto del suo atteggiamento, prenotai una visita da un altro ortopedico specializzato nelle problematiche del ginocchio, che negò assolutamente la lesione del LCA, diagnosticandomi una semplice condropatia.
Nonostante questo, forse anche perchè ero in un periodo di forte stress (università, lavoro e figlio piccolo) l' idea di farmi operare e staccare un pò la spina rappresentava uno spiraglio di riposo, e accettai.
La mattina dell' intervento, dissi al medico però di non operarmi se non fosse stato necessario.
Sotto i ferri, mi dissero "e quando la vedeva questa lesione la risonanza!! ! " E io pensai nuovamente: "come?
il medico, appena visionata la RMN al pc, ha subito confermato la lesione!! ", ma non dissi nulla a loro.
Per farvela breve, da laureato, ho lavorato come fisioterapista per questo medico, altri pazienti hanno avuto la stessa diagnosi (aveva un duplice interesse ad operare), puntualmente smentita da altri ortopedici.
Io continuo ad avere problemi, stavolta ben più gravi e dolorosi di prima, e nonostante punture e infiltrazioni con un altro ortopedico, non risolvo, zoppico e sto male.
Non lavoro più con lui, è un medico molto superficiale, e l’ unica cosa che mi diceva era rinforza il vasto mediale, guarda qui che bell’ intervento ti ho fatto!
Vorrei sapere gentilmente se e in che modo posso muovermi legalmente nei suoi confronti.
Attendo un vostro gentile riscontro, grazie.
Vorrei sottoporre alla vostra cortese attenzione una problematica, vengo subito al dunque:
sono stato sottoposto ad intervento di ricostruzione del LCA 2 anni fa circa, dopo una diagnosi che mi ha sempre destato molti sospetti.
Premetto che non ho mai avuto infortuni tali da giustificare la suddetta lesione, avvertivo semplicemente da un pò di tempo un fastidio al ginocchio.
Qualche tempo prima, durante una partita di beach volley avevo avvertito un lieve dolore e, dopo pochi giorni, nell' alzarmi da una sedia, ho avuto una fitta intensissima in sede poplitea (probabile cisti di baker), così decisi di andare da un ortopedico "in gamba", indicatomi da amici.
Dopo la prima visita, torno dal medico con la RMN e, dopo averla visionata (referto negativo in merito alla lesione LCA, positivo per semplici fenomeni degenerativi), individua immediatamente la lesione, ed effettua come controprova il test del cassetto, esclamando "eh si, guarda qui come balla, a momenti esco dalla porta per quanto è lasso!! "
Importante premessa, in quel periodo ero uno studente al 3 anno di fisioterapia, ed ero già stato visitato da altri ortopedici/fisiatri, nessuno mi aveva diagnosticato la lesione, quindi mi sorprese la sua diagnosi, ma in quel momento ritenni che avevo trovato "uno bravo veramente".
Nel giorno del prericovero, l' ortopedico mi invitò a stare tranquillo perchè, se la lesione non fosse stata presente, avrebbe "richiuso tutto" e non avrebbe toccato il legamento (ma come?
non aveva individuato subito, alla prima visita, la rottura!?
?
)
Non convinto del suo atteggiamento, prenotai una visita da un altro ortopedico specializzato nelle problematiche del ginocchio, che negò assolutamente la lesione del LCA, diagnosticandomi una semplice condropatia.
Nonostante questo, forse anche perchè ero in un periodo di forte stress (università, lavoro e figlio piccolo) l' idea di farmi operare e staccare un pò la spina rappresentava uno spiraglio di riposo, e accettai.
La mattina dell' intervento, dissi al medico però di non operarmi se non fosse stato necessario.
Sotto i ferri, mi dissero "e quando la vedeva questa lesione la risonanza!! ! " E io pensai nuovamente: "come?
il medico, appena visionata la RMN al pc, ha subito confermato la lesione!! ", ma non dissi nulla a loro.
Per farvela breve, da laureato, ho lavorato come fisioterapista per questo medico, altri pazienti hanno avuto la stessa diagnosi (aveva un duplice interesse ad operare), puntualmente smentita da altri ortopedici.
Io continuo ad avere problemi, stavolta ben più gravi e dolorosi di prima, e nonostante punture e infiltrazioni con un altro ortopedico, non risolvo, zoppico e sto male.
Non lavoro più con lui, è un medico molto superficiale, e l’ unica cosa che mi diceva era rinforza il vasto mediale, guarda qui che bell’ intervento ti ho fatto!
Vorrei sapere gentilmente se e in che modo posso muovermi legalmente nei suoi confronti.
Attendo un vostro gentile riscontro, grazie.
[#1]
Spett.le Utente,
il racconto non lascia scampo, ma purtroppo le cause civili non si basano su racconti, bensì su prove obiettive e certe.
Raccolga quante più prove riesce, e le sottoponga ad un legale esperto in cause per colpa medica.
Distinti Saluti.
il racconto non lascia scampo, ma purtroppo le cause civili non si basano su racconti, bensì su prove obiettive e certe.
Raccolga quante più prove riesce, e le sottoponga ad un legale esperto in cause per colpa medica.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Gentile dottore, grazie della risposta.
Cercherò nella mia regione il professionista che mi ha indicato (se conosce un modo diretto, un elenco speciale o altro per cercarlo, le chiederei gentilmente di indicarmelo).
Mi consenta di chiederle una ulteriore precisazione: se non erro, sarebbe necessaria una perizia di un altro ortopedico che accerti lo svolgersi degli eventi. Da inesperto in materia, ma consapevole degli aspetti collaterali del caso, mi viene da pensare che difficilmente un medico si metta contro un altro medico.
Posso chiederle il suo parere in merito?
Cercherò nella mia regione il professionista che mi ha indicato (se conosce un modo diretto, un elenco speciale o altro per cercarlo, le chiederei gentilmente di indicarmelo).
Mi consenta di chiederle una ulteriore precisazione: se non erro, sarebbe necessaria una perizia di un altro ortopedico che accerti lo svolgersi degli eventi. Da inesperto in materia, ma consapevole degli aspetti collaterali del caso, mi viene da pensare che difficilmente un medico si metta contro un altro medico.
Posso chiederle il suo parere in merito?
[#3]
Spett.le Utente,
in ambito peritale, un professionista dovrebbe elaborare una relazione "pro veritate", cioè analizzare rigorosamente il profilo di colpa, ove riscontrabile e verificabile, senza pregiudizi nè condizionamenti.
Lasci comunque la scelta del perito all'avvocato che tutelerà i Suoi interessi.
Distinti Saluti.
in ambito peritale, un professionista dovrebbe elaborare una relazione "pro veritate", cioè analizzare rigorosamente il profilo di colpa, ove riscontrabile e verificabile, senza pregiudizi nè condizionamenti.
Lasci comunque la scelta del perito all'avvocato che tutelerà i Suoi interessi.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 970 visite dal 29/07/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.