Algida caviglia
Buongiorno.
Sono 4 anni per via di un edema osseo soffro di Algida persistente alla caviglia sx.
Constatato dopo visite specialistiche, esami e tutte le cure possibili che non è operabile e che tutte le cure non hanno fatto nessun effetto e oramai il dolore e diventato cronico e quindi molto foloroso sotto carico (in piedi quindi) Ora mi trovo in difficoltà perché ho perso il lavoro a contratto determinato come cameriera non riuscendo più ad adempiere al servizio.
Ho diritto alla categoria protetta o ho altre agevolazioni?
Perché non so più cosa fare...Grazie
Sono 4 anni per via di un edema osseo soffro di Algida persistente alla caviglia sx.
Constatato dopo visite specialistiche, esami e tutte le cure possibili che non è operabile e che tutte le cure non hanno fatto nessun effetto e oramai il dolore e diventato cronico e quindi molto foloroso sotto carico (in piedi quindi) Ora mi trovo in difficoltà perché ho perso il lavoro a contratto determinato come cameriera non riuscendo più ad adempiere al servizio.
Ho diritto alla categoria protetta o ho altre agevolazioni?
Perché non so più cosa fare...Grazie
[#1]
Gentile Signora,
il "diritto" all'appartenenza alle codiddette categorie protette si ha dopo che l'interessato è stato riconosciuto invalido civile con una percentuale di riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%.
Pertanto, ove volesse avvalersi delle agevolazioni lavorative (liste di collocamento riservate) deve in primo luogo presentare istanza di riconoscimento di invalidità civile ed attendere la convocazione a visita dall'apposita Commissione e, successivamente, verificare nel verbale che Le verrà spedito se risulta una percentuale del 46% o superiore, cosa che Le consentirebbe, dopo un'ulteriore visita per la verifica delle abilità residue, di poter essere iscritta nelle apposite liste nella categoria invalidi civili.
Piuttosto, tenga presente che nelle tabelle delle menomazioni dell'invalidità civile (D.M. 2/2/1992) è valutata 46% l'amputazione della caviglia a livello tarso-metatarsica, mentre è valutata 35% l'amputazione del piede.
A mio parere sarà quindi difficile che una condizione di "algìa alla caviglia" (non algida, ma algìa pronunciato con l'accento sulla ì) venga valutata con la percentuale necessaria.
Distinti Saluti.
il "diritto" all'appartenenza alle codiddette categorie protette si ha dopo che l'interessato è stato riconosciuto invalido civile con una percentuale di riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%.
Pertanto, ove volesse avvalersi delle agevolazioni lavorative (liste di collocamento riservate) deve in primo luogo presentare istanza di riconoscimento di invalidità civile ed attendere la convocazione a visita dall'apposita Commissione e, successivamente, verificare nel verbale che Le verrà spedito se risulta una percentuale del 46% o superiore, cosa che Le consentirebbe, dopo un'ulteriore visita per la verifica delle abilità residue, di poter essere iscritta nelle apposite liste nella categoria invalidi civili.
Piuttosto, tenga presente che nelle tabelle delle menomazioni dell'invalidità civile (D.M. 2/2/1992) è valutata 46% l'amputazione della caviglia a livello tarso-metatarsica, mentre è valutata 35% l'amputazione del piede.
A mio parere sarà quindi difficile che una condizione di "algìa alla caviglia" (non algida, ma algìa pronunciato con l'accento sulla ì) venga valutata con la percentuale necessaria.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 695 visite dal 20/02/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.