Disturbo bipolare e invalidità civile

Egregio dottore,
Sono un uomo di 39 anni, laureato, vivo nell'Italia settentrionale.
Una settimana fa ho effettuato la visita per invalidità civile in merito a due patologie: disturbo bipolare e intervento post ureterectomia per idronefrosi.

Sono un po' allarmato per quanto concerne il disturbo bipolare di tipo II, poiché mi è stato detto che con tale patologia la percentuale sarà molto alta e comporterà gravi conseguenze sul lavoro e sulla patente di guida.
È vero che rischio seri problemi sul lavoro?
Siccome sono precario non vorrei che dopo la presentazione della domanda di invalidità per una patologia psichiatrica così non mi venga rinnovato il contratto.
Grazie anticipatamente.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,

il riconoscimento formale della condizione di "invalido civile" non produce alcuna conseguenza sull'idoneità al lavoro, atteso che il lavoratore viene giudicato nei riguardi della idoneità alla mansione specifica dal medico competente aziendale, che dovrebbe averne già valutato la condizione clinica in funzione dei rischi lavorativi, stabilendone con l'apposito giudizio l'idoneità o meno.

Differente è invece la situazione concernente l'idoneità alla guida, per la quale le Commissioni accertatrici dell'invalidità civile segnalano alla Motorizzazione i casi che possono comportare pregiudizio alla sicurezza nella guida.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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