Medicina legale
Mia moglie nel 2011 aveva una invalidità civile del 100% per mastectomia totale. Con successivi verbali e riconoscimenti di altre patologie (aritmia con ipertensione grave, seria osteoporosi con cedimento del rachide, frattura polso e dell'omero) gli è stata riconosciuta una invalidità del 70%, confermata nel 2016. A gennaio 2019 ha presentato richiesta di aggravamento allegando alla pregressa documentazione medica, una certificazione di visita oculistica, effettuata presso struttura pubblica in cui si dichiarava:
ODVI csc 3/10 n. m.
OSV: csc 3/10 n. m.
OOS: opacità del ccristallino
OOD: "
Corioretinosi miopica
Si richiede intervento di cataratta OD
Il successivo verbale non considerava in alcun modo il referto oculistico. Venivano riportati i codici dei precedenti verbali e confermata la percentuale di invalidità del 70%. Verificando le tabelle INPS, sembrerebbe che il referto oculistico comporterebbe una percentuale di invalidità fissa del 15% che con il sistema riduzionistico porterebbe la percentuale di invalidità al 75%. Vorrei se possibile un chiarimento e se c'è stato un errore. Grazie
ODVI csc 3/10 n. m.
OSV: csc 3/10 n. m.
OOS: opacità del ccristallino
OOD: "
Corioretinosi miopica
Si richiede intervento di cataratta OD
Il successivo verbale non considerava in alcun modo il referto oculistico. Venivano riportati i codici dei precedenti verbali e confermata la percentuale di invalidità del 70%. Verificando le tabelle INPS, sembrerebbe che il referto oculistico comporterebbe una percentuale di invalidità fissa del 15% che con il sistema riduzionistico porterebbe la percentuale di invalidità al 75%. Vorrei se possibile un chiarimento e se c'è stato un errore. Grazie
[#1]
Spett.le Utente,
va precisato che in invalidità civile non fanno testo le tabelle INPS, proposte tempo fa ma mai approvate in una nrma di Legge; le uniche tabelle vigenti, ancorchè vetuste, sono quelle allegata al D.M. 5-2-1992.
Il calcolo che Lei ipotizza potrebbe anche essere teoricamente esatto, ma le tabelle in questione non sono come la tavola pitagorica: devono essere utilizzate da specialisti della materia.
Probabilmente il deficit visivo non è stato considerato permanente, in quanto suscettibile di miglioramento (= richiesta intervento per cataratta a destra).
Nel dubbio, si rivolga ad un Ente di Patronato e valuti, di concerto con i medici legali fiduciari, la possibilità di un ricorso giudiziale.
Distinti Saluti.
va precisato che in invalidità civile non fanno testo le tabelle INPS, proposte tempo fa ma mai approvate in una nrma di Legge; le uniche tabelle vigenti, ancorchè vetuste, sono quelle allegata al D.M. 5-2-1992.
Il calcolo che Lei ipotizza potrebbe anche essere teoricamente esatto, ma le tabelle in questione non sono come la tavola pitagorica: devono essere utilizzate da specialisti della materia.
Probabilmente il deficit visivo non è stato considerato permanente, in quanto suscettibile di miglioramento (= richiesta intervento per cataratta a destra).
Nel dubbio, si rivolga ad un Ente di Patronato e valuti, di concerto con i medici legali fiduciari, la possibilità di un ricorso giudiziale.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Mascotti, in merito alla sua cortese risposta, vorrei solo aggiungere che la Tab. Min. del 1992 riporta con il cod. 5003: cataratta senza riduzione del visus, intervento chirurgico possibile - fisso 5%.
Nel caso di mia moglie, invece, c'è riduzione del visus n.m. e l'intervento richiesto, comunque, non stabilisce comunque né la possibilità di esecuzione dello stesso né la risoluzione del problema. Il giudizio, quindi, ritengo non possa essere espresso in previsione di un ipotetico quanto incerto dal punto di vista risolutivo intervento, ma andrebbe limitato al momento della visita che evidenzia una riduzione del visus bilaterale di 3/10 n.m. Per cui teoricamente si dovrebbe avere un 5% per la cataratta senza riduzione del visus e intervento possibile ma con un ulteriore 15% per la riduzione del visus n.m. al momento della visita.
Grazie
Nel caso di mia moglie, invece, c'è riduzione del visus n.m. e l'intervento richiesto, comunque, non stabilisce comunque né la possibilità di esecuzione dello stesso né la risoluzione del problema. Il giudizio, quindi, ritengo non possa essere espresso in previsione di un ipotetico quanto incerto dal punto di vista risolutivo intervento, ma andrebbe limitato al momento della visita che evidenzia una riduzione del visus bilaterale di 3/10 n.m. Per cui teoricamente si dovrebbe avere un 5% per la cataratta senza riduzione del visus e intervento possibile ma con un ulteriore 15% per la riduzione del visus n.m. al momento della visita.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 23/10/2019.
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