E secondo voi corretta la del 50 di invalidità riconosciuta in seguito a linfoma hodking 2011 in rem
Buongiorno,
ho avuto un linfoma di Hodking varietà sclero nodulare nel 2011- 3 stadio, ora in remissione. Nel 2014 in seguito a questo mi è stata riconosciuta un invalidità definitiva non soggetta a revisione del 67% dopo una del 100% temporanea. Con questa invalidità ho ottenuto un codice di esenzione C03 (esenzione ticket) a durata illimitata.
Nel 2017 mi sono ammalata di Tumore al seno duttale infiltrante con interessamento dei linfonodi trattato con chemioterapia preoperatoria e mastectomia sx + destra profilattica + asportazione dei linfonodi metastatici.
In seguito a questo mi hanno riconosciuto l'80% di invalidità temporanea con 104 (al solo esito bioptico ed inizio terapia) e ad agosto 2019 una % di invalidità del 50%. Mi chiedo come sia possibile che nel 2014 mi avevano dato un invalidità del 67% definitiva e ad oggi a distanza di tempo per la richiesta di revisione in seguito al sopraggiungere del secondo tumore (in remissione fortunatamente) un'invalidità del 50%.
Sto effettuando terapia ormonale che mi provoca vampate, dolori ossei, e blocco articolazione spalle. Più ho un osteopenia dichiarata con rischio di aggravamento causa effetti collaterali delle pastiglie. Secondo voi è corretta la % di invalidità?
Inoltre questo codice C03 non potro' più utilizzarlo anche era un certificato di esenzione a durata illimitata?
Sul verbale hanno riportato:
Già IC 80% e Lex 104/92 art 3 comma 3 nel 19/12/2017 per "Adenoca duttale infiltrante mammella sin con adenopatia ascellare omolaterale G3 in attesa di trattament ochirurgico e terapia adiuvante. Pregresso LH VARIETA SCLERONODULARE IN ATTUALE FOLLOW-UP negativo.. ". A Settembre del 2010 Linfoma di Hodgking variante sclerosi nodulare trattato con CT, da allora in remissione completa. A Settembre del 2017 riscontro agobioptico di Eteroplasia mammaria sx con interessamento linfonodale e trattato con CT preoperatoria. Operata ad Aprile del 2018 con mastectomia sx + dx profilattica + linfoadenectomia sx per Ca Duttale infiltrante pT1, pN1, pM0. Seguiva OT con LH-RH analogo + exemestale ancora in corso. Alla visita di Maggio del 2019 non segni di recidiva di malattia, strumentali ed ematochimici nella norma, prox controllo a sei mesi. Segnalata tendinopatia alla cuffia dei rotatori bilaterale con capsulite adesiva trattata con FKT.
Buone condizioni generali, lucida e orientata S/T, deambula autonomamente, e passaggi posturali nella norma. Sfumato deficit articolarità di spalla ai gradi estremo.
Ringrazio,
saluti
ho avuto un linfoma di Hodking varietà sclero nodulare nel 2011- 3 stadio, ora in remissione. Nel 2014 in seguito a questo mi è stata riconosciuta un invalidità definitiva non soggetta a revisione del 67% dopo una del 100% temporanea. Con questa invalidità ho ottenuto un codice di esenzione C03 (esenzione ticket) a durata illimitata.
Nel 2017 mi sono ammalata di Tumore al seno duttale infiltrante con interessamento dei linfonodi trattato con chemioterapia preoperatoria e mastectomia sx + destra profilattica + asportazione dei linfonodi metastatici.
In seguito a questo mi hanno riconosciuto l'80% di invalidità temporanea con 104 (al solo esito bioptico ed inizio terapia) e ad agosto 2019 una % di invalidità del 50%. Mi chiedo come sia possibile che nel 2014 mi avevano dato un invalidità del 67% definitiva e ad oggi a distanza di tempo per la richiesta di revisione in seguito al sopraggiungere del secondo tumore (in remissione fortunatamente) un'invalidità del 50%.
Sto effettuando terapia ormonale che mi provoca vampate, dolori ossei, e blocco articolazione spalle. Più ho un osteopenia dichiarata con rischio di aggravamento causa effetti collaterali delle pastiglie. Secondo voi è corretta la % di invalidità?
Inoltre questo codice C03 non potro' più utilizzarlo anche era un certificato di esenzione a durata illimitata?
Sul verbale hanno riportato:
Già IC 80% e Lex 104/92 art 3 comma 3 nel 19/12/2017 per "Adenoca duttale infiltrante mammella sin con adenopatia ascellare omolaterale G3 in attesa di trattament ochirurgico e terapia adiuvante. Pregresso LH VARIETA SCLERONODULARE IN ATTUALE FOLLOW-UP negativo.. ". A Settembre del 2010 Linfoma di Hodgking variante sclerosi nodulare trattato con CT, da allora in remissione completa. A Settembre del 2017 riscontro agobioptico di Eteroplasia mammaria sx con interessamento linfonodale e trattato con CT preoperatoria. Operata ad Aprile del 2018 con mastectomia sx + dx profilattica + linfoadenectomia sx per Ca Duttale infiltrante pT1, pN1, pM0. Seguiva OT con LH-RH analogo + exemestale ancora in corso. Alla visita di Maggio del 2019 non segni di recidiva di malattia, strumentali ed ematochimici nella norma, prox controllo a sei mesi. Segnalata tendinopatia alla cuffia dei rotatori bilaterale con capsulite adesiva trattata con FKT.
Buone condizioni generali, lucida e orientata S/T, deambula autonomamente, e passaggi posturali nella norma. Sfumato deficit articolarità di spalla ai gradi estremo.
Ringrazio,
saluti
[#1]
Spett.le Utente,
come ho già avuto occasione di rispondere ad analoghi quesiti, la valutazione critica di un verbale di invalidità civile è di per sè complessa pure se si ha occasione di visitare il periziando e di prendere visione di tutta la documentazione sanitaria; ne consegue che esprimendo un giudizio sulla mera descrizione della storia clinica e di un estratto di verbale non si rispetterebbero i canoni metodologici della medicina legale, che necessitano di rigorosa obiettività per l'aderenza alla norma, venendo meno il carattere professionale della risposta al consulto.
In linea generale, e non per il caso specifico, posso comunque farLe presente che per il caso delle neoplasie, ivi compresi i linfomi, il criterio valutativo è incentrato su due elementi:
- la prognosi
- la compromissione funzionale.
Pertanto, se dalla neoplasia deriva una prognosi infausta o probabilmente sfavorevole, nonostante l'asportazione chirurgica, la percentuale di valutazione orientativa è del 100%; se invece la prognosi è favorevole, ma sussiste grave compromissione funzionale, la valutazione oscillerà intorno al 70%; infine, se la prognosi è favorevole con modesta compromissione funzionale, la valutazione sarà intorno all'11%
Se poi si tratta di due diverse neoplasie, entrambe a prognosi favorevole o con modesta compromissione funzionale, dalla valutazione complessiva, se non sussistono altre infermità concorrenti o coesistenti, non si raggiunge la soglia del 34%, necessaria per il riconoscimento della condizione di "invalido civile".
Per l'utilizzo del "codice 03" è necessario il riconoscimento di una percentuale di invalidità civile dal 67% al 99%; di conseguenza se ha una percentuale riconosciuta del 50% tale esenzione al momento non è utilizzabile.
Distinti Saluti.
come ho già avuto occasione di rispondere ad analoghi quesiti, la valutazione critica di un verbale di invalidità civile è di per sè complessa pure se si ha occasione di visitare il periziando e di prendere visione di tutta la documentazione sanitaria; ne consegue che esprimendo un giudizio sulla mera descrizione della storia clinica e di un estratto di verbale non si rispetterebbero i canoni metodologici della medicina legale, che necessitano di rigorosa obiettività per l'aderenza alla norma, venendo meno il carattere professionale della risposta al consulto.
In linea generale, e non per il caso specifico, posso comunque farLe presente che per il caso delle neoplasie, ivi compresi i linfomi, il criterio valutativo è incentrato su due elementi:
- la prognosi
- la compromissione funzionale.
Pertanto, se dalla neoplasia deriva una prognosi infausta o probabilmente sfavorevole, nonostante l'asportazione chirurgica, la percentuale di valutazione orientativa è del 100%; se invece la prognosi è favorevole, ma sussiste grave compromissione funzionale, la valutazione oscillerà intorno al 70%; infine, se la prognosi è favorevole con modesta compromissione funzionale, la valutazione sarà intorno all'11%
Se poi si tratta di due diverse neoplasie, entrambe a prognosi favorevole o con modesta compromissione funzionale, dalla valutazione complessiva, se non sussistono altre infermità concorrenti o coesistenti, non si raggiunge la soglia del 34%, necessaria per il riconoscimento della condizione di "invalido civile".
Per l'utilizzo del "codice 03" è necessario il riconoscimento di una percentuale di invalidità civile dal 67% al 99%; di conseguenza se ha una percentuale riconosciuta del 50% tale esenzione al momento non è utilizzabile.
Distinti Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.2k visite dal 14/08/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore al seno
Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.