Epatite c invalidità civile - indennizzo

Sono un operatore sanitario affetto da epatite C cronica riscontrata nel 1998. Poiché ho letto tra alcune risposte i documenti che occorrono per presentare la domanda di invalidità civile mi chiedevo se la biopsia epatica del 98 va bene, insieme all'eco ed ad una valutazione di un epatologo che lavora in ospedale.
Poiché la patologia è stata da me riscontrata in seguito all'entrata in servizio nel 1993 volevo sapere se è possibile presentare domanda di indennizzo anche se l'evento che ha potuto innescare il virus (puntura di un ago usato) non è stato allora denunciato poiché non ero a conoscenza di questa possibilità, anzi da quando ho potuto capire attraverso mie ricerche in rete per quanto riguarda l'HCV per gli operatori sanitari il diritto è entrato in vigore dal 2002, anno in cui c'è stata un modifica della legge 210/92. Nel ringraziarvi per il servizio che prestate vi saluto con stima.
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 96
Per il riconoscimento dell'invalidità civile, va bene anche l'esito della biopsia del 98, Le suggerisco di presentare anche una relazione epatologica con allegati gli esami di funzionalità epatica ed una ecografia, le tabelle prevedono il riconoscimento di una invalidità civile del 51%.
Per quanto riguarda il riconoscimento dei benefici previsti dalla L. 210 (trasfusioni) o anche dall'Inail (se trattasi di infortunio sul lavoro) deve avere delle certificazioni mediche che attestino o la trasfusione o la denuncia di infortunio sul lavoro (puntura accidentale in servizio), altrimenti la domanda verrà respinta.
Saluti da un medico salernitano da tempo a Brescia.

Dr. Maurizio Golia -medico legale e del lavoro - Tel. 339/7303091

Dr. Maurizio Golia Specialista Medicina Legale e Medicina Preventiva Lavoratori tel. 339/7303091
Brescia - Cremona - Bergamo - Verona

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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Caro dott. Golia la ringrazio per la celere risposta. Mi dispiace molto per la situazione dell'indennizzo anche perché avere l'epatite C presa in servizio e non poterlo dimostrare è davvero triste. Pensa che non ci sia nessun altro modo per dimostrare un nesso di casualità? Ad esempio una testimonianza di un collega? Il fatto che quando ho preso servizio ero negativo e dopo qualche anno risulto positivo non potrebbe servire? Mi scuso per l'insistenza ma la situazione verso chi ha avuto un danno di questa entità mi sembra troppo netta dal punto di vista legale. Comunque sia la ringrazio ancora e ogni tanto torni a Salerno che è sempre una bella città. Grazie:)
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Dr. Maurizio Golia Medico legale, Medico del lavoro 1.9k 96
La testimonianza di un collega non è sufficiente, ci vorrebbe una documentazione (per esempio anche di un pronto soccorso o una cartella clinica.
Tornerò a Salerno a Pasqua.
Dr. M. Golia