Un centro medico
Gentile Medici Italia sono un operatore sanitario e lavoro presso un centro medico di riabilitazione per disabili. In data 28/02/2009 un disabile in stato di agitazione mi colpì in zona occipitale con una sedia. Poiché dolorante mi recai in ospedale dove poiché da RX al cranio non si rilevarono fratture mi diedero solo 3 giorni di infortunio. I postumi del colpo alla testa sono stati bel altri e cioé frequenti stati di cefalea, vertigini, cervicalgia e disturbi del sonno. Così il medico di base mi diede altri 7 giorni allo scadere dei quali l'INAIl mi convocò per una visita neurologica. L'esito della visita, nonostante spegaii al neurologo che i sintomi che accusavo erano ancora evidenti e debilitanti, fu quello di chiudere la pratica con la seguente diagnosi: pregresso trauma cranico non commotivo. Può un operatore sanitario andare a lavorare senza aver dormito la notte per le ragioni sopra citate e con questi sintomi e senza nemmeno consigliargli una terapia o un consiglio medico? Può essere una persona trattata in questo modo? Posso fare ricorso in qualche modo o quant'altro è possibile in situazioni simili? Ringraziandovi per il servizio che date vi saluto con stima e rispetto. Grazie!
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Penso che sembra trattarsi di trauma lieve senza particolari postumi. Eventuali consigli terapeutici sono di competenza del curante.
Dr. M. Golia - medico legale e del lavoro - Brescia
Dr. M. Golia - medico legale e del lavoro - Brescia
Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona
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Per esprimere un parere è necessaria un'accurata visita ed una raccolta dell'anamnesi, pare ci si possa riferire alla cosiddetta sindrome soggettiva del traumatizzato cranico (cefalea, disturbi del sonno ecc.) che caratteristicamente possono insorgere anche a seguito di traumi cranici lievi.
Il ricorso si può fare sempre, ovviamente quando è ragionevole, e comunque va fatto entro i termini con una certificazione del suo medico legale di fiducia.
Il ricorso si può fare sempre, ovviamente quando è ragionevole, e comunque va fatto entro i termini con una certificazione del suo medico legale di fiducia.
Dr.Carlo Paschina specialista in
Medicina Legale e delle Assicurazioni
-CAGLIARI-
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 11/03/2009.
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