L'invalidità e aids
invalidità civile INPS dal 33% al 99% invalidità inabile al lavoro INPS al 100%
cmq io ho superato la seconda riconfermato 80% e con aggravamenti e non mi sono mai iscritto al collocamento mirato
e quest'anno con il RDC secondo il navigator del centro per l'impiego IO SONO INABILE PER IL LAVORO E per l'inps NO
La mia Cura: Biktarvy 275 mg (HIV/AIDS) Inderal 40 mg x2 (tachicardia / cefalea a grappolo) Cardioaspirina 100 mg (difetto interatriale)
Lansoprazolo 15 mg (reflusso gastrico / ulcera esofagea) Risperdal 2 mg e Rivotril 2, 5mg
cmq io ho superato la seconda riconfermato 80% e con aggravamenti e non mi sono mai iscritto al collocamento mirato
e quest'anno con il RDC secondo il navigator del centro per l'impiego IO SONO INABILE PER IL LAVORO E per l'inps NO
La mia Cura: Biktarvy 275 mg (HIV/AIDS) Inderal 40 mg x2 (tachicardia / cefalea a grappolo) Cardioaspirina 100 mg (difetto interatriale)
Lansoprazolo 15 mg (reflusso gastrico / ulcera esofagea) Risperdal 2 mg e Rivotril 2, 5mg
[#1]
Spett.le Utente,
la condizione di "inabile" è un concetto previdenziale che è descritto all'art.2 della Legge 222/1984:
"Si considera inabile, ai fini del conseguimento del diritto apensione nell'assicurazione obbligatoria per l'invalidita', la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti ed autonomi gestita dall'Istituto nazionale della previdenza sociale, l'assicurato o il titolare di assegno di invalidita' con decorrenza successiva alla data di entrata in vigore della presente Legge il quale, a causa di infermita' o difetto fisico o mentale, si trovi nell'assoluta e permanente impossibilita' di svolgere qualsiasi attivita' lavorativa."
Quindi, semplificando la definizione, per essere definito "inabile" Lei deve essere:
- assicurato INPS o titolare di assegno di invalidità INPS
- essere riconosciuto dall'INPS in condizioni di assoluta e permanente inabilità lavorativa
Se tali condizioni sono soddisfatte, Lei percepisce la "pensione di inabilità INPS" e non può conseguentemente svolgere nessuna attività lavorativa, nemmeno minima, perchè friusce del beneficio economico riservato agli assicurati che non possono svolgere alcun lavoro.
Da quanto riferisce, tuttavia, risultano percentuali di invalidità non pertinenti all'assicurazione INPS (che considera frazioni di invalidità, non percentuali), per cui mi pare che si sia confusa l'invalidità INPS con l'invalidità civile (nella quale vengono assegnate le percentuali di riduzione della capacità lavorativa, e non le frazioni).
In invalidità civile, oltre all'invalidità per percentuali dal 33% al 99%, esiste il riconoscimento di "totale e permanente inabilità 100%", che viene assegnato dalle Commissioni di valutazione, mentre i conseguenti benefici sono gestiti dall'INPS (per cui è facile definire impropriamente invalidità INPS il settore di tutela che invece è invalidità civile).
Quanto sopra, nel tentativo di formirLe una plausibile spiegazione.
In ogni caso, gli uffici che si occupano del RDC dovrebbero far riferimento ai verbali dei riconoscimenti che a suo tempo Le furono rilasciati, e non fornire interpretazioni differenti da essi.
Distinti Saluti.
la condizione di "inabile" è un concetto previdenziale che è descritto all'art.2 della Legge 222/1984:
"Si considera inabile, ai fini del conseguimento del diritto apensione nell'assicurazione obbligatoria per l'invalidita', la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti ed autonomi gestita dall'Istituto nazionale della previdenza sociale, l'assicurato o il titolare di assegno di invalidita' con decorrenza successiva alla data di entrata in vigore della presente Legge il quale, a causa di infermita' o difetto fisico o mentale, si trovi nell'assoluta e permanente impossibilita' di svolgere qualsiasi attivita' lavorativa."
Quindi, semplificando la definizione, per essere definito "inabile" Lei deve essere:
- assicurato INPS o titolare di assegno di invalidità INPS
- essere riconosciuto dall'INPS in condizioni di assoluta e permanente inabilità lavorativa
Se tali condizioni sono soddisfatte, Lei percepisce la "pensione di inabilità INPS" e non può conseguentemente svolgere nessuna attività lavorativa, nemmeno minima, perchè friusce del beneficio economico riservato agli assicurati che non possono svolgere alcun lavoro.
Da quanto riferisce, tuttavia, risultano percentuali di invalidità non pertinenti all'assicurazione INPS (che considera frazioni di invalidità, non percentuali), per cui mi pare che si sia confusa l'invalidità INPS con l'invalidità civile (nella quale vengono assegnate le percentuali di riduzione della capacità lavorativa, e non le frazioni).
In invalidità civile, oltre all'invalidità per percentuali dal 33% al 99%, esiste il riconoscimento di "totale e permanente inabilità 100%", che viene assegnato dalle Commissioni di valutazione, mentre i conseguenti benefici sono gestiti dall'INPS (per cui è facile definire impropriamente invalidità INPS il settore di tutela che invece è invalidità civile).
Quanto sopra, nel tentativo di formirLe una plausibile spiegazione.
In ogni caso, gli uffici che si occupano del RDC dovrebbero far riferimento ai verbali dei riconoscimenti che a suo tempo Le furono rilasciati, e non fornire interpretazioni differenti da essi.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 03/12/2019.
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