Certificato medico
Egregi Dottori, oggi sono stato per mia moglie, al centro salute mentale di appartenenza, per richiedere un CERTIFICATO da presentare alla imminente visita di revisione INPS (invalidità civile).
Lo psichiatra che segue mia moglie mi ha riferito che Non può più emettere certificati di quel tipo; e che mi poteva fare solo una relazione sul periodo che si è in cura in quel centro, sulla terapia farmacologia ecc... senza però precisare sulla gravità o meno della diagnosi
Vi chiedo: che documentazione posso portare alla visita INPS in sostituzione di quel CERTIFICATO psichiatrico che "accertata la gravità del disturbo" con relativa ripercussione sulla vita quotidiana?
Poi è vero che gli psichiatri hanno avuto disposizioni a NON fare più certificati?
Oppure sono stato liquidato con una balla?
CARI SALUTI
Lo psichiatra che segue mia moglie mi ha riferito che Non può più emettere certificati di quel tipo; e che mi poteva fare solo una relazione sul periodo che si è in cura in quel centro, sulla terapia farmacologia ecc... senza però precisare sulla gravità o meno della diagnosi
Vi chiedo: che documentazione posso portare alla visita INPS in sostituzione di quel CERTIFICATO psichiatrico che "accertata la gravità del disturbo" con relativa ripercussione sulla vita quotidiana?
Poi è vero che gli psichiatri hanno avuto disposizioni a NON fare più certificati?
Oppure sono stato liquidato con una balla?
CARI SALUTI
[#1]
Spett.le Utente,
per quanto mi risulta non esiste una norma generale che impedisca ad uno Psichiatra di certificare dal punto di vista clinico, oltre alla diagnosi, alla terapia in atto ed i disturbi residui, la gravità della patolgia riscontrata.
Potrebbe trattarsi di un regolamento interno della struttura sanitaria, ma anche ciò mi pare improbabile.
Questo tuttavia non significa che lo Psichiatra debba "obtorto collo" giudicare come grave una patologia che grave non è, soprattutto per i casi dubbi, che sono soggetti a successivo accertamento medico-legale.
In questi casi, se non è possibile accertare la gravità del disturbo, è più che corretto che lo Psichiatra si astenga dall'esprimere un giudizio sulla gravità e si limiti alla diagnosi.
Distinti Saluti.
per quanto mi risulta non esiste una norma generale che impedisca ad uno Psichiatra di certificare dal punto di vista clinico, oltre alla diagnosi, alla terapia in atto ed i disturbi residui, la gravità della patolgia riscontrata.
Potrebbe trattarsi di un regolamento interno della struttura sanitaria, ma anche ciò mi pare improbabile.
Questo tuttavia non significa che lo Psichiatra debba "obtorto collo" giudicare come grave una patologia che grave non è, soprattutto per i casi dubbi, che sono soggetti a successivo accertamento medico-legale.
In questi casi, se non è possibile accertare la gravità del disturbo, è più che corretto che lo Psichiatra si astenga dall'esprimere un giudizio sulla gravità e si limiti alla diagnosi.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
La ringrazio Dott Mascotti per il chiarimento, ma avendo avuto di nuovo modo di sentire lo Psichiatra, mi ha suggerito di fare richiesta per la cartella clinica,ove secondo lui, c è annotato tutto: diagnosi, gravità, terapia, frequenza di appuntamenti al CMS .
Proverò a richiederla e speriamo che serva allo scopo
CARI SALUTI
Proverò a richiederla e speriamo che serva allo scopo
CARI SALUTI
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 14/02/2020.
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