Porto d'armi attacchi di panico

Salve a tutti
Ecco cosa è successo: per circa 3 anni ho sofferto di attacchi di panico e li ho curati andando dallo psicologo al Centro Salute Mentale, presso USL/ ASL della mia città e andavo una volta alla settimana dal mio medico di base per farmi stampare due ricette mediche, una per la terapia individuale e una per la terapia di gruppo.

Aggiungo anche che questi attacchi di panico li ho curati avendo solo ed esclusivamente attraverso delle sedute con un colloquio di circa 60 minuti con lo psicologo e aggiungo che non ho mai preso medicine, né avuto ricoveri presso strutture psichiatriche, né tso o roba del genere.

Dopo 3 anni ho interrotto la terapia non riuscendo a trovare un lavoro per potermi pagare la terapia.

Poi sono passati 2/3 anni dall'interruzione della terapia, sono andato dal mio medico di base ed ho chiesto il certificato anamnestico per porto d’armi e sul certificato il medico di base ha segnalato che ho avuto un lieve disturbo d'ansia che però è PREGRESSO.

Quando mi ha fatto il certificato medico mi ha detto anche che l’ha dovuto inserire (IL LIEVE DISTURBO D’ANSIA PREGRESSO) anche perché sul suo pc sono registrate le ricette mediche che gli ho chiesto perché queste ricette mediche a sua volta sono state registrate presso l’USL/ASL della mia città dove ho conseguito le sedute con lo psicologo presso il Centro Salute Mentale.

Sono poi andato alla medicina legale dell'USL/ASL e il medico legale si è rifiutato di rilasciarmi il certificato medico nonostante il disturbo d'ansia sia PREGRESSO.

Così sono venuto a conoscenza di questo problema.

Ora io non soffro più da anni di attacchi di panico.

Stavo pensando pure se posso chiede una copia della mia cartella clinica del Centro Salute Mentale.

Quello che vi chiedo come posso risolvere questo problema?

Voglio conseguire il porto d’armi per uso sportivo essendo disoccupato per poi essere eventualmente assunto presso un istituto di vigilanza come guardia giurata.

Grazie mille.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

la struttura medico-legale che ha espresso giudizio negativo sul rilascio del porto d'armi, a mente del Decreto Ministeriale del 28 aprile 1998, deve comunicare tale giudizio entro 5 giorni all'autorità di Pubblica Sicurezza competente per territorio di residenza anagrafica dell'interessato.

Avverso il giudizio negativo l'interessato può, nel termine di trenta giorni, proporre ricorso ad un collegio medico costituito presso l'U.S.L. competente, di norma a livello provinciale, composto da almeno tre medici, pubblici dipendenti, di cui uno specialista in medicina legale delle assicurazioni, ed integrato di volta in volta da specialisti nelle patologie inerenti al caso specifico. L'esito del ricorso viene comunicato entro cinque giorni all'interessato ed alla competente struttura di pubblica sicurezza. Tutti gli accertamenti sanitari e le prestazioni di laboratorio e strumentali derivanti dall'applicazione del presente decreto sono posti a totale carico del richiedente.

Questa è la procedura attualmente vigente, per quanto è a mia conoscenza.

Le faccio presente che, nel periodo in cui ho avuto occasione di svolgere la funzione di medico certificatore per tale settore, in un caso come il Suo avrei emesso giudizio negativo, in quanto il disturbo da attacchi di panico, anche se attualmente non cagiona disturbi, è purtroppo soggetto a recidive, che potrebbero configurare una condizione in cui diminuisce, anche se temporaneamente, la capacità di intendere e di volere.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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